James Cameron torna su Pandora con l’attesissimo Fuoco e Cenere pronto a scalare i record di incassi. Nelle sale anche il dramma storico Norimberga, l’epopea musicale Primavera sulle orfane di Vivaldi e le proposte d’animazione come Un topolino sotto l’albero
Il primo film del 2009 nel mondo ha incassato quasi 3 miliardi di dollari, diventando la pellicola più vista di sempre nella storia. Il secondo capitolo, uscito tre anni fa, si è piazzato al terzo posto della classifica mondiale. E probabilmente anche il nuovo, atteso sequel raggiungerà gli stessi, incredibili risultati. Il 17 dicembre con The Walt Disney Company Italia, con un’anteprima a Milano il 9, esce nelle sale Avatar: Fuoco e Cenere, scritto e diretto da James Cameron.
Il kolossal di fantascienza, con protagonisti Sam Worthington nel ruolo di Jake Sully e Zoe Saldana nei panni di Neytiri, è stato realizzato dal regista canadese contemporaneamente al secondo film. Una mega produzione da 250 milioni di dollari su un “unico meta-racconto”, che vede tornare sullo schermo anche Sigourney Weaver, Stephen Lang e Kate Winslet, mentre tra le new entry ci sono Michelle Yeoh, Oona Chaplin e David Thewlis.
Un anno dopo essersi stabiliti nel Clan Metkayina, la famiglia di Jake e Neytiri affronta il dolore per la morte di Neteyam. Mentre il conflitto su Pandora si intensifica con conseguenze devastanti, una nuova e aggressiva tribù Na’vi, guidata dalla focosa Varang, si allea con il nemico di Jake, Quaritch.
Il terzo capitolo della saga di Avatar è solo uno dei titoli che usciranno sul grande schermo durante le festività. Sul fronte italiano, il Natale 2025 segna il ritorno al cinema di Checco Zalone, il Re Mida del box office nel nostro Paese che ha battuto ogni record con Quo vado? nel 2006, incassando quasi 69 milioni di euro. Dopo il debutto alla regia cinque anni fa con Tolo Tolo, il comico pugliese è tornato a farsi dirigere dal sodale Gennaro Nunziante nel film Buen Camino, scritto a quattro mani, girato tra Italia e Spagna, e nelle sale con Medusa il 25 dicembre.
La commedia racconta la storia di Checco, ricco e viziato erede di un impero di fabbricanti di divani, costretto ad abbandonare una vita dorata per mettersi sulle tracce della figlia adolescente scomparsa. Suo malgrado si ritrova sul Cammino di Santiago, il reticolo di percorsi di pellegrinaggio che convergono verso Santiago di Compostela. Questo inaspettato viaggio, tra fatiche, vesciche, scontri, rivelazioni, diventerà per padre e figlia un’occasione unica per conoscersi davvero.
Tra le proposte di fine anno non mancheranno drammi storici come Norimberga, diretto da James Vanderbilt, con Rami Malek e Russell Crowe, sul processo più importante della storia, nelle sale dal 18 dicembre con Eagle Pictures. Ambientato nella Germania del 1945, subito dopo la resa del Terzo Reich, vede al centro della vicenda il giovane psichiatra dell’esercito americano, Douglas Kelley, incaricato di valutare lo stato mentale dei principali imputati per stabilire se siano in grado di affrontare un regolare processo. Hermann Göring, figura chiave del regime hitleriano, è uno di loro.
Tra interrogatori serrati e silenzi carichi di tensione, il dialogo fra i due evolve in un vero e proprio duello che mette in discussione i confini della giustizia, della follia e della responsabilità morale. A condurre l’accusa nel processo c’è l’inflessibile procuratore capo Robert H.Jackson (Michael Shannon), deciso a dare una equa e definitiva punizione ai criminali, dando al mondo un precedente giuridico.
Damiano Michieletto, apprezzato regista teatrale e di opera lirica, firma la regia di Primavera, film storico e musicale con Michele Riondino e Tecla Insolia, in uscita nei cinema il 25 dicembre con Warner Bros. Pictures.
Nei primi anni del Settecento, a Venezia, l’ospedale della Pietà è uno dei più grandi orfanotrofi della città, ma anche un punto di riferimento per la musica. Le sue orfane più talentuose vengono formate in una delle orchestre più rinomate al mondo. Cecilia ha vent’anni e un talento eccezionale. Trascorre le sue giornate suonando il violino. La sua arte è confinata all’interno dell’orfanotrofio, dove si esibisce solo dietro una grata davanti a ricchi benefattori. La notte, invece, si rifugia in solitudine, scrivendo lettere alla madre mai conosciuta. Imprigionata tra le mura del luogo che la ospita, sembra destinata a rimanervi. Fino a quando non arriva un nuovo insegnante, Antonio Vivaldi, a sconvolgere l’equilibrio dell’orfanotrofio.
Se nelle sale c’è ancora Zootropolis 2 della Disney (uscito a fine novembre) – con la tenace detective, la coniglietta Judy Hopps che, insieme al collega volpe Nick Wilde, deve indagare su un misterioso rettile -, la proposta d’animazione natalizia di quest’anno, nelle sale dal 18 dicembre con Eagle Pictures, è Un topolino sotto l’albero. Il family animato, diretto da Henrik Martin Dahlsbakken, è ambientato in una casa di campagna, dove una famiglia di piccoli roditori si prepara con entusiasmo al Natale. Tutto sembra pronto per una festa perfetta, fino a quando non arrivano gli umani.
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