La Capitale si prepara all’intronizzazione del nuovo Pontefice. Con la celebrazione della messa di domenica 18 maggio comincia ufficialmente il ministero petrino di Papa Leone XIV. Massicce le misure di sicurezza: 6.000 uomini delle forze dell’ordine, 300 vigili del fuoco, 1.100 della Protezione civile, 1.040 steward, 1.100 militari.
Conto alla rovescia per la Messa di domenica 18 maggio in Piazza San Pietro celebrata dal Papa Leone XIV. Sarà quella che darà inizio alla sua ‘intronizzazione’ e all’inizio ufficiale del suo ministero petrino. L’atto di ‘intronizzare’ il Pontefice, pur evolvendosi nel tempo, mantiene un filo conduttore con le pratiche antiche, che vedevano il capo della comunità riconosciuto attraverso gesti e simboli di autorità.
Misure speciali come alle esequie di Papa Francesco
Questa mattina il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine del convegno Le città tra bellezza e turismo di massa: la regolazione sostenibile, promosso da Ali-Autonomie Locali Italiane si è espresso al riguardo. Per l’occasione sono previste “tantissime persone – ha detto – ma non voglio dare adesso un numero perché faremo l’ultima verifica delle previsioni proprio oggi pomeriggio nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza in cui faremo l’ultimo punto sulle misure a cui stiamo lavorando da tempo e che replicheranno in sostanza l’organizzazione che abbiamo già messo in campo per le esequie di Papa Francesco”.
Cos’è la Messa di inizio pontificato
La Messa di inizio pontificato odierna, pur non chiamandosi più “incoronazione” come in passato – un termine abbandonato dopo il Concilio Vaticano II per sottolineare la natura pastorale e non monarchica del ministero petrino – ne conserva la grandezza e il significato profondo. Ogni gesto, ogni paramento, ogni lettura biblica è scelto per esprimere la continuità apostolica, la responsabilità del successore di Pietro e la sua comunione con la Chiesa universale. È un rito che lega il presente al passato millenario, proiettando al contempo il nuovo Papa nel futuro del suo servizio.
L’imminente Messa di inizio pontificato di Papa Leone XIV non è però solo un evento religioso di portata mondiale. Si tratta anche di una complessa sfida logistica e organizzativa. La Capitale è al lavoro per garantire il regolare svolgimento della cerimonia e la sicurezza dei partecipanti, come evidenziato dalle parole del Primo Cittadino.
Domenica 18 maggio, per la messa di Leone XIV attese 250.000 persone
“Si tratta di una organizzazione molto complessa, perché ci saranno anche in questo caso tantissime delegazioni internazionali, con tantissime personalità di primo piano – ha detto Gualtieri -. Replicheremo esattamente lo stesso modello delle esequie di Papa Francesco, con un impiego massiccio non solo di forze dell’ordine, ma di polizia locale, di Protezione civile, di personale medico e anche di steward, per gestire questi flussi, organizzarli e distribuirli in un perimetro molto largo che sarà arricchito anche dalla presenza di maxi schermi per consentire a tutti di poter assistere, ma senza eccessivi affollamenti”.
A margine del comitato in Prefettura Gualtieri ha parlato di riproporre un metodo che “funziona molto bene” per un evento che prevede la massima partecipazione. Il numero delle delegazioni – anche in questo caso – sarà altissimo. In più è previsto anche il Giubileo delle confraternite, che già prevede una processione molto impegnativa con il passaggio di carri altissimi.
“Domenica ci saranno 100.000 fedeli delle confraternite – ha detto -, a cui si aggiungeranno i fedeli romani. Per questo abbiamo predisposto un perimetro in grado di contenere fino a 250.000 persone. Ci sarà il Papa alle 9 che con la Papamobile percorrerà via della Conciliazione fino a Piazza Pia, quindi i fedeli possono andare lì, non devono andare necessariamente a piazza San Pietro”.
Imponente l’apparato di sicurezza. Per l’occasione sono previsti 6.000 uomini delle forze dell’ordine, 300 vigili del fuoco, 1.100 della Protezione civile, 1.040 steward, 1.100 militari. A tutto questo si aggiungeranno 1.000 uomini di Ama e 1.000 della polizia locale.
© Riproduzione riservata