Angelo Ferracuti: scrittore e giornalista dalla prosa diretta e incisiva. Reportage e inchieste che fondono narrazione e realtà, esplorando marginalità, lavoro e trasformazioni sociali.
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50&PiùIl terzo tempoRivista
Ridere della dieta vegetariana non salverà il mondo
di Lidia Raveradi Lidia RaveraPossiamo salvare il mondo – o quel che ne resta – direttamente dalla tavola grazie ad una dieta vegetariana che riduca il nostro impatto ambientale. Meno carne consumiamo, più staremo meglio.
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A Roma, l’abitare condiviso passa dai beni confiscati. Il Comune: «Puntiamo all’autonomia e allo scambio intergenerazionale»
Nella Capitale sono oltre 200 gli over 65 che vivono in strutture di co-abitazione. Nella Converti, presidente Commissione politiche sociali: «Le persone anziane hanno bisogno di essere autonome».
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La città di Napoli conduce un partenariato internazionale per sperimentare modelli abitativi di collaborazione. Le parole di Laura Lieto, vicesindaco.
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Crisi del desiderio: oltre il cambiamento climatico, la sfida silenziosa che tocca la sfera più intima dell’essere umano.
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Il cohousing del Moro a Lucca è un innovativo progetto abitativo destinato agli anziani che promuove la condivisione di spazi e risorse tra i suoi residenti, favorendo un senso di comunità e collaborazione.
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Un servizio di accompagnamento sociale per gli ospiti del cohousing e un sostegno psicologico. Così l’amministrazione del capoluogo pugliese disegna i progetti di coabitazione.
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Da Trento a Bari, tra pubblico e privato: fotografia dell’Italia che ha detto sì all’abitare condiviso
Per sconfiggere la solitudine e favorire l’invecchiamento attivo l’Italia scopre il cohousing. Le iniziative a Roma, Siena e Torino
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La rivoluzione del “vivere insieme” dall’Europa al resto del mondo
di Valerio Urrudi Valerio UrruDal cohousing di Høyer alla crescita del senior living: il “vivere insieme” contro solitudine e isolamento, dall’Europa all’Italia.
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L’impresa sociale Sol.Inc. è stata voluta, creata e sostenuta dalla Fondazione Protettorato di San Giuseppe proprio a questo scopo: garantire un lavoro ai neomaggiorenni che, per legge, devono lasciare il sistema dell’accoglienza e iniziare una vita autonoma.
