Bologna si conferma capitale della “Data Valley italiana” grazie a due supercomputer in grado di eseguire milioni di miliardi di operazioni al secondo e un Centro Meteo capace di previsioni sempre più precise. Ma non è tutto.
Si chiamano Lisa e Leonardo e sono due supercomputer in grado di eseguire 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Sono in servizio a Dama, il tecnopolo di Bologna che guarda al futuro. Qui, la “Dotta” – grazie anche ad un Centro Meteo per previsioni sempre più precise – lavora per continuare ad essere, attraverso un delicato connubio tra investimenti pubblici e privati, la capitale della ‘Data Valley italiana’. E sempre qui un parco eolico produce l’energia pulita necessaria a far funzionare i supercomputer.
A Bologna i supercomputer quantistici di Dama
Le innovazioni tecnologiche di Dama, in particolare quelle legate al calcolo quantistico dei supercomputer, stanno portando a progressi significativi. Possiamo aspettarci previsioni meteorologiche estremamente accurate e navigatori satellitari in grado di ottimizzare i percorsi in base al traffico. In ambito medico, si prospettano farmaci personalizzati e terapie oncologiche più efficaci. L’agricoltura beneficerà di raccolti migliori e di un uso più efficiente dell’acqua. Inoltre, le aziende potranno personalizzare la produzione per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti, aprendo nuove frontiere per la ricerca scientifica, le biotecnologie e la cybersicurezza.
Una città ad alta tecnologia
Il Tecnopolo di Dama, oggi una vera e propria “città ad alta tecnologia,” ha raggiunto e superato il suo passato glorioso. Con oltre duemila persone impiegate, ha eguagliato il picco occupazionale raggiunto negli anni d’oro dalla lavorazione del tabacco, un tempo fiore all’occhiello della struttura. Questa vasta area di 120mila metri quadri è ospitata nei suggestivi capannoni progettati negli Anni ’50 da Pier Luigi Nervi, simboli iconici dell’architettura industriale dell’epoca. Il sito è attualmente al centro di un’importante riqualificazione industriale che, nei prossimi mesi, vedrà l’arrivo della prima Università delle Nazioni Unite in Italia, la quattordicesima nel mondo.
Il cuore pulsante della ricerca, dai Big Data al Clima Globale
Dama è già un polo tecnologico di primo piano, ospitando il consorzio inter-universitario CINECA e i supercomputer Leonardo e Lisa. Entro la fine dell’anno, un terzo supercomputer di ultima generazione, un “computer senziente” da 430 milioni di euro (finanziato per metà da fondi europei), si unirà a loro. Situata a pochi passi dal Fiera District di Bologna, Dama accoglie anche importanti enti di ricerca come il centro ENEA per le energie rinnovabili, l’Agenzia Italiana per la Meteorologia e il Clima ItaliaMeteo, il Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici e il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF). Quest’ultimo è capace di elaborare milioni di dati per fornire previsioni meteo ai governi, non solo a breve termine ma anche stagionali.
(Foto apertura: Ufficio Stampa Tecnopolo Dama)
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