Nel giorno dell’Indipendenza Donald Trump firma il “One Big Beautiful Bill”, una riforma fiscale che taglia – tra le le altre cose – grossa parte del piano di assistenza medica a molti americani e riduce il credito d’imposta per l’energia pulita e i veicoli elettrici.
Un Trump visibilmente soddisfatto. “Non avrebbe potuto esserci – ha detto – miglior regalo di compleanno per gli Usa della vittoria fenomenale che abbiamo ottenuto nelle scorse ore”. Il riferimento ovviamente è al 4 luglio, festa dell’Indipendenza negli Stati Uniti. La soddisfazione per il tycoon deriva dalla approvazione della sua controversa legge fiscale e di spesa pubblica, ribattezzata “One Big Beautiful Bill”. La cerimonia – alle 16.00 a Washington (le 22 in Italia) alla Casa Bianca – è prevista in grande stile. Presente la first lady Melania Trump, in programma fuochi d’artificio e un sorvolo militare. Il provvedimento, approvato con un margine risicato al Congresso (appena due voti), rappresenta il fulcro dell’agenda del secondo mandato di Trump. Le critiche, però, sono feroci.
Cos’è il “One Big Beautiful Bill” e cosa prevede
In sintesi la tanto discussa riforma fiscale di Trump prevede aumenti alla spesa per la difesa, una maxi-campagna di deportazioni e l’estensione dei tagli fiscali varati nel primo mandato. Oltre a generare un aumento del deficit di 3.400 miliardi di dollari in dieci anni, la legge prevede i maggiori tagli al programma sanitario Medicaid dagli anni Sessanta: secondo le stime, fino a 17 milioni di americani a basso reddito potrebbero perdere l’assicurazione.
Il Congressional Budget Office, parla di 12 milioni di persone che potrebbero perdere la copertura medica entro il 2034. Ma i repubblicani difendono la riforma, sostenendo che i requisiti di lavoro per Medicaid colpiranno solo “adulti abili senza carichi familiari”. I Democratici, dal canto loro, stanno accusando Trump di voler redistribuire ricchezza “dai poveri ai più ricchi”. Puntano quindi sull’impopolarità del provvedimento per riconquistare la Camera alle elezioni di metà mandato del 2026.
La riforma fiscale di Trump per punti
Il “One Big Beautiful Bill”, come ampia proposta di legge quale è, avrà ha un impatto significativo su vari aspetti dell’economia e della società degli Stati Uniti, in particolare in relazione a:
- Tagli fiscali: Prevede l’estensione e la resa permanente di molti dei tagli fiscali introdotti dall’amministrazione Trump nel 2017. Include anche nuove agevolazioni fiscali per le mance e gli straordinari, e un aumento temporaneo del credito d’imposta per i figli.
- Tagli alla spesa sociale: Propone tagli significativi a programmi di assistenza sociale come Medicaid (assistenza sanitaria per i redditi bassi) e il programma SNAP (sussidi alimentari, i cosiddetti “food stamps”). Vengono introdotti o inaspriti i requisiti di lavoro per l’accesso a questi benefici.
- Sicurezza e immigrazione: Stanzia ingenti fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico, l’espansione dei centri di detenzione per i migranti e l’assunzione di personale per l’agenzia federale Immigration and Customs Enforcement (ICE). Prevede anche l’introduzione di tasse per chi richiede asilo.
- Energia e ambiente: Elimina o riduce i crediti d’imposta per l’energia pulita e i veicoli elettrici, e chiude il “Greenhouse Gas Reduction Fund” (fondo per la riduzione delle emissioni di gas serra).
- Debito pubblico: Gli economisti e i critici avvertono che, nonostante alcuni tagli alla spesa, la legge potrebbe aumentare significativamente il deficit federale a causa dei vasti tagli fiscali.
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