Con una legge apposita l’Italia riconosce l’obesità come patologia, inserendola tra le prestazioni nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e ponendola a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Cosa prevede la legge sull’obesità nel nostro Paese.
In Italia, il problema del peso colpisce più della metà degli adulti. Si contano circa 6 milioni di persone adulte con obesità (il 12% della popolazione), a cui si somma un ulteriore 40% in condizione di sovrappeso. La situazione è critica anche tra i giovani: nel nostro Paese, così come nella media europea, quasi un bambino su tre (circa il 30%) è in sovrappeso o obeso. È per questo che ci siamo muniti di una legge, la prima al mondo, sull’obesità.
Cosa prevede la legge sull’obesità
L’Italia, quindi, si posiziona come primo Paese al mondo a dotarsi di una legge specifica per contrastare l’obesità. Il provvedimento, nato dalla proposta di legge (Atto Camera n. 741/2022) voluta da Roberto Pella dell’Intergruppo parlamentare Obesità e malattie croniche, ha completato l’iter legislativo con il via libera finale dell’Aula del Senato.
Ma cosa prevede la legge sull’obesità? Innanzitutto, essendo riconosciuta come patologia è inserita tra le prestazioni nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e posta a carico del servizio sanitario. Oltre al suo approccio integrato, che copre la prevenzione, la cura e la sensibilizzazione sociale, il provvedimento prevede l’istituzione di un Fondo mirato per la cura e la prevenzione dell’obesità. Questo Fondo, promosso sempre da Pella tramite un emendamento alla Finanziaria, mira a rendere le politiche di contrasto più efficaci, ponendo l’Italia all’avanguardia. La dotazione totale ammonta a 1 milione di euro per ciascun anno dal 2025 al 2027, a cui si aggiungono fondi extra provenienti (totale aggiuntivo di 200mila euro nel 2025, 300mila nel 2026 e 700mila nel 2027).
Com’è composta la legge sull’obesità
La nuova legge è composta da 6 articoli e si concentra su principi, cure e finanziamenti:
- Con l’Articolo 1 la legge definisce l’obesità come “una malattia progressiva e recidivante”, con l’obiettivo di tutelare la salute e migliorare la vita dei pazienti.
- L’Articolo 2, invece, garantisce che i pazienti obesi abbiano accesso equo alle prestazioni contenute nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del Servizio Sanitario Nazionale.
- L’Articolo 3 autorizza un Programma nazionale di prevenzione e cura finanziato con: 700.000 euro per il 2025; 800.000 euro per il 2026; 1,2 milioni di euro annui a partire dal 2027. La ripartizione dei fondi tra le Regioni avverrà tramite Decreto ministeriale entro 90 giorni.
- L’Articolo 4 istituisce presso il Ministero della Salute l’Osservatorio per lo studio dell’obesità con compiti di monitoraggio e diffusione di informazioni sui corretti stili di vita.
- L’Articolo 5 Sensibilizzazione Prevede uno stanziamento di 100.000 euro annui a partire dal 2025 per campagne nazionali di informazione e sensibilizzazione su sana alimentazione e attività fisica.
- Copertura Finanziaria (Art. 6): Gli oneri totali derivanti dalla legge ammontano a 1,2 milioni per il 2025, 1,3 milioni per il 2026 e 1,7 milioni annui dal 2027, coperti tramite riduzione del Fondo previsto dalla Legge di Bilancio
Dalla prevenzione infantile alla cura integrata, dove vanno i fondi
Le risorse previste dalla legge saranno impiegate per un’ampia strategia che mira a migliorare la cura delle persone con obesità e a prevenire il sovrappeso e l’obesità, specialmente quella infantile, e le sue complicanze. Le iniziative si concentrano sul sostegno all’allattamento al seno (fino ai sei mesi, come da raccomandazioni OMS) e sulla responsabilizzazione dei genitori nella scelta di un’alimentazione sana, limitando cibi e bevande ad alto contenuto energetico. Un focus centrale è anche la promozione dello sport e dell’educazione alimentare in tutti i cicli scolastici, attraverso attività curriculari ed extracurriculari, al fine di migliorare gli stili di vita degli studenti e agevolare l’inclusione delle persone obese negli ambiti scolastici, lavorativi e ricreativi.
Legge obesità, Schillaci: “Passo in avanti per la tutela della salute”
“Con l’approvazione del disegno di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità -ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci – l’Italia compie un importante passo in avanti per la tutela della salute pubblica. Siamo i primi a riconoscere l’obesità come malattia cronica. Parliamo di un problema di salute globale che non riguarda solo gli adulti ma anche i bambini. La costante crescita dell’obesità e l’incidenza sempre più elevata di malattie cronico degenerative, metaboliche e oncologiche correlate non solo mettono a rischio la salute dei nostri cittadini, ma esercitano anche una pressione significativa sul nostro sistema sanitario. Con questa legge si rafforza l’impegno nel contrasto all’obesità puntando in modo determinante sulla prevenzione così come sulla formazione specifica per il personale sanitario. È una risposta importante e concreta per la tutela della salute dei cittadini”.
(Foto apertura: Tania Ta / Shutterstock.com)
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