‘Stratus’, la nuova variante Covid, è in crescita. L’Oms ha classificato XFG fra quelle sotto monitoraggio. Cresce rapida e già sta superando Nimbus.
Si prevede un’estate ricca di varianti, non piacevoli però. Nel giro di appena due settimane, infatti, a Nimbus – che ha imperversato ad aprile-maggio – si è aggiunta Stratus, la nuova variante Covid il cui vero nome è XFG. Proprio quest’ultima è stata posta dall’Oms sotto monitoraggio (Vum), per via di una presenza a livello globale che ‘sta crescendo rapidamente’. La prima valutazione del rischio, al momento, è ‘basso a livello globale’.
I vaccini funzionano anche con Stratus, ma attenzione…
Secondo l’Oms i vaccini Covid attualmente approvati dovrebbero rimanere efficaci contro questa variante. Non risulta che questa Stratus porti a malattie più gravi o decessi rispetto ad altre in circolazione. Tuttavia, diversi Paesi nella regione del Sudest asiatico hanno segnalato un aumento simultaneo di casi e ricoveri dove la variante è stata ampiamente rilevata.
Stratus è un ricombinante dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2, il cui primo campione è stato raccolto il 27 gennaio 2025. Sempre secondo l’Oms presenta alcune specifiche mutazioni che migliorano l’elusione degli anticorpi, anche se al momento non ha un profilo particolarmente problematico. Al 22 giugno 2025, c’erano 1.648 sequenze XFG inviate a Gisaid da 38 Paesi, che rappresentano il 22,7% delle sequenze disponibili a livello globale nella settimana epidemiologica numero 22 del 2025 (quella che va dal 26 maggio all’1 giugno). Nimbus nella stessa settimana è al 24,9%, in calo. Per XFG si tratta invece di un aumento significativo rispetto alla quota di 4 settimane prima, che era appena il 7,4% (dal 5 all’11 maggio).
Stratus, quali sono i sintomi della nuova variante Covid
L’ascesa di Stratus ha interessato tutte e tre le regioni Oms. In quella europea la presenza è cresciuta dal 10,6% al 16,7%. Nel Sudest asiatico è aumentata dal 17,3% al 68,7%. Sull’India, invece, ha debuttato presto come la variante dominante di tutta la primavera e Nimbus è rimasta molto rara. E proprio i medici indiani hanno evidenziato tra i sintomi della variante Covid Stratus uno che sembra caratterizzarla maggiormente: la raucedine.
Il ‘Times of India’ riporta come caratteristica dell’attuale ondata la frequente segnalazione di voce roca tra i pazienti Covid. A differenza delle ondate del passato in cui la perdita di gusto e olfatto erano i segni distintivi dell’infezione, ora i pazienti lamentano tosse secca, irritazione e mal di gola, insieme appunto alla raucedine. Aspetto confermato anche, segnala la testata indiana, dai medici di vari ospedali sulla base di quanto osservato nei reparti di degenza del Paese.
Segnalati altri sintomi dal Regno Unito
Nel Regno Unito, in particolare con la circolazione della variante Nimbus, un sintomo che può indicare il contagio da Covid è un forte mal di gola. Questo è spesso descritto come un dolore acuto e lancinante quando si deglutisce, localizzato nella parte posteriore della gola, una sensazione simile a quella di una “lama di rasoio”. Lo ha riportato il ‘Manchester Evening News’, citando il dottor Naveed Asif del ‘The London General Practice’. Altri sintomi comuni includono stanchezza, tosse lieve, febbre, dolori muscolari e congestione. È importante ricordare che le manifestazioni del Covid possono variare notevolmente da persona a persona.
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