È stata un’auto iconica, dalle forme inconfondibili. La Citroën Ds appariva per la prima volta nell’ottobre del 1955. Rivoluzionaria, bella, affascinante, tecnologicamente avanzata, in Italia venne ribattezzata “Squalo”.
In Francia il suo nome – Ds – si pronunciava déesse, cioè dea. In Italia era stata ribattezzata “Squalo” per la sua inconfondibile aerodinamica, anche se qualcuno ingiustamente la chiamava “ferro da stiro”. Nell’ottobre del 1955 la Citroën lanciava una delle vetture più rivoluzionarie nella storia delle auto. Con un fascino paragonabile solo a quello del Maggiolino Volkswagen. L’auto del presidente Charles de Gaulle.
Citroën Ds, 70 anni e non sentirli
La Citroën Ds fu una pioniera, dotata di tecnologie per l’epoca avveniristiche. Tra le sue principali innovazioni quattro freni a disco, fari direzionali che ruotavano seguendo la curva per illuminare al meglio la carreggiata, sospensioni idropneumatiche. Quest’ultima era forse la caratteristica più rivoluzionaria. Non solo consentiva di viaggiare con una stabilità e un confort incomparabili per l’epoca, ma offriva capacità straordinarie. Permetteva di viaggiare anche con una gomma forata, di sostituire una ruota senza l’uso del cric, semplicemente alzando l’auto, e di attraversare terreni impervi e dissestati senza problema.
Il passaggio alla CX e la fine di un’epoca
In 70 anni la Citroën Ds ebbe due distinte generazioni. La prima aveva fari tondi, la seconda – del 1967 – li presentava ellissoidali carenati. Nel 1975 terminò la sua produzione con l’esemplare numero 1.330.755. Il testimone venne raccolto dalla CX. Ebbe diverse versioni e allestimenti. Accanto a quella standard, c’erano modelli più accessibili noti come ID, così come al vertice si trovavano le lussuose versioni Pallas.
(Foto apertura: Sue Thatcher/Shutterstock.com)
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