L’ex ospedale civile si trasforma in un polo integrato con RSA da 100 posti letto, centro diurno e servizi domiciliari. Un investimento da quasi 15 milioni di euro per rispondere all’invecchiamento della popolazione con strutture moderne e sostenibili.
Un progetto nato dall’ascolto dei bisogni del territorio
Riva del Garda ha finalmente il suo nuovo punto di riferimento per l’assistenza agli anziani. Dove un tempo sorgeva l’ex ospedale civile, oggi si apre la Cittadella dell’Accoglienza, una struttura che rappresenta qualcosa di più di una semplice casa di riposo.
Il progetto affonda le radici nel 2014, quando iniziarono le demolizioni di tre corpi di fabbrica dell’ospedale dismesso. Solo la facciata principale è rimasta in piedi, testimone silenziosa di una storia che si rinnova. Al suo posto è cresciuta una struttura moderna a pianta poligonale su due livelli, immersa in un ampio parco attrezzato. L’investimento complessivo ha toccato i 14,7 milioni di euro: 13,5 milioni per i lavori di costruzione e oltre un milione per le attrezzature. La Provincia di Trento ha sostenuto l’operazione con più di 13,4 milioni di euro, mentre l’APSP Città di Riva ha contribuito con circa 1,1 milioni di euro, ottenendo anche un rimborso ministeriale di 550mila euro per l’adeguamento dei prezzi.
Ma non si tratta solo di cifre. Dietro questi numeri c’è la risposta concreta a una società che invecchia, anche in Trentino, e che chiede strutture all’altezza della dignità delle persone. La scelta di costruire secondo il protocollo LEED certifica l’attenzione alla sostenibilità ambientale, un aspetto che rende la Cittadella un modello per future realizzazioni.
Assistenza a 360 gradi
Il cuore pulsante della nuova Cittadella è la Residenza Sanitaria Assistenziale, che oggi mette a disposizione 100 posti letto convenzionati con l’APSS. Di questi, 60 si trovano nel nuovo edificio, distribuiti in tre nuclei residenziali pensati per garantire un ambiente il più possibile familiare. I restanti 40 posti sono ospitati nella sede storica della casa di riposo, che continuerà a svolgere il suo ruolo in attesa di una futura riqualificazione. Temporaneamente, 6 posti letto sono stati attivati per sopperire ai lavori in corso nella RSA di Cles: un esempio di collaborazione tra strutture che dimostra come la rete territoriale funzioni quando c’è coordinamento.
Ma limitarsi a parlare di posti letto sarebbe riduttivo. La Cittadella ospita anche un Centro Diurno con 20 posti interamente convenzionati, un servizio fondamentale per chi ha bisogno di assistenza durante il giorno ma può ancora vivere a casa propria. Il complesso funziona come un vero centro servizi: fornisce pasti in sede, assicura assistenza continuativa e comprende gli uffici amministrativi e i depositi necessari alla gestione quotidiana.
Il presidente dell’APSP Franco Benuzzi ha ricordato come la cura degli anziani a Riva del Garda abbia radici che risalgono alla fine dell’Ottocento, sottolineando la continuità di un impegno che si rinnova con mezzi più adeguati ai tempi. Il direttore Davide Preti, invece, ha spiegato il significato del nome scelto. “La Cittadella dell’Accoglienza – ha detto – vuole essere un luogo in cui si costruisce futuro anche in età avanzata, dove l’apertura al territorio e le relazioni con la comunità diventano parte integrante del progetto di cura”.
Servizi innovativi per sostenere le famiglie
Accanto alla RSA e al Centro Diurno, la Cittadella si configura come un sistema integrato di servizi pensati per rispondere a esigenze diverse.
Gli alloggi protetti di Casa Mielli, con 22 appartamenti, dialogano costantemente con la struttura principale, offrendo soluzioni abitative per chi non necessita di assistenza continua ma preferisce vivere in un contesto protetto. È attivo il Centro ascolto Alzheimer, insieme a uno sportello dedicato ai familiari: luoghi dove trovare consulenza specializzata, supporto psicologico e orientamento su come affrontare le demenze senili, un tema sempre più centrale nelle politiche sociosanitarie.
A breve verrà attivato un nucleo di cure intermedie, destinato a chi esce dall’ospedale ma non può ancora tornare a casa in autonomia. Si tratta di un anello cruciale nella catena dell’assistenza, che evita ricoveri impropri e favorisce percorsi di recupero più rapidi. Tra i progetti futuri spicca il cosiddetto Welfare privato, una partnership con altre APSP e la cooperativa sociale Arcobaleno per garantire servizi a domicilio: dalla consegna dei pasti alla fisioterapia, fino all’assistenza infermieristica a casa.
Durante la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, del presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, del sindaco di Riva del Garda Alessio Zanoni e di numerose autorità locali, è emerso con forza il tema dell’invecchiamento della popolazione.
Il presidente Fugatti ha parlato di un polo di cure intermedie all’avanguardia, motivo di orgoglio per l’autonomia trentina, sottolineando come prevenzione e attenzione alla persona siano diventate fondamentali in un tempo segnato da questo fenomeno demografico. Gli ha fatto eco il sindaco Zanoni, che ha ricordato che opere come questa misurano il successo dell’autonomia trentina e rappresentano il modo in cui una comunità si prende cura di chi l’ha costruita.
Un luogo che costruisce comunità
La Cittadella, così come è stata concepita, ha un valore che va oltre i servizi offerti. Il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini ha insistito sul significato della parola “accoglienza”, che implica la creazione di comunità e di rapporti tra gli ospiti e il mondo del volontariato. Durante l’inaugurazione, momenti musicali curati dalla Scuola Musicale Alto Garda e dal Coro Voci Bianche Garda Trentino hanno dato voce a questa dimensione relazionale, seguiti dalla benedizione solenne. È stato anche tributato un riconoscimento a Graziano Riccadonna e Mauro Locali per il lavoro di ricerca sulla storia della cura a Riva del Garda, e alla presidente della Mnemoteca Ivana Franceschi, che ha raccolto le testimonianze degli ospiti legate al periodo del Covid.
Dall’idea alla realizzazione
Il progetto della Cittadella nasce da un percorso iniziato nei primi anni Duemila, quando si cominciò a immaginare la riqualificazione dell’ex ospedale per ampliare la casa di riposo.
L’idea prese forma concreta dopo il 2007, quando l’area tornò al Comune di Riva del Garda, e nel 2013 con la concessione gratuita del diritto di superficie all’APSP Città di Riva.
Il personale che oggi lavora nella struttura rappresenta “la benzina del motore”: senza professionisti motivati e competenti, anche la struttura più moderna rimarrebbe un contenitore vuoto. Tra i progetti futuri c’è la volontà di ristrutturare anche l’edificio storico e di immaginare un nuovo utilizzo per gli spazi attualmente occupati dal Liceo Maffei, ultima parte del vecchio ospedale di Riva del Garda ancora da riconvertire.
Credit foto: Fabio Galas_Archivio Ufficio Stampa PAT
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