Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità il melanoma, una forma di tumore cutaneo, negli ultimi 10 anni ha raggiunto nel mondo i 100.000 nuovi casi l’anno. Un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente.
In Italia, la stima dei melanomi e dei decessi ad essi attribuiti si aggira attorno a 7.000 casi l’anno. Un quadro clinico che alcuni effetti della pandemia hanno addirittura aggravato. Nel corso del 2020, infatti, il melanoma ha registrato 14.900 nuovi casi, in aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Dati importanti rilanciati dalla campagna CheckYourSkin!, che ha posto l’attenzione sull’importanza della prevenzione, fondamentale per individuare e curare in tempo questa forma di tumore della pelle.
Le parole del dottor Marco Bartolucci
È quanto sottolinea il dottor Marco Bartolucci, consulente presso il reparto di Dermatologia e cosmetologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «Individuare il melanoma quanto più precocemente possibile – afferma – rappresenta la principale arma per tentare di ridurne la mortalità».
Da qui l’idea di una campagna di educazione sanitaria «per incentivare la sensibilità al controllo regolare dei nei», spiega Bartolucci. Il risultato, confermano sempre i dati dell’ISS, è il miglioramento della sopravvivenza. Nel 1960 solo la metà dei malati di melanoma era ancora in vita 5 anni dopo la prima diagnosi, mentre oggi lo è circa l’80% di essi.
Mappatura dei nei e prevenzione restano uno strumento da non trascurare mai. Per combattere il melanoma, suggerisce infatti Bartolucci, è necessario “ridurre i fattori di rischio”. Ovvero «attenzione all’esposizione ai raggi UV; controllare la presenza di molti nei; avere massima attenzione se si è soggetti con fototipo basso, quindi con pelle chiara, lentigginosa e capelli chiari; verificare la familiarità per il melanoma. Per proteggerci possiamo agire principalmente sul primo fattore, ovvero difenderci dai raggi del sole con indumenti come maglie e cappelli, e con la protezione solare 50spf, evitando l’esposizione al sole nelle ore più calde».
Il trattamento del melanoma
Quanto al trattamento, è necessario comprendere innanzitutto se si tratti di un semplice neo (benigno) o di un melanoma, ovvero una lesione maligna. Grazie ad una visita approfondita della pelle, effettuata da un dermatologo esperto, è possibile distinguere le diverse lesioni della pelle, consentendo al medico di rimuovere lesioni cutanee non pericolose e che rappresentano un disturbo estetico, in maniera non invasiva, affidandosi a nuove tecnologie di ultima generazione.
Si tratta di interventi che vengono realizzati anche grazie a nuovi strumenti come l’ UltraPulse CO2, un laser innovativo con cui è possibile rimuovere diversi tipi di lesioni non pericolose, senza lasciare cicatrici o esiti di altro tipo. Grazie alla sua versatilità, questo strumento può trattare indistintamente rughe, cicatrici da acne o lesioni estetiche profonde, e anche lesioni severe.
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