Oggi è il giorno in cui l’umanità consuma più di quanto la Terra possa rigenerare in un anno. Ma per l’Italia il limite è già superato
Oggi, 24 luglio, è l’Earth Overshoot Day, una data simbolica che rappresenta il momento in cui l’umanità ha consumato completamente il budget ecologico annuale della Terra. Ogni anno la Global Footprint Network calcola questa ‘dead line ambientale’ in collaborazione con la York University, considerando fattori come l’impronta ecologica dell’agricoltura, della pesca, del consumo idrico, delle emissioni di carbonio e dell’utilizzo di materiali edilizi. La data, variabile nel tempo, si sta spostando in avanti, passando da fine dicembre del 1970 al luglio attuale. Ciò significa che in poco più di cinquant’anni abbiamo accelerato in modo preoccupante il nostro consumo di risorse naturali.
Un fenomeno globale con grandi differenze
Attualmente la popolazione mondiale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, superando dell’80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri. Questo squilibrio alimenta tutte le principali crisi ambientali contemporanee: la perdita di biodiversità, la deforestazione, il degrado del suolo, l’esaurimento delle risorse idriche, il collasso degli stock ittici e l’accumulo di gas serra nell’atmosfera. L’Earth Overshoot Day non è però uguale per tutti i paesi del mondo. Ogni nazione, infatti, lo raggiunge in momenti diversi dell’anno, in base al livello di consumo delle risorse naturali rispetto alla biocapacità del proprio territorio. Nei paesi ad alto reddito l’Earth Overshoot Day è molto anticipato (Qatar e Lussemburgo già a febbraio). Ciò significa che bruciano rapidamente risorse limitate e non rinnovabili che poi mancano al resto del mondo.
L’Italia ha esaurito le risorse due mesi fa
Per l’Italia, il 2025 segna un momento di riflessione. Il paese ha infatti raggiunto l’Earth Overshoot Day il 6 maggio scorso, in anticipo rispetto al 19 maggio del 2024. Questa variazione di quasi due settimane è dovuta a due fattori. Da un lato gli aggiornamenti nei metodi di calcolo hanno comportato un anticipo di 11 giorni, dall’altro (dato preoccupante) l’incremento reale nel consumo di risorse ha aggiunto un ulteriore giorno di anticipo. Ciò significa che l’Italia deve ancora investire nella sostenibilità. Tradotto servono più politiche di incremento dell’efficienza energetica, la promozione di mezzi di trasporto meno inquinanti, il supporto a pratiche agricole sostenibili e il rafforzamento della raccolta differenziata e del riciclo.
Un debito ecologico di 22 anni
Il sovrasfruttamento delle risorse naturali ha creato quello che gli esperti definiscono un “debito ecologico” cumulativo di 22 anni nei confronti del Pianeta. Come spiega Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del WWF Italia: “Non solo stiamo vivendo ‘a credito’ ogni anno, ma abbiamo anche accumulato un enorme debito nei confronti del sistema Terra. Ripagare questo debito, in termini ecologici, è quasi impossibile se continuiamo a ignorarne le conseguenze”. Il WWF sottolinea che si tratta di un calcolo teorico, poiché ad oggi non tutta la capacità rigenerativa del Pianeta è ancora intatta. Abbiamo perso intere foreste, eroso i suoli e impoverito i mari e alcuni danni sono ormai irreversibili, come le specie estinte o i ghiacciai sciolti. La crisi climatica in corso aggrava ulteriormente la capacità della Terra di rigenerarsi.
La strategia WWF per spostare l’Earth Overshoot Day
Nonostante il quadro, per il WWF la rotta può ancora essere invertita. Per riportare l’umanità in equilibrio con le risorse terrestri e far coincidere l’Earth Overshoot Day con il 31 dicembre, è anzitutto necessario ridurre l’impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali. L’associazione identifica cinque settori strategici per raggiungere questo obiettivo. Di questi la transizione energetica verso fonti rinnovabili ed eliminazione dei combustibili fossili rappresenta solo il primo passo.
La previsione per il futuro
L’economia circolare, basata su riciclo, riutilizzo e azzeramento degli sprechi, costituisce il secondo elemento chiave. L’alimentazione sostenibile richiede una diminuzione del consumo di carne e la preferenza per cibi biologici, locali e stagionali. La mobilità green deve favorire trasporti pubblici, biciclette e veicoli elettrici. Infine, servono politiche globali con accordi internazionali più stringenti per la tutela ambientale. Secondo i calcoli del WWF, se si riuscisse a spostare l’Earth Overshoot Day di 5 giorni all’anno, entro il 2050 si raggiungerebbe l’equilibrio con le risorse del Pianeta. Una media giudicata ‘realistica’ che combina tecnologia, comportamenti individuali e politiche globali.
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