Fine dell’esperienza di governo. Il patron di Tesla si è dimesso dal suo ruolo, chiudendo un percorso altalenante, segnato da scontri interni e ambizioni ridimensionate. Ma perché lo ha fatto? È l’addio tra Trump e Musk?
Fine di un’esperienza? Normale decorso degli eventi? Termine di un’alleanza? Disaccordo tra le parti? Comunque lo si voglia vedere il percorso di Trump e Musk sembra giunto al capolinea. Ieri in un suo post su X il patron di Tesla ha scritto: “Ora che il mio periodo in qualità di Special Government Employee si avvia a conclusione, vorrei ringraziare il presidente Trump per l’opportunità di ridurre gli sprechi. La missione del Doge non farà che rafforzarsi nel tempo, diventando uno stile di vita nel governo”.
Il riferimento di Musk è ovviamente al fatto che questo incarico prevedeva un tempo massimo di 130 giorni, ormai giunti alla fine. Ma non sembra solo arrivato all’epilogo il suo compito governativo. Sotto la superficie dell’istituzionalità pare che qualcosa si sia incrinato con Trump.
La delusione di Elon Musk per la nuova legge di bilancio
Il punto di svolta più recente, infatti, è stato il disaccordo di Musk riguardo al “Big Beautiful Bill”, legge chiave dell’agenda del presidente degli Stati Uniti. Anche se – c’è da dire – i toni del post su X che abbiamo appena citato sono ben differenti rispetto a quelli all’intervista alla Cbs. Qui Musk si era detto “deluso” dalla nuova legge di bilancio voluta da Trump, dichiarando che – testuali parole – ‘vanifica il lavoro del Doge’. Alla Cbs il magnate di Tesla aveva detto che la cosiddetta “Big Beautiful Bill” contraddice gli obiettivi del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (Doge), da lui fondato per ridurre la spesa pubblica.
“Sono rimasto deluso nel vedere una legge così imponente, che in realtà aumenta il deficit anziché ridurlo”, ha affermato Musk, aggiungendo con sarcasmo: “Una legge può essere grande o bella, ma non entrambe”. Alla Camera, tra l’altro, il disegno di legge è passato con un solo voto di scarto, raccogliendo gran parte dell’agenda interna di Trump su fisco, immigrazione e altro.
Cosa è successo tra Trump e Musk, è un addio?
Il rapporto tra Donald Trump ed Elon Musk si è rivelato complesso e in evoluzione sin da subito. Caratterizzato all’inizio da una forte sintonia che qualcuno ha definito ‘bromance’, un termine informale che deriva dalla fusione delle parole inglesi “brother” (fratello) e “romance” (storia d’amore/romanticismo). In questa fase Musk ha mostrato un significativo sostegno a Trump. Specialmente in vista delle elezioni del 2024, ha donato centinaia di milioni di dollari alla sua campagna e apparendo al suo fianco in diversi eventi. Trump, a sua volta, ha elogiato Musk definendolo “un grande americano” e “formidabile” (terrific).
Dopo la rielezione di Trump, Musk è stato nominato a capo di un nuovo “Dipartimento per l’Efficienza del Governo” (DOGE), un’iniziativa volta a tagliare la spesa federale e la burocrazia. Il suo obiettivo dichiarato era ridurre il bilancio federale di trilioni di dollari. Durante questo periodo, Musk ha avuto un ruolo attivo nell’amministrazione, portando avanti le sue idee di riduzione degli sprechi e riorganizzando dipartimenti governativi.
Ma le lune di miele non durano in eterno e anche quella che sembrava essere un’inossidabile coppia di potere ha visto comparire delle crepe. Basti pensare alle tensioni dietro le quinte con altri membri dell’amministrazione sul riassetto dei dipartimenti. Forse è proprio a seguito di queste critiche pubbliche e di crescenti tensioni che Musk ha annunciato la sua uscita dall’amministrazione Trump. Ha ringraziato Trump per l’opportunità di ridurre gli sprechi, ma la sua partenza è avvenuta in concomitanza con la scadenza dei 130 giorni previsti per i “special government employees”.
La Casa Bianca ringrazia Musk ‘per il suo servizio’
In sintesi, la relazione tra Trump e Musk è passata da un forte allineamento e collaborazione a un disaccordo pubblico che ha segnato la fine del ruolo formale di Musk nell’amministrazione, pur mantenendo un tono di rispetto reciproco nelle dichiarazioni ufficiali. La Casa Bianca lo ha ringraziato per il lavoro svolto alla guida del Doge, dopo l’annuncio del suo ritiro dall’incarico. “Lo ringraziamo per il suo servizio. Lo ringraziamo per aver lanciato il Doge e gli sforzi per ridurre sprechi”, ha dichiarato ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Cordiali anche i toni di Trump su un post di Truth: “Sarà il suo ultimo giorno, anche se non proprio, perché sarà sempre con noi, aiutandoci sempre”. “Elon è fantastico!”, ha concluso il tycoon. Intanto però le loro strade si dividono e, almeno per il momento, l’addio tra Trump e Musk è rimandato.
(Foto apertura: Rokas Tenys / Shutterstock.com)
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