Video-pillole formative dedicate ai giovani protagonisti della campagna sono Andrea Galeazzi e Giulia Izzo. Racconta il progetto Lorenzo Mannari, Ceo dell’azienda
«Crediamo molto nella responsabilità sociale del nostro lavoro. Il nostro progetto non nasce solo come uno strumento digitale per rivoluzionare il percorso patente, ma anche come una voce a cui tornare per rimanere aggiornati sulle novità e sui rischi del guidare. Da qui l’idea di lanciare sui nostri canali contenuti gratuiti per tutti, anche per chi già guida». Addio a lezioni tutte uguali con cartelli e segnali stradali. “Guidoio”, nata a Milano nel 2003, è la prima start up italiana, sulla scia estera, che digitalizza completamente il percorso per ottenere la patente B, creando un’esperienza 100% digitale pensata soprattutto per le nuove generazioni. Analizzando diverse industrie italiane ancora non digitalizzate durante il periodo universitario, si è visto che nel settore delle autoscuole vi era un potenziale inespresso. L’obiettivo? Rendere l’iter per prendere la patente più accessibile, trasparente e flessibile grazie a un approccio innovativo che unisce tecnologia e formazione. Fondata dal trentacinquenne Lorenzo Mannari, Ceo dell’azienda che ha maturato l’idea durante il Master in Business Administration in SDA Bocconi, e dal quarantaduenne Giuseppe Cavallaro, socio e responsabile della parte strategica Guidoio, propone una nuova visione del percorso patente: moderna, inclusiva e perfettamente in linea con le esigenze dei nativi digitali. Attraverso l’app, studiata ad hoc, gli studenti possono gestire ogni fase del processo, dalla prenotazione della visita medica alle lezioni teoriche e pratiche direttamente dal proprio smartphone. L’intelligenza artificiale permette poi di creare percorsi di studio personalizzati e flessibili, adattandosi al ritmo e alle necessità di ogni studente. Ma le mission sono davvero tante e quella educativa rientra tra queste, per cercare di rispondere preventivamente ai fatti di cronaca che restituiscono giornalmente vite tranciate e storie drammatiche. E, a tal proposito, la start up innovativa ha lanciato la campagna “Guida Sicura”: una serie di video-pillole formative dedicate alla Generazione Z sulla sicurezza stradale. Protagonisti della campagna sono Andrea Galeazzi, creator con oltre un milione e mezzo di follower su YouTube, e Giulia Izzo, seguita da circa 2 milioni di persone su TikTok. Attraverso un linguaggio diretto e vicino ai giovani, i due creator raccontano in modo coinvolgente la responsabilità e la consapevolezza alla guida, temi ancora troppo spesso sottovalutati: «Con questa campagna – precisa Lorenzo Mannari – vogliamo sottolineare la serietà e la responsabilità che comporta avere la patente, soprattutto per le nuove generazioni. Non bisogna dimenticare che questo documento non è solo un sinonimo di indipendenza e libertà ma anche di rischio, proprio e del prossimo. Siamo certi che raccontare questo tema alla Generazione Z, con il loro linguaggio, possa portare più consapevolezza e di conseguenza un comportamento più sicuro e attento». E anche i numeri della sicurezza stradale ci ricordano perché serve accendere i riflettori. Secondo l’ultimo report Istat del luglio 2025, nel 2024 in Italia si sono verificati 173.364 incidenti stradali con lesioni a persone, con 3.030 vittime e 233.853 feriti. Il tasso di mortalità è pari a 51,4 morti per milione di abitanti, con un incremento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Le cause principali restano distrazione, mancato rispetto della precedenza e velocità eccessiva, che rappresentano complessivamente il 37,8% dei casi. Il tasso di mortalità è particolarmente alto tra i neo patentati, in particolare nella fascia 20-24 anni: «Le nuove misure del Codice della Strada introdotte all’inizio dell’anno – continua Mannari – sono un passo avanti, ma manca ancora una formazione davvero moderna e completa che includa anche l’uso delle tecnologie. Una formazione che ricordi ai più giovani che guidare è una responsabilità prima ancora che una libertà». “Guida Sicura” è una edu-serie gratuita, accessibile e inclusiva, composta da 10 puntate che trattano temi di guida sicura non sempre presenti nei libri di testo ufficiali. Oltre a ripassare le nozioni base, si affrontano argomenti pratici come la guida in autostrada, il comportamento da tenere in caso di incidente o malore e il cosa fare quando si è stanchi al volante. L’obiettivo è fornire in maniera leggera strumenti concreti per affrontare situazioni reali e promuovere una cultura della sicurezza. La missione con “Guida Sicura” non si ferma al web: la start up punta a portare il progetto anche nelle scuole italiane, per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza stradale tra gli studenti. «Siamo sempre in movimento e, oltre a creare lavoro ed economia nel nostro Paese, stiamo pensando e progettando – concludono i fondatori – una serie di incontri per far sì che questo possa accadere il prima possibile. Vogliamo che l’educazione non passi solo dai dispositivi mobili e dai social media, ma anche dal confronto offline con i ragazzi e da un dialogo vivo. E la missione educativa nasce perché i dati sugli incidenti pubblicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti richiedono davvero non solo la nostra attenzione ma quella di tutti gli operatori del mercato».
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