Pordenone ha conquistato il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027. L’annuncio è stato dato mercoledì 12 marzo dal Ministro Alessandro Giuli, nel corso di una cerimonia nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. L’attuale Capitale della Cultura è Agrigento, per il 2026 è stata già designata L’Aquila.
Il progetto “Pordenone 2027. Città che sorprende”, alla fine, ha convinto la Giuria per la nomina della prossima Capitale della Cultura Italiana 2027. Il dossier Pordenone innovativa e inclusiva “propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità”. È quanto si legge nelle motivazioni in base a cui la Giuria di selezione all’unanimità ha raccomandato Pordenone come Capitale Italiana della Cultura 2027.
Perché Pordenone è stata nominata Capitale della Cultura Italiana 2027
“L’approccio strategico – si legge ancora nelle motivazioni – mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata è la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile, con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico”.
“Apprezzata, inoltre, – prosegue – l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non solo come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando, ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente”.
Le dichiarazioni del Ministro Giuli su Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027
“Pordenone ha vinto perché ha convinto la giuria all’unanimità ma con altre nove candidature di altissimo valore. Una città che combina la mite e silenziosa operosità del Nordest con una densità culturale e una capacità di progetto fuori dal comune. Il progetto Capitale della Cultura prevede il sostegno del Ministero per la realizzazione di un percorso individuale per ogni città partecipante e di un percorso collettivo, oltre al coinvolgimento dei rappresentanti delle amministrazioni comunali, dei giovani soprattutto e degli altri portatori di interesse individuati dai Comuni. Oggi tutta l’Italia si stringe intorno alla nuova Capitale della Cultura per il 2027”. Lo ha affermato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“Ha vinto una città, ha vinto un territorio intero”, il sindaco di Pordenone
A Pordenone “c’è un territorio che combina cultura e impresa, che combina cultura e lavoro, che ricuce il dualismo tra città a vocazione culturale e città a vocazione imprenditoriale. C’è quella vitalità culturale, inattesa, inaspettata, anticonvenzionale che abbiamo raccontato nel nostro dossier”. Lo ha affermato Alberto Parigi, sindaco reggente e assessore alla Cultura di Pordenone, alla fine della cerimonia.
“Ha vinto una città, ha vinto un territorio intero. Pordenone – ha proseguito Parigi – è solitamente fuori dall’immaginario collettivo italiano. Oppure, se è presente, lo è per le caserme dove tanti hanno svolto il servizio militare quando era obbligatorio, oppure perché ci sono le fabbriche, oppure perché siamo vicino a Venezia. Credo che oggi la commissione ci abbia ricollocato in questa mappa dell’immaginario collettivo in modo corretto con una fotografia al netto di immagini distorte, stereotipate o sfuocate. Avete acceso un faro su un pezzo d’Italia consentendoci di uscire da un cono d’ombra e consentendoci di svelare tutta la nostra identità. Da noi non ci sono solo capannoni industriali, di cui peraltro siamo fieri, la nostra non è una comunità che pensa solo a fare soldi, ma c’è molto altro”, ha concluso il vicesindaco facente funzioni.
Podenonelegge: ‘Siamo pronti a raccogliere la sfida’
Grande festa a Palazzo Badini, sede di Fondazione Pordenonelegge, per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana della Cultura a Pordenone per il 2027. “Un riconoscimento – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti – che accogliamo con gioia e orgoglio, e che premia l’impegno profuso dalle istituzioni di Pordenone e dal suo prezioso ‘sistema cultura’, nel quale Pordenonelegge è prima linea da oltre un quarto di secolo. Il festival sin dalle prime edizioni è diventato evento emblematico nell’immaginario culturale della città, ed è oggi riferimento nazionale e internazionale per leggere il nostro tempo attraverso i libri”.
Il pensiero della squadra di Pordenonelegge, i curatori Gian Mario Villalta – direttore artistico – con Alberto Garlini e Valentina Gasparet, la direttrice della Fondazione Michela Zin e il presidente Michelangelo Agrusti va subito alla edizione in arrivo della Festa del Libro e della Libertà, la numero 26 già in calendario dal 17 al 21 settembre 2025: “sarà l’occasione – anticipa il presidente Agrusti – per consolidare un forte filo rosso con l’editoria nazionale e internazionale, le autrici e gli autori in vista del 2027, per elaborare nuovi progetti capaci di proiettare Pordenone al centro della scena culturale italiana”.
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