Dopo anni di delusioni con Tottenham e Inghilterra, Harry Kane ha conquistato finalmente il suo primo trofeo da professionista. Con il Bayern Monaco ha vinto la Bundesliga, chiudendo la stagione da capocannoniere.
Bayern Monaco campione: per Kane è la prima volta
Dopo oltre un decennio di gol, record personali e occasioni mancate, Harry Kane può finalmente festeggiare il suo primo titolo da professionista. Il Bayern Monaco si è infatti laureato campione di Germania nella stagione 2024/25, ponendo fine a un digiuno durato solo un anno per il club bavarese, ma decisamente più lungo e amaro per il centravanti inglese.
Una carriera da protagonista, senza trofei
Harry Kane, classe 1993, ha trascorso quasi tutta la sua carriera al Tottenham, entrando nelle giovanili a soli 11 anni. Con gli Spurs ha segnato valanghe di gol – oltre 400 tra club e nazionale – ma non ha mai alzato un trofeo. Capocannoniere della Premier League in tre stagioni (2016, 2017 e 2021), miglior realizzatore del Mondiale 2018 in Russia con 6 reti e secondo nella classifica marcatori all-time del campionato inglese dietro Alan Shearer, Kane era diventato simbolo del “campione senza coppe”.
Neanche con la maglia dell’Inghilterra, di cui è capitano e miglior marcatore di sempre con 71 gol, è riuscito a infrangere il tabù: semifinali perse al Mondiale 2018, rigore sbagliato nei quarti in Qatar 2022 contro la Francia, finali degli Europei perse contro Italia (2021) e Spagna (2024).
L’arrivo al Bayern e il primo anno deludente
Nel 2023, a 30 anni, Kane ha lasciato Londra per trasferirsi al Bayern Monaco, club da sempre abituato a vincere. I bavaresi avevano conquistato 11 titoli di Bundesliga consecutivi e 28 trofei complessivi tra il 2013 e il 2023, tra cui Champions League, Coppe nazionali e Mondiali per club. Per strapparlo al Tottenham, il Bayern ha investito 100 milioni di euro più 20 di bonus, oltre a garantire uno stipendio da 25 milioni lordi all’anno fino al 2027. È diventato così l’acquisto più costoso della storia del club, superando Lucas Hernandez.
Ma il primo anno di Kane in Germania si è rivelato un fallimento: nessun trofeo in bacheca, fuori da tutto. Il Bayern ha perso la Supercoppa, è uscito presto dalla Coppa di Germania, ha ceduto il titolo al Bayer Leverkusen e ha deluso in Champions League. Per Kane, sembrava un incubo destinato a continuare.
La stagione 2024/25, invece, ha segnato l’attesa svolta. Nonostante una nuova eliminazione in Coppa nazionale (ancora per mano del Leverkusen) e l’uscita ai quarti di Champions contro l’Inter, il Bayern è riuscito a dominare la Bundesliga, conquistando il titolo con autorevolezza. Kane, con i suoi 24 gol in campionato, è stato il trascinatore della squadra guidata da Vincent Kompany.
Ironia del destino, nella partita decisiva contro il Lipsia – finita 3-3 con gol di Poulsen al 95’ – Kane era squalificato per somma di ammonizioni. È la prima volta in 320 presenze in Premier League e decine in Bundesliga che il numero 9 è costretto a saltare una partita per squalifica.
A bordo campo, pronto a festeggiare, ha assistito impotente al pareggio-beffa. Una scena che ha fatto il giro del mondo: Kane che scende per festeggiare, e il Lipsia che spegne le luci della festa.
Per un cavillo regolamentare, festa rinviata
A rendere tutto ancora più surreale, un dettaglio regolamentare: secondo la normativa della Bundesliga, un calciatore squalificato non può avvicinarsi ai compagni nei 30 minuti precedenti e successivi al match.
Eppure, per Kane è stata fatta un’eccezione. Un gesto simbolico, che sembrava dover celebrare la fine della sua “maledizione”, ma che si è rivelato un altro scherzo del destino. Poco male: grazie al pareggio del Leverkusen col Friburgo, il Bayern ha potuto comunque festeggiare il titolo poco dopo.
Intervistato dopo la vittoria matematica, Kane ha dichiarato con un sorriso che festeggerà più di chiunque altro. E così ha fatto, cantando “We Are the Champions” insieme ai compagni. Una liberazione dopo anni di dolori sportivi, semifinali sfumate, finali perse e rigori calciati fuori.
Una vittoria che pesa (ma non basta)
Nonostante la conquista del titolo, resta l’ombra di un investimento importante che, al momento, ha fruttato solo una Bundesliga. I 220 milioni spesi complessivamente per Harry Kane (tra cartellino e stipendio) richiedono ritorni adeguati. Il centravanti inglese ha fatto la sua parte in campo, con numeri da top player, ma il Bayern e i suoi tifosi si aspettano che questo sia solo l’inizio.
Comunque, per Harry Kane il titolo con il Bayern è una storia di riscatto umano. Dopo anni di ironie, etichette di “perdente di successo” e finali indigeste, il centravanti inglese ha dimostrato che il talento, la costanza e la determinazione possono, alla lunga, ribaltare anche le narrazioni più ostinate.
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