L’Inps dice addio al PIN, dal 1° ottobre 2020 si passerà allo SPID. Lo comunica con la circolare n. 87 del 17 luglio 2020 dove fornisce le istruzioni relative alla fase transitoria.
Con la circolare n. 87 del 17 luglio 2020 l’Inps comunica lo switch-off del PIN Inps in favore del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e fornisce le istruzioni relative alla fase transitoria, decorrente dal 1° ottobre 2020.
Dal 2012, con il sistema di identificazione degli utenti attraverso il codice PIN dedicato, l’Inps ha iniziato ad offrire sul web l’intera gamma di servizi online. Dalle domande telematiche per i bonus, per le famiglie, a quelle per le indennità e le pensioni.
Successivamente ha permesso l’accesso nei propri sistemi informatici anche attraverso gli altri strumenti di autenticazione previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale, ovvero:
- la Carta Nazionale dei Servizi;
- la Carta di Identità Elettronica e il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), rilasciato a cittadini e imprese dal 2016.
Ora però l’Inps, in accordo con il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha deciso che a partire dal 1° ottobre 2020 non sarà più rilasciato il codice Pin per accedere ai servizi telematici del proprio portale. Gli utenti dovranno dotarsi di SPID.
Coloro che non possono avere accesso alle credenziali SPID, come ad esempio i minorenni o i soggetti extracomunitari, potranno continuare ad utilizzare il codice Pin per i servizi a loro dedicati.
Il vantaggio dello SPID è quello di accedere, con un unico nome utente e password, all’intera gamma di servizi online previsti a livello statale e locale. Un’unica chiave d’accesso che apre le porte a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione.
Modalità di passaggio dal PIN allo SPID. Fase transitoria
Al fine di consentire il passaggio graduale dell’utenza verso le credenziali SPID, garantendo la continuità di accesso ai servizi online, l’Inps spiega che lo switch-off dal PIN allo SPID sarà preceduto da una fase transitoria, che avrà inizio il 1° ottobre 2020 e nel corso della quale:
1) non saranno rilasciati nuovi PIN agli utenti, salvo quelli richiesti da utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID e per i soli servizi loro dedicati;
2) i PIN già in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria. Tale conclusione sarà comunicata successivamente in coordinamento con il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, l’AGID e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
3) al termine della fase transitoria cesserà definitivamente la validità del PIN rilasciato dall’Inps e sarà possibile accedere ai servizi online esclusivamente tramite SPID (o tramite gli altri strumenti di autenticazione come CNS e CIE).
Al termine della fase transitoria, quindi, non si potrà più richiedere il Pin per accedere ai servizi web dell’Istituto. Pertanto, i lavoratori e i pensionati che dovranno controllare la propria posizione Inps o Inail, l’estratto conto contributivo, accedere al fascicolo previdenziale ed inoltrare le domande di prestazioni (es. pensioni) dovranno necessariamente autenticarsi tramite SPID oppure rivolgersi al Patronato 50&PiùEnasco per l’accesso ai servizi e l’inoltro delle domande.
Cosa fare per ottenere lo SPID
La richiesta dello SPID è molto semplice. Per ottenere le credenziali SPID bisogna esser maggiorenni e avere a portata di mano:
- un indirizzo e-mail;
- un numero di cellulare;
- un documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno);
- la tessera sanitaria con il codice fiscale.
Occorre rivolgersi ad uno degli identity provider: Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida. Questi soggetti offrono diverse modalità per richiedere e ottenere gratuitamente lo SPID. Tutte le informazioni sul sito spid.gov.it/richiedi-spid.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi problematica di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco, presente su tutto il territorio nazionale.
© Riproduzione riservata