Plasmon torna italiana dopo oltre 60 anni. Lo storico gruppo oggi della Heinz sarà acquistato dalla NewPrinces Group, che ha sede in Italia. La conclusione dell’operazione è prevista entro fine anno.
Circa 120 milioni di euro: è questa la cifra – secondo indiscrezioni – pattuita per l’acquisto della Plasmon da parte di NewPrinces Group, nuovo nome assunto da Newlat Food, multinazionale con sede a Reggio Emilia. Nel ruolo della venditrice la statunitense Kraft Heinz che, già da qualche mese, aveva deciso di cederla ed era in cerca di un acquirente. Nel pacchetto anche lo storico stabilimento industriale di Latina che, ogni anno, produce quasi 2 miliardi di biscotti del noto marchio Plasmon.
Per la NewPrinces si tratta di un’acquisizione storica: riportando in Italia marchi iconici come questo lo scopo è costruire una multinazionale italiana capace di dare nuova vita a brand amati, vere eccellenze dell’industria alimentare.
Plasmon torna italiana dopo più di 60 anni, le origini
Plasmon non è solo un’azienda, ma un pezzo della storia del nostro Paese. Un marchio che ha accompagnato intere generazioni con prodotti e immagini inconfondibili. La sua storia è quindi un viaggio che affonda le radici agli inizi del XX secolo e si intreccia profondamente con quella del nostro Paese.
Tutto ha inizio nel 1902 a Milano, grazie all’iniziativa di Cesare Scotti, medico e imprenditore, che decise di introdurre in Italia un alimento che potesse fornire un valido supporto nutrizionale ai bambini dell’epoca, spesso colpiti da malnutrizione. Il Plasmon, appunto, sostanza ricca di proteine ottenuta tramite un processo che richiedeva grandi quantità di latte e albumi d’uovo. All’inizio però Plasmon non era un prodotto, ma un “sindacato italiano del Plasmon” perché importava il “Plasmon puro”. Nel 1904, Scotti acquistò i diritti del brevetto e del marchio, e nel 1916 il Sindacato si trasformò nella Società del Plasmon, interamente italiana.
Dagli Anni ’20 ai giorni nostri
L’azienda crebbe rapidamente, diventando un punto di riferimento nell’alimentazione infantile. I suoi biscotti, in particolare, entrarono nelle case di molte famiglie italiane. Nel 1920 nascono i primi latti Plasmon e negli Anni ’30 si aggiungono prodotti come la crema di riso e il semolino di grano. La produzione cresce, tanto che nel 1948 viene inaugurata la prima linea automatica per la produzione dei biscotti, in grado di sfornare migliaia di scatole al giorno.
Nel 1963 lo storico marchio passa sotto il Gruppo Heinz, ma il passaggio fondamentale si ha nel 1969 con l’inaugurazione dello stabilimento di Latina, uno degli impianti più all’avanguardia d’Europa. Gli anni ’80 segnano l’avvio del Programma Oasi della Crescita (1981) e quando nel 2022 compie 120 anni cominciano ad arrivare anche prodotti pensati per bambini più grandi. Quest’anno il ritorno ad una multinazionale italiana.
(Foto apertura: Claudio Divizia/Shutterstock.com)
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