Nelle Dolomiti, in Costiera Amalfitana e Liguria si trovano alcuni dei borghi più belli (e più cari) d’Italia. Buone occasioni, invece, in Molise e Puglia
I borghi d’Italia sono fatti di scorci antichi, strade acciottolate, colori e tradizione. Oggi molti di questi piccoli centri, arroccati su colline o affacciati sul mare, stanno vivendo una seconda giovinezza legata al turismo. Lo conferma il crescente interesse immobiliare per quelli riconosciuti ufficialmente come ‘I Borghi più belli d’Italia‘. Secondo un recente Rapporto di Nomisma, infatti,1,6 milioni di italiani hanno visitato almeno una volta uno di questi paesi da cartolina. E la tendenza è destinata a crescere. Il 40% degli italiani si dichiara intenzionato a visitare per la prima volta un borgo nei prossimi due o tre anni. Dato che sale al 65% tra chi ha già sperimentato questo tipo di viaggio.
Turismo e mercato immobiliare dei borghi: un binomio in crescita
Questo rinnovato interesse turistico ha avuto ricadute dirette sul mercato immobiliare. Comprare casa in un borgo oggi non è più solo una scelta romantica: in molti casi è diventata anche un investimento importante. I prezzi delle abitazioni, soprattutto nelle località più ambite, hanno subito infatti una decisa rivalutazione. In cima alla classifica ci sono le località affacciate sul mare o immerse tra i monti più spettacolari. Ad esempio a Conca dei Marini, in Costiera Amalfitana, il prezzo medio per un’abitazione è di circa 5.800 euro al metro quadro. Mentre i prezzi medi delle case in vendita a Positano oscillano addirittura tra i 6.500 e gli 8.500 euro al metro quadro. In Alto Adige, a Castelrotto, il costo si aggira intorno ai 5.500 euro al metro quadro, similmente ai 5.740 euro di San Candido. Decisamente oltre Cortina d’Ampezzo, dove le case arrivano a costare 12.767 euro al metro quadro.
Liguria, oh cara!
Tra i borghi marini più cari, ma ancora lontani dagli eccessi del mercato, spicca la Liguria. A Laigueglia, secondo una recente classifica di Idealista.it, si arriva a 4.938 euro al metro quadro. Seguono Finale Ligure (4.479 euro), Lerici (4.266 euro), Moneglia (3.312 euro, in ascesa rispetto allo scorso anno) e Framura (2.926 euro). Località amate in particolare da chi proviene da Milano e Piemonte, alla ricerca di una seconda casa vista mare. Tellaro e Cervo, due gioielli del levante ligure, confermano questa tendenza: a Tellaro si superano i 4.600 euro al metro quadro, mentre a Cervo si rimane poco sotto i 4.000. Prezzi che riflettono non solo la bellezza paesaggistica, ma anche la scarsità di immobili disponibili e la forte domanda.
Occasione borghi d’Italia: dal Molise alla Puglia i prezzi scendono
Non tutti i piccoli centri, però, impongono cifre da capogiro. Nell’entroterra, in particolare in Molise, in Alta Irpinia o in alcune zone della Calabria, si possono trovare immobili a circa 500 euro al metro quadro. Una cifra sorprendentemente bassa se si considera il patrimonio storico e paesaggistico offerto da queste località. In Puglia, invece, bastano in media 1.000 euro al metro quadro per acquistare un trullo a Locorotondo (tra i più cari con 1.507 euro, e in aumento del 4,58% rispetto al 2024). O una casa tradizionale nel cuore di Presicce, dove ce la si cava con 763 euro. Lo stesso vale per diversi borghi dell’Abruzzo, regione che da anni attira l’attenzione degli investitori stranieri grazie ai suoi paesaggi e al basso costo della vita.
L’interesse degli stranieri per i borghi italiani
La crescita della domanda, infatti, non arriva solo dall’Italia. Sempre più acquirenti stranieri, in particolare provenienti dal Nord Europa e dagli Stati Uniti, sono attratti da questi luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. I borghi più quotati all’estero sono un’ottima occasione di guadagno. Mentre quelli meno noti offrono uno stile di vita più lento, spesso a contatto con la natura, con tradizioni locali ben radicate e una qualità della vita difficile da trovare altrove. La casa in un borgo italiano, dunque, è vista come un bene rifugio, un investimento che, in un’ ottica di turismo ‘di ritorno’, unisce valore immobiliare e valore affettivo. Ed è proprio questo mix a rendere questi luoghi così attrattivi, generando prezzi in continua crescita.
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