Chi sono i dieci Comuni che incassano di più con la tassa di soggiorno? Nella top three troviamo, in ordine, Firenze, Milano e Venezia. La Capitale non è neppure nelle prime dieci. I dati del Centro Studi Enti Locali.
È la bella Firenze in vetta alla classifica delle città che guadagnano di più dalla tassa di soggiorno secondo i dati elaborati dal Centro Studi Enti Locali. È passata infatti dai 45,5 milioni del 2022 ai 69,8 del 2023, registrando poi un ulteriore aumento del 10%. Alla fine ha toccato i 76,9 milioni nel 2024. Milano, invece, la tallona. E molto da vicino, con i suoi 76,5 milioni di euro e un aumento di 14,4 milioni di euro (+23%) rispetto ai 12 mesi precedenti. Venezia, pur segnalando un rallentamento, ha chiuso il 2024 con poco meno di 40 milioni di euro. Comunque con un aumento del 4% sul 2023.
Le altre città della Top 10
Dopo Firenze, Milano e Venezia, distribuiti in modo quasi omogeneo troviamo in ordine di incassi generati dall’imposta di soggiorno sono: Trento (29,7 milioni); Napoli (19 milioni di euro, +9%); Bologna (15,4 milioni, +22%); Rimini (14,7 milioni, +28%); Torino (10,3 milioni, in risalita); Sorrento (9,1 milioni di euro, +32%); Palermo (8,7 milioni, in forte aumento).
Chi guadagna di più e chi no con la tassa di soggiorno
Aumenti significativi sono stati registrati in diverse città italiane. Tra queste, spiccano Genova, che è passata da 5,1 a 7,3 milioni di euro, e Bolzano, con un incremento da 961 mila a 1,8 milioni. Anche Siracusa e Taranto hanno visto una crescita notevole, rispettivamente da 1,3 a 2,3 milioni e da 143 mila a 306 mila euro. A livello provinciale, gli incrementi più consistenti si sono verificati a Barletta-Andria-Trani (+200%), Bari (+195%) e Massa Carrara (+109%). Seguono Reggio Calabria (+90%) e Fermo (+76%).
La classifica di chi guadagna di più con la tassa di soggiorno, non vede alcune città che registrano anzi una diminuzione delle entrate. In testa alle più colpite ci sono Livorno (-17%) e Salerno (-10%). Down anche per Reggio Emilia (-10%), Forlì (-8%), Novara (-5%) e Terni (-2%). Anche Cagliari (-11%), Parma (-5%), Foggia (-3%) e Ascoli Piceno (-1%) sono finite in questa controclassifica.
Il Nord cresce, il Sud cerca di riprendersi
Anche nel 2024, i comuni del Nord Italia hanno incassato la maggior parte dei proventi dall’imposta di soggiorno, raccogliendo oltre 450 milioni di euro. Si tratta di quasi il 60% del totale nazionale. Tuttavia, il Sud sta recuperando, grazie soprattutto alle isole (+29%).
In cinque anni il numero di Comuni che hanno introdotto la tassa di soggiorno è aumentato (+379), eppure restano minoranza. Nel 2024, sono stati solo 1.382 quelli che hanno applicato questa tassa. Si tratta di meno di un quarto dei 5.700 che ne avrebbero la possibilità.
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