Il nuovo Piano Regolatore Sociale della Liguria nasce per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione. Alla base un accordo di collaborazione tra l’Assessorato alla Sanità, Terzo Settore, enti locali, sindacati, mondo produttivo, università e Terzo Settore.
La Liguria si conferma la regione più anziana d’Italia e una delle più anziane d’Europa. Secondo i dati demografici sta attraversando un processo di invecchiamento avanzato e in costante crescita. Le rilevazioni Istat più recenti, aggiornate al 1° gennaio 2024 e relative all’anno 2023, ci dicono che l’età media della popolazione ligure è di 49,5 anni. Significativamente superiore alla media nazionale di 46,6 anni. In quanto a percentuale di over 65 sul totale dei residenti la Liguria detiene il primato con il 29% (contro una media italiana del 24,3%). La quota di ultraottantenni è del 10,3%.
Anche l’indice di vecchiaia – ovvero il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 15 – ha raggiunto un massimo storico di 276,6 anziani ogni 100 giovani al 1° gennaio 2024. Si tratta di un dato in aumento di quasi 6 punti percentuali rispetto al 2023 (270,9) e di ben 35 punti percentuali rispetto al 2004 (241,6). La media nazionale è di 199,8.
Liguria, il Piano Regolatore Sociale per l’invecchiamento attivo
Per affrontare una sfida così importante come quella della longevità, la Regione Liguria ha deciso di varare il Piano Regolatore Sociale per l’invecchiamento attivo. Lo ha fatto sapere l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, intervenuto alla “Tavola rotonda sulle nuove sfide per longevità, salute e servizi ai cittadini della Liguria” nell’ambito del Think Tank Liguria 2030 The European House – Ambrosetti (TEHA Group) svoltosi a Rapallo. L’accordo dopo la presentazione pubblica di luglio verrà firmato entro settembre.
Il Piano nasce da un accordo di collaborazione che coinvolge diversi soggetti. In primis l’Assessorato alla Sanità, quindi il Terzo Settore, gli enti locali, i sindacati, il mondo produttivo e le università. Il primo passo però per arrivare a questo strumento strategico – coerente con il Piano Sociale Integrato Regionale 2024-2026 – è stato l’avvio del Tavolo permanente per l’Invecchiamento Attivo, costituito il 14 maggio scorso.
Cosa prevede il Piano per l’Invecchiamento attivo della Liguria
Trasformare l’invecchiamento in un’opportunità. E questo grazie ad un modello di welfare innovativo basato su inclusione, prevenzione, partecipazione e sviluppo locale. È lo scopo del Piano della Regione Liguria perché “la vera innovazione sociale consiste nel prepararsi al cambiamento e questo piano è un investimento nel futuro della nostra comunità”.
Il Piano prevede azioni innovative come la progettazione di spazi pubblici e abitativi accessibili, pensati per promuovere l’autonomia, la socialità e l’incontro tra le generazioni. Verranno inoltre offerti percorsi di alfabetizzazione digitale per gli over 65 e sarà incentivato l’uso di applicazioni e dispositivi intelligenti per monitorare e curare a distanza, spesso in collaborazione con progetti europei già attivi sul territorio ligure. Sarà basato su un approccio globale alla salute, in cui si darà assoluto spazio e importanza all’alimentazione, al movimento e alla stimolazione cognitiva, con un’attenzione particolare alla fragilità femminile over 80.
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