Il capolavoro thriller del maestro del brivido Dario Argento torna digitalizzato nelle sale cinematografiche il prossimo 14 luglio. L’occasione per riscoprire un cult del cinema italiano.
Fu un film che seppe usare la fisicità e l’espressività di Bud Spencer, attore che sembrava essersi appiattito su un genere cinematografico. Ma fu anche il terzo capitolo della cosiddetta ‘Trilogia degli animali’ insieme a L’uccello dalle piume di cristallo (1970) e Il gatto a nove code (1971), uno dei capisaldi della cinematografia di Dario Argento. 4 mosche di velluto grigio torna nei cinema in versione digitalizzata a partire dal 14 luglio. Dopo Suspiria è la seconda pellicola del grande maestro horror a poter vantare un’operazione di rilancio di questo tipo.
‘4 mosche di velluto grigio’ torna al cinema in versione 4k restaurata
Per l’occasione CG Entertainment e Cat People hanno provveduto a riportare sullo schermo il grande capolavoro di Dario Argento in versione 4k restaurata. Solo guardare il trailer di questa pellicola del 1971 rappresenta un’esperienza onirica, un crescendo di tensione e di emozioni mentre si viene accompagnati dalla colonna sonora di Ennio Morricone.
Con il lavoro di restauro i dettagli e la chiarezza della pellicola sono certamente superiori, sicuramente quattro volte di più rispetto al Full HD. Inoltre, anche la fedeltà cromatica viene migliorata: il 4K permette una riproduzione dei colori molto più accurata. Ciò consente di ripristinare quelli originali del film e le texture, offrendo un’esperienza visiva più fedele all’intenzione del regista. Senza difetti e imperfezioni, con la correzione del colore e la riduzione del ‘rumore’, l’esperienza cinematografica è più coinvolgente, più immersiva.
La pellicola partecipa alla stagione Cinema Revolution, con il biglietto al prezzo speciale di 3,50 euro.
La trama del film, senza spoiler
Roberto Tobias è un giovane batterista di una rock band. Una sera, mentre sta tornando a casa, viene pedinato da un uomo misterioso. Per affrontarlo e liberarsi di lui, Roberto lo segue in un teatro deserto. Qui, durante una colluttazione, Roberto uccide accidentalmente il suo inseguitore con un coltello. Non sapendo di essere spiato, viene fotografato mentre commette l’omicidio da una persona nascosta. Da quel momento, la sua vita diventa un incubo. Il misterioso assassino, che si firma “Dio”, inizia a perseguitarlo con chiamate minatorie, lettere anonime e macabri scherzi. L’assassino lo tormenta psicologicamente, facendogli credere che la prossima vittima sarà lui o qualcuno a lui vicino.
(Foto apertura: Kraft74/Shutterstock.com)
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