C’è chi parla di scippo politico ingiustificato e chi di strani movimenti per una decisione già presa. Ma quale sarà il destino del Rally di Sardegna, unica tappa italiana della grande manifestazione sportiva?
Da vent’anni attira l’attenzione mondiale, dà lustro alla Sardegna e – la cosa non guasta mai – favorisce sviluppo e ricadute economiche. Solo le ultime edizioni hanno portato ben 80 milioni di euro nelle casse tra guadagni diretti e indiretti. Il Rally di Sardegna, unica tappa italiana della grande manifestazione sportiva, viene custodito gelosamente. Tanto da arrivare ad un’interrogazione al Governo visto il sentore di uno spostamento nella Capitale. A sollevare la questione il deputato sardo del Partito Democratico Silvio Lai.
Rally di Sardegna, non si tratta di un semplice evento sportivo
A sollevare la questione è stato il deputato sardo del Partito Democratico, Silvio Lai, che ha presentato un’interrogazione parlamentare direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministro dello Sport, Andrea Abodi. La competizione non è solo una semplice gara, rappresenta – dice Lai – un asset strategico per l’economia e la promozione internazionale della Sardegna. Nelle edizioni passate, il Rally oltre ad aver generato un impatto economico di decine di milioni di euro, ha attirato circa 200.000 turisti aggiuntivi, contribuendo a prolungare la stagione turistica.
Il valore dell’evento va oltre i numeri. La copertura televisiva mondiale raggiunge più di 150 Paesi, offrendo una vetrina unica per le bellezze paesaggistiche e la cultura sarda. La preoccupazione di Lai è che lo spostamento del Rally in un’altra sede, come paventato da alcune voci, possa causare un grave danno all’isola, privandola non solo di un’importante fonte di reddito e di una preziosa opportunità di visibilità globale.
Perché la sfida Sardegna-Roma per il Rally
Per Lai il recente ricambio ai vertici di Aci rafforza l’ipotesi di un possibile spostamento nella Capitale, dettato più da ragioni politiche che da valutazione attenta. Uno spostamento, tra l’altro, che non andrebbe ad aggiungere nulla a Roma e che invece impoverirebbe l’isola di un momento importante.
Il futuro del Rally Italia Sardegna resta comunque incerto dopo la scadenza del contratto con il mondiale di rally, avvenuta con l’edizione 2025. L’isola ovviamente si è di nuovo candidata per ospitare la gara anche nel 2026. Ma si avverte forte l’entrata in gioco di Roma come nuova tappa italiana del campionato. La decisione sembra molto vicina: la Fia (Fédération Internationale de l’Automobile) renderà presto noto il calendario del mondiale di rally 2026, svelando quali tappe e relative location. La decisione, che tutti attendono con ansia, è prevista per la prossima settimana.
(Foto apertura: Rodrigo Garrido/Shutterstock.com)
© Riproduzione riservata