Il farmaco rappresenta una svolta nella cura dell’osteoporosi severa postmenopausale. Riduce il rischio di fratture e stimola il tessuto osseo
Il farmaco abaloparatide è ora ufficialmente rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per il trattamento dell’osteoporosi severa nelle donne in postmenopausa. La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale e rappresenta una svolta importante nella prevenzione delle fratture ossee, soprattutto in chi ha già subito lesioni vertebrali o del femore. Il medicinale può essere prescritto come trattamento di prima scelta nella prevenzione secondaria in pazienti con fratture pregresse e T-score compreso tra -2,5 e -5,0 (o tra -2,0 e -5,0 per le over 65). O che presentano almeno due fratture vertebrali lievi, una moderata o una frattura significativa a livello di avambraccio, omero, bacino o gamba negli ultimi cinque anni.
Cos’è abaloparatide e come agisce
Il principio attivo viene commercializzato con il nome Eladynos ed è indicato per le donne in postmenopausa a elevato rischio di fratture ossee. Si tratta di un farmaco innovativo che stimola la formazione di nuovo tessuto osseo, attivando i recettori PTH1 attraverso un peptide sintetico composto da 34 aminoacidi. Questa molecola condivide parte della struttura con l’ormone paratiroideo e il peptide correlato PTHrP, potenziando l’attività degli osteoblasti, le cellule deputate alla formazione dell’osso.
Il trattamento domiciliare in una ‘penna’
L’efficacia del farmaco è stata riconosciuta anche a livello europeo. La Commissione Europea ha approvato l’immissione in commercio di abaloparatide per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne in menopausa a rischio elevato di fratture. La molecola è disponibile in altri Paesi, tra cui Regno Unito, Australia e Brasile. Negli Stati Uniti è autorizzata dal 2017 con il nome commerciale di Tymlos. La formulazione disponibile è una penna preriempita multiuso, progettata per l’autosomministrazione giornaliera di 80 microgrammi per 30 giorni, rendendo il trattamento accessibile anche a domicilio.
Evidenze cliniche solide
La decisione dell’Unione Europea si è basata su un importante studio clinico di Fase 3, noto come ACTIVE, che ha coinvolto donne in postmenopausa con diagnosi di osteoporosi. I risultati sono stati confrontati con un gruppo placebo e con pazienti trattati con teriparatide, un altro farmaco stimolante la formazione ossea. I numeri parlano chiaro: il rischio di nuove fratture vertebrali è stato significativamente ridotto con abaloparatide (0,72%) rispetto al placebo (4,77%). Inoltre, il farmaco ha mostrato efficacia anche nella prevenzione delle fratture non vertebrali, cliniche e maggiori, con miglioramenti evidenti della densità minerale ossea alla colonna vertebrale, all’anca e al femore.
Sicurezza e tollerabilità
In un’ulteriore analisi post hoc dello stesso studio, condotta su oltre 2.000 pazienti a rischio molto elevato secondo i criteri delle linee guida internazionali, i benefici di abaloparatide si sono confermati. “Il trattamento ha portato a un miglioramento significativo della densità ossea e a una riduzione delle fratture nei soggetti più vulnerabili,” evidenziano i ricercatori. Come ogni trattamento farmacologico, anche abaloparatide presenta alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni si segnalano ipercalciuria (11,5%), capogiri (11%) e dolori articolari (8,9%). Tuttavia, il profilo di sicurezza è considerato accettabile, soprattutto in relazione ai potenziali benefici nella prevenzione di fratture gravi e invalidanti.
Un’opportunità per la salute delle ossa
L’introduzione della rimborsabilità da parte del SSN rappresenta una notizia rilevante per molte donne in età postmenopausale. L’osteoporosi severa è una condizione spesso silenziosa ma con conseguenze pesanti in termini di qualità della vita, autonomia e rischio di ospedalizzazione. Intervenire tempestivamente con terapie efficaci come abaloparatide può fare la differenza. L’obiettivo, ora, è promuovere una maggiore consapevolezza tra pazienti e medici di medicina generale, affinché il farmaco venga prescritto correttamente e utilizzato con continuità. La prevenzione delle fratture passa anche da qui: diagnosi precoce, trattamenti mirati e uno stile di vita sano sono gli strumenti più efficaci per proteggere la salute delle ossa.
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