Salvare il pianeta grazie alle immagini satellitari, riscostruendo l’evoluzione del territorio e aiutando a capire dove è necessario intervenire. È la missione di AlphaEarth Foundations di Google DeepMind, un nuovo modello di Intelligenza Artificiale che ha lo scopo di creare una mappa dettagliata e unificata della Terra.
La risposta potrebbe venire dell’alto. O meglio: la soluzione ai nostri problemi di cambiamento climatico potrebbe arrivare dalle foto satellitari. Se non altro potrebbero aiutarci a comprendere l’evoluzione del fenomeno e ad intervenire dove necessario prima che sia troppo tardi. È quello che intende fare AlphaEarth Foundations di Google DeepMind, un nuovo modello di IA con cui è possibile mappare il nostro pianeta con un dettaglio senza precedenti.
Come funziona AlphaEarth Foundations
Ogni giorno i satelliti ci inviano tantissimi dati sul nostro pianeta, offrendoci una visione in tempo reale. Il problema è che questi dati sono talmente tanti e di tipi diversi che è difficile metterli insieme e usarli tutti in modo efficace. Da qui nasce l’idea di AlphaEarth Foundations, un modello di intelligenza artificiale (IA) che funziona come un satellite virtuale.
Grazie ad AlphaEarth Foundations, infatti, possiamo osservare la Terra in modo nuovo. Questo sistema unisce un’enorme quantità di dati satellitari in una mappa digitale unificata o “embedding”. Questa mappa è facile da usare per i computer e aiuta gli scienziati a capire come il nostro pianeta sta cambiando, per esempio monitorando la deforestazione, lo sviluppo delle città e le risorse idriche. In questo modo, possono prendere decisioni più precise per affrontare problemi importanti. Inoltre, le immagini a colori speciali del modello ci mostrano dettagli e schemi del territorio che a occhio nudo non vedremmo.
Foto satellitari, radar e mappe 3D in un’unica rappresentazione
AlphaEarth Foundations offre un modo nuovo e potente per capire il nostro pianeta, risolvendo i problemi del sovraccarico di dati e della loro frammentazione. Il sistema unisce informazioni da decine di fonti diverse, come foto satellitari, radar e mappe 3D, analizzando la Terra in precisi quadrati di 10×10 metri per tracciare i cambiamenti. La sua innovazione principale è la capacità di creare un riassunto molto compatto per ogni quadrato, occupando 16 volte meno spazio di altri sistemi e riducendo drasticamente i costi di analisi. Grazie a questa tecnologia, gli scienziati possono creare mappe dettagliate e personalizzate in qualsiasi momento, monitorando con precisione la salute delle colture, la deforestazione o l’espansione urbana, senza dover più dipendere dal passaggio di un singolo satellite. I dati di AlphaEarth Foundations sono disponibili su Google Earth Engine.
Chi sta usando AlphaEarth Foundations
L’enorme raccolta di dati viene già usata da importanti organizzazioni come la FAO e la Stanford University per creare mappe personalizzate e ottenere informazioni utili. Per esempio, il Global Ecosystems Atlas sfrutta questi dati per aiutare i paesi a identificare e mappare ecosistemi sconosciuti, permettendo di stabilire priorità per la conservazione e combattere la perdita di biodiversità. Anche in Brasile, l’organizzazione MapBiomas sta utilizzando questo dataset per studiare i cambiamenti ambientali e agricoli, creando strategie di conservazione per aree vitali come la foresta amazzonica.
(Foto apertura: DeepMind Google)
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