In questi giorni è allerta rossa per il caldo. L’allarme dell’Ordine dei Medici di Firenze sulla necessità di bere e reintegrare i liquidi: “I nostri iscritti ci segnalano particolari problemi per le persone anziane con demenza. Ma attenzione anche a bambini e lavoratori all’aperto”.
Sono giorni da bollino rosso per il caldo. Le temperature hanno registrato un’impennata in ben 13 città italiane e l’attenzione resta alta per anziani e persone fragili. Già ieri, nel primo giorno di temperature record, l’Ordine dei Medici di Firenze ha espresso i suoi timori per l’incremento di telefonate da parte di caregiver preoccupati per gli anziani che assistono. “In questi giorni di temperature roventi – ha detto l’Ordine – aumentano le telefonate ai medici da parte di caregiver e familiari di persone fragili, soprattutto anziani affetti da demenza, che rifiutano di bere o hanno difficoltà nella deglutizione. La disidratazione è un pericolo concreto, che può portare rapidamente a gravi complicazioni”.
Anziani che rifiutano di bere, cosa devono fare i caregiver
Come fare allora in caso di anziani che non bevono acqua a sufficienza in queste giornate di caldo? Il consiglio dei medici fiorentini è quello di servirsi di un metodo pratico e molto efficace per assicurarsi che si idratino quanto necessario. In pratica, ogni anziano deve disporre della sua bottiglia d’acqua personale che andrebbe riempita ogni mattina e poi controllata la sera per vedere quanta acqua è stata bevuta.
“Il consiglio – spiegano i medici fiorentini – è semplice, ma essenziale: usare una bottiglia d’acqua personale per ciascun anziano, da riempire ogni mattina e controllare a fine giornata. Deve diventare una routine, un riferimento anche per chi li assiste. È uno strumento utile per avere consapevolezza”.
Caldo estremo, pericoloso non solo per gli anziani
Non sono solo gli anziani le possibili vittime del caldo estremo. Anche i bambini e chi si ritrova a lavorare all’aperto, sotto il sole o comunque maggiormente esposto alle temperature roventi, possono correre gravi pericoli. Secondo l’Ordine dei Medici di Firenze è bene mettere in piedi anche qui una strategia per rispondere all’emergenza climatica. “I bambini, presi dal gioco, spesso si dimenticano di bere – ha sottolineato l’Ordine -. L’ideale è farli uscire solo la mattina presto o la sera e tenere una dieta leggera, con frutta e verdura, nelle ore centrali della giornata. Niente corse al sole e attenzione ai segnali di stanchezza”.
Stessa cosa per chi lavora all’aperto, come dicevamo, una categoria particolarmente esposta la rischio disidratazione. Anche per loro il pericolo è davvero molto alto. Anche in questo caso bere molta acqua non è più solo un parere, ma una vera e propria regola. I liquidi vanno reintegrati e servono momenti di stacco. “Colpi di calore, svenimenti, nausea, vomito sono sintomi da non sottovalutare – hanno fatto sapere dall’Ordine -. È vero che bisogna lavorare, ma è fondamentale organizzarsi con pause frequenti all’ombra, cappello, abiti chiari e traspiranti. E soprattutto, superare i 2 litri di acqua al giorno è un obbligo, non un consiglio”.
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