In Emilia-Romagna la desertificazione bancaria avanza. Troppi sportelli bancari chiusi in poco tempo. Un problema per gli anziani e non solo per loro. La situazione particolarmente critica nel Forlivese.
La chiamano ‘desertificazione bancaria’. A mano a mano alcune aree geografiche del nostro Paese hanno visto una progressiva riduzione e, in alcuni casi, la totale scomparsa degli sportelli e dei servizi bancari fisici. Il processo è in atto da diversi anni, accelerato da fattori come la digitalizzazione dei servizi bancari, la razionalizzazione dei costi operativi da parte degli istituti di credito, le fusioni tra banche e lo spopolamento delle aree interne rurali. In genere, a farne le spese sono soprattutto gli anziani.
Troppi sportelli bancari chiusi in Emilia-Romagna
Al 31 marzo 2025 in Emilia-Romagna 38.000 persone vivono in Comuni senza uno sportello bancario. Di queste il 10% (3.800) lo hanno perso negli ultimi 12 mesi. Altre 208.000 risiedono in Comuni con un solo sportello bancario. Solo per comprendere l’entità del fenomeno e la velocità con cui gli sportelli bancari sono stati chiusi, basti dire che nella provincia di Forlì-Cesena nel 2011 quelli attivi erano 350, oggi sono 197. Un saldo negativo di meno 153 sportelli, di cui -38 a Cesena, _58 a Forlì, -15 a Cesenatico, -7 a Savignano e -6 a Bertinoro.
Servizi bancari assenti, comuni isolati: una minaccia per il Forlivese
Secondo i dati è sempre più necessario contrastare il fenomeno nella Regione. È necessario evitare ulteriori chiusure di sportelli fisici sul territorio regionale e in particolare nel Forlivese, tutelando così i piccoli Comuni. A chiederlo, in un’interrogazione, è stato il consigliere Daniele Valbonesi (Pd) che ha ricordato come il problema riguardi anche Borghi, Dovadola e Portico San Benedetto.
“All’interno degli stessi Comuni – ha detto – le aree periferiche vengono abbandonate con sempre maggior frequenza come nel caso di Carpinello, frazione di Forlì dove è stata annunciata per il 23 ottobre la chiusura della filiale di Intesa San Paolo e gli abitanti di questa frazione e delle vicine località che ad essa riferiscono (Bagnolo, Pievequinta, Casemurate, Borgo Sisa, Forno’ Castellaccio, Rotta Forniolo, Caserma e San Leonardo) sono costretti a spostarsi a Forlimpopoli o nel centro storico di Forlì con notevoli disagi per i cittadini, in particolar modo gli anziani e le diverse imprese ed esercizi presenti nella zona”.
Negli ultimi anni nella sola Forlì, ha fatto presente il consigliere, oltre a quella di Carpinello sono state chiuse altre 5 sedi: Vecchiazzano, Ospedaletto, San Martino in Strada, Piazzale Giovanni XXIII, Piazza Falcone e Borsellino, via Decio Raggi. E sono previste chiusure anche nei quartieri di Cava e Ronco. È stata prevista da giugno 2023 la chiusura di 3 uffici postali, in Via Alessandro Volta, in corso Garibaldi e in piazzale Porta Ravaldino.
(Foto apertura: Yiorgos GR / Shutterstock.com)
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