In Vaticano si dà il via al Conclave 2025. Il cerimoniale dell’anello del Pescatore e l’attesa della prima fumata alle 19,00
La giornata inaugurale del Conclave 2025 si è aperta alle 10:00 di oggi con la solenne Messa “Pro Eligendo Romano Pontifice”, celebrazione liturgica che invoca lo Spirito Santo affinché guidi i cardinali nella loro missione. Al termine della funzione, i 133 cardinali elettori – provenienti da 71 nazioni di tutti i continenti – si sono diretti in processione verso la Cappella Sistina. Qui, sotto gli affreschi di Michelangelo visitati ogni giorno da migliaia di turisti, avverrà il giuramento collettivo guidato dal cardinale decano Pietro Parolin.
“Extra omnes”
Seguirà il momento cruciale in cui l’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche, pronuncerà il tradizionale “extra omnes”, ordinando a tutti i non elettori di lasciare la Cappella. Le porte verranno quindi sigillate, sancendo l’inizio effettivo del Conclave 2025. Da questo momento, i cardinali vivranno in un regime di totale isolamento dal mondo esterno: niente telefoni cellulari, niente giornali, niente televisione. Gli spostamenti saranno limitati alla residenza di Santa Marta per i pasti e il riposo notturno, mentre le votazioni avverranno esclusivamente nella Cappella Sistina.
Il meccanismo delle votazioni del Conclave 2025
Il protocollo prevede una singola votazione nel primo giorno, con la conseguente fumata attesa in serata. Nei giorni successivi, il ritmo si intensifica con quattro scrutini quotidiani: due al mattino e due al pomeriggio. Per essere eletto, un candidato deve ottenere i due terzi dei voti dei cardinali presenti. L’esito di ogni votazione viene comunicato al mondo attraverso il sistema delle fumate. Nera se nessun candidato ha raggiunto il quorum necessario, bianca quando il nuovo Papa è stato eletto. Il sistema delle stufe, appositamente installato nei giorni scorsi nella Cappella Sistina, è collegato al caratteristico comignolo visibile dall’esterno, diventato l’icona mondiale di questo evento. Se dopo la 33esima o 34esima votazione non si sarà raggiunto un accordo, si passerà al ballottaggio tra i due cardinali con il maggior numero di preferenze nell’ultima tornata elettorale.
I Cardinali ai fedeli: “Pregate per una pace giusta e duratura nel mondo”
Il Conclave 2025 giunge dopo un’intensa fase preparatoria. Ieri i cardinali hanno lanciato un appello per il cessate il fuoco e una pace “giusta e duratura” in “Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo”. È stato anche “annullato l’Anello del Pescatore” di Papa Francesco, l’insegna papale alla mano destra, raffigurante spesso San Pietro pescatore, una volta utilizzata come sigillo per i documenti. “Molti si attendono un pastore vicino alle persone in un contesto in cui l’ordine mondiale è in crisi”, ha dichiarato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. “Una figura che deve essere presente, vicina, capace di fare da ponte e guida.” Durante questi incontri preparatori, i porporati hanno discusso sulla preoccupazione per le divisioni interne alla Chiesa, invocando un rinnovato impegno missionario e di una maggiore coerenza tra l’annuncio del Vangelo e la testimonianza concreta della vita cristiana.
Conclave 2025: l’attesa del “Habemus Papam”
Una volta raggiunta l’elezione, segnalata dalla fumata bianca, si metterà in moto la macchina cerimoniale che porterà all’annuncio ufficiale. Il neoeletto si ritirerà nella cosiddetta “Stanza delle lacrime”, la sacrestia della Cappella Sistina, dove indosserà le vesti papali. La stanza si chiama così per la forte emozione e il peso della responsabilità che sopraffanno il Pontefice neoeletto che vi entra per la prima volta. Successivamente, siederà sulla cattedra della Sistina, leggerà un passo del Vangelo di Matteo sul magistero petrino e riceverà l’omaggio dei cardinali. Il momento culminante avverrà quando il cardinale protodiacono si affaccerà alla loggia centrale della Basilica di San Pietro per pronunciare la formula “Habemus Papam”, rivelando al mondo l’identità del nuovo Pontefice e il nome che ha scelto per il suo ministero. Il Papa farà quindi la sua prima apparizione pubblica, impartendo la benedizione Urbi et Orbi.
(immagine in apertura: la sedia papale vuota presso l’altare di San Pietro)
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