C’è tempo fino al 10 giugno per candidarsi ad uno dei profili ricercati dai nostri servizi segreti. Niente a che vedere con il ruolo di agente segreto che spesso vediamo nei film. Poca azione adrenalinica e molta attività in ambito cyber e antiterrorismo.
Dimentichiamoci per un momento le spie descritte dal cinema, sempre sballottate qua e là da azioni rocambolesche, esplosioni improvvise, sempre a rischio della propria pelle. Il lavoro da spia è qualcosa di molto diverso. Innanzitutto, si agisce nel totale anonimato: quindi, niente azioni spettacoli ed inseguimenti. Il vero agente segreto agisce con discrezione, spesso confondendosi con la normalità.
Potrebbe sembrare allora una professione di routine come tante altre, ma la domanda è come si diventa spie oggi, lontano dalle fantasie cinematografiche? Abbiamo detto che dobbiamo scordarci le figure alla James Bond. La realtà del lavoro di intelligence è ben più sfumata e, come accennato, si svolge prevalentemente nell’ombra.
Come diventare una spia? Bastano le competenze giuste
Ma come diventare spia oggi, lontani dalle fantasie cinematografiche? Dimentichiamoci per un attimo le figure alla James Bond, sempre impegnate in imprese adrenaliniche. La realtà del lavoro di intelligence è ben più sfumata e, come accennato, si svolge prevalentemente nell’ombra, nell’anonimato più completo. Niente inseguimenti spettacolari o esplosioni improvvise; il vero agente segreto agisce con discrezione, spesso confondendosi con la normalità.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non esiste un’unica “scuola per spie” con tanto di diploma. Il reclutamento avviene attraverso canali diversi e spesso mirati. Le agenzie di intelligence, come l’AISE in Italia, cercano individui con competenze specifiche che possono variare enormemente a seconda del ruolo da ricoprire.
Proprio in questi giorni l’intelligence italiana è alla ricerca di nuovi talenti con competenze specialistiche nel settore della sicurezza e dell’analisi. Fino al 10 giugno, infatti, è aperta una campagna di reclutamento rivolta a diplomati e laureati esperti in diverse aree cruciali per la sicurezza nazionale. Le candidature possono essere presentate entro le ore 24:00 tramite il sito del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica. Qui sono disponibili tutti i dettagli sui requisiti e le modalità di partecipazione.
Chi può diventare una spia
I nostri servizi segreti cercano in particolare profili legati all’analisi della realtà circostante attraverso le ultime tecnologie. Si cercano professionisti con expertise in:
- Cyber Security: sia diplomati tecnici in informatica e telecomunicazioni che laureati in sicurezza informatica, informatica, matematica, ingegneria (informatica o telecomunicazioni). È richiesta conoscenza ed esperienza in penetration testing (su reti, sistemi operativi, applicazioni e siti web), red teaming, cyber threat intelligence, reverse engineering, analisi di malware e digital forensics.
- Open Source Intelligence (Osint): esperti nell’analisi di informazioni accessibili pubblicamente.
- Social Media Intelligence (Socmint): professionisti capaci di analizzare dati provenienti dai social media.
- Telecomunicazioni: esperti nel settore delle comunicazioni.
- Analisi del terrorismo interno e internazionale: laureati con competenze specifiche in questo ambito
Spie contro il terrorismo
L’intelligence italiana sta potenziando le sue capacità di analisi e contrasto alle minacce contemporanee, ricercando laureati in discipline internazionali o umanistiche specializzati nello studio del terrorismo interno (di ogni tipo), del terrorismo internazionale (inclusi i fenomeni jihadisti e di radicalizzazione religiosa), della criminalità organizzata transnazionale, dei flussi migratori e del traffico di persone.
Questa specifica ricerca di profili evidenzia la consapevolezza dell’intelligence italiana riguardo alla crescente complessità e alla stretta interconnessione delle sfide alla sicurezza nazionale, che non rispettano più le tradizionali distinzioni tra ambiti. Di conseguenza, è necessario un continuo aggiornamento di processi, strumenti e competenze per sfruttare al meglio le informazioni vitali per la protezione del Paese. L’apertura di posizioni dedicate alla cyber threat intelligence, all’Osint, alla Socmint e all’analisi del terrorismo (sia interno che internazionale) riflette la precisa esigenza di identificare e neutralizzare minacce che si presentano in forme multiple e combinate, integrando competenze tecniche avanzate con una profonda capacità di analisi strategica.
(Foto apertura: YASEMIN OZDEMIR / Shutterstock.com)
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