Salgono i contagi in Europa e in Italia. Il Covid fa nuovamente parlare di sé, come riconoscere la variante LP.8.1, di cosa si tratta e quali sono i sintomi.
La diffusione del Covid è di nuovo in crescita, a causa dell’emergere di una nuova variante, la LP.8.1. La variante è stata collegata a un incremento dei casi nelle ultime settimane in diverse parti del mondo, tra cui l’Italia.
Già a marzo, negli Stati Uniti, i dati del “COVID Data Tracker” del CDC-Centers for Disease Control and Prevention avevano individuato la LP.8.1 come il principale fattore dietro l’aumento dei contagi (responsabile del 42% dei casi). Parallelamente, anche il Regno Unito aveva registrato un’ondata di infezioni. Più di recente, la variante ha colpito l’Asia, con un’impennata significativa a Singapore e Hong Kong, ma la sua diffusione non ha risparmiato l’Europa e, di conseguenza, l’Italia, dove i contagi sono in aumento.
Perché la variante si diffonde così velocemente
Per quale motivo la variante LP.8.1 si sta propagando con tale velocità? La rapida diffusione potrebbe essere attribuita a diversi fattori. Tra questi, c’è certamente un indebolimento generale dell’immunità nella popolazione. Sono trascorsi diversi anni dalle campagne di vaccinazione. Lo dimostra la ‘storia vaccinale’ di alcuni Paesi. Persino a Singapore, dove la copertura è stata meticolosa, la nuova variante ha raddoppio i casi. Appare chiaro che la situazione sarà potenzialmente critica in India dove i tassi di vaccinazione sono stati molto bassi.
LP.8.1 classificata dall’Oms: cos’è la variante sotto monitoraggio
La LP.8.1 non è una variante del tutto nuova. Siamo difronte piuttosto ad una derivazione della JN.1, un ramo della famiglia Omicron che ha avuto un’ampia diffusione globale. Comparsa nell’estate del 2024, ha portato l’Oms a classificarla come “variante sotto monitoraggio” a gennaio 2025, per l’incremento globale dei casi. La sua accresciuta capacità di diffondersi rapidamente è legata a nuove alterazioni genetiche del virus. Sono ben nove le nuove mutazioni riscontrate nella proteina Spike: è lei che permette al virus di attaccare le cellule.
Covid, come riconoscere la variante LP.8.1
Riguardo ai sintomi della variante LP.8.1, al momento, tutto indica che non comporta un aumento dei rischi rispetto ad altri ceppi del virus. L’Oms, già a febbraio 2025, l’ha definita a basso rischio, specificando che i vaccini raccomandati ad oggi dovrebbero mantenere la loro efficacia contro le forme sintomatiche e gravi.
La sua capacità di “sfuggire” al sistema immunitario è simile a quella della variante XEC, e i vaccini di richiamo mRNA basati su JN.1 o KP.2 si sono dimostrati in grado di contrastarla. Secondo gli specialisti, però, la necessità di una nuova dose vaccinale dovrebbe essere prioritariamente valutata per gli anziani, gli individui fragili e coloro con sistema immunitario compromesso.
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