Firenze è la città capoluogo di regione con il numero più elevato di centenari. In poco più di venti anni li ha raddoppiati. Seguono Ancona, Bologna, Cagliari, Trieste, Venezia, Bolzano. Come si sta riorganizzando la città per tenere testa a questo cambiamento.
Più che raddoppiati. I centenari a Firenze, dal 2002 al 2023, sono cresciuti drasticamente di numero, passando dai 112 del 2002 ai 296 della fine del 2023. Si tratta del valore massimo da quando viene registrato il fenomeno. Nel 2024 il dato si è assestato sui 283 centenari. Dal 2002 al 2024, la popolazione centenaria è cresciuta di circa il 153%.
Come sempre, le donne rappresentano la maggioranza di questi “grandi anziani”, con 237 su 283 nel 2024. Tuttavia, è notevole l’incremento degli uomini centenari: da un solo individuo nel 2001 a 46 alla fine del 2024. Firenze si conferma quindi la città capoluogo di regione col più alto numero di centenari in rapporto alla popolazione: 8,2 ogni 10.000 residenti. Subito dopo Ancona con 6,8, Bologna e Cagliari con 6,5 e Trieste, Venezia e Bolzano rispettivamente con 6,2, 6,1 e 6,0. Non solo: il dato di Firenze è molto più alto rispetto sia alla media italiana (4,0) sia alla media toscana (4,9).
“Sono dati da cui emerge la buona qualità della vita e dei servizi sociali e sanitari per gli anziani nella nostra città – ha detto la sindaca Sara Funaro -. Sappiamo bene che sono solo indicatori statistici e che forniscono un quadro limitato, certamente, ma comunque la ‘longevità’ dei fiorentini è un dato che ci conforta e che ci spinge a continuare a lavorare assiduamente per fornire servizi sempre migliori per i nostri concittadini più in là con gli anni. Siamo impegnati al massimo per venire incontro ai loro bisogni mettendo in campo gli strumenti più adeguati”.
La risposta di Firenze a così tanti centenari
I servizi comunali e territoriali di Firenze si sono adeguati al progressivo aumento della popolazione anziana. Diversi gli obiettivi. Il primo sicuramente offrire risposte sempre più mirate. Poi, garantire che le persone anziane fragili o non autosufficienti possano rimanere il più a lungo possibile al proprio domicilio. Infine, fornire un supporto concreto alle famiglie. Non a caso l’ultimo bando ha incrementato le risorse per l’assistenza domiciliare, raggiungendo i 10 milioni di euro per il prossimo biennio. Ogni anno poi il Comune mette a disposizione contributi specifici per i familiari caregiver tramite un bando dedicato. Questa misura è un sostegno fondamentale per le famiglie che si prendono cura di anziani non autosufficienti: l’ultimo bando ha stanziato 500.000 euro, con un contributo medio di 3.000 euro per famiglia.
Anche l’approccio ai bisogni degli anziani è basato su una concreta integrazione con i servizi sanitari e socio sanitari dell’azienda USL Toscana Centro. La presa in carico territoriale avviene attraverso le Case della Comunità in corso di realizzazione, attivando una rete multidisciplinare di prossimità dei servizi al cittadino data dalla presenza del medico di medicina generale in stretta sinergia con l’assistente sociale e la figura dell’infermiere di Comunità. Questo tipo di approccio consente di intervenire una volta individuati i bisogni direttamente al domicilio del cittadino sia con una azione di valutazione ed attivazione dei servizi alla persona ma anche con l’attivazione di servizi specialistici.
Per supportare la dimissione dall’ospedale, sono stati istituiti negli ultimi anni programmi di assistenza per il rientro a casa. Questi programmi hanno fornito aiuto a circa 1.900 persone tra il 2023 e il 2024.
Mantenere la socialità e il benessere: i servizi per gli anziani a Firenze
Firenze s’impegna a promuovere la socialità e uno stile di vita attivo per gli anziani, con servizi pensati per contrastare l’isolamento e favorire il benessere psicofisico. Un esempio chiave sono i 24 Centri per l’età libera, distribuiti in ogni quartiere. Questi spazi sono veri e propri fulcri di aggregazione, dove gli anziani possono partecipare ad attività ricreative, stringere nuove amicizie e migliorare la propria salute mentale e fisica. Inoltre, durante l’anno vengono attivati oltre 200 corsi di Attività Fisica Adattata (AFA). Questi corsi, promossi dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Azienda USL Toscana Centro e la Società della Salute, si svolgono in tutta la città – in piscine, palestre, centri sportivi e luoghi di ritrovo come i centri anziani e i circoli. Sono specificamente pensati per adulti e anziani, con l’obiettivo di prevenire i problemi legati alla sedentarietà, e proseguono anche nei mesi di giugno e luglio.
Un aiuto contro il caldo
L’arrivo del caldo ha spinto a rafforzare ulteriormente due servizi cruciali per le persone anziane. Innanzitutto, il servizio di sorveglianza attiva, gestito dalla Società della Salute di Firenze in collaborazione con l’ASP Firenze Montedomini. Su segnalazione del medico di famiglia, questo servizio offre un monitoraggio telefonico alle persone anziane che non hanno una rete familiare adeguata per controllare le loro condizioni di salute e le loro necessità, specialmente durante i mesi più caldi.
In secondo luogo, con l’intensificarsi del caldo, vengono offerti i cosiddetti “ricoveri di sollievo”. Questi ricoveri sono pensati per dare alle famiglie un’opportunità preziosa di alleggerire l’impegno di cura per un certo periodo, garantendo al contempo assistenza qualificata ai loro cari anziani.
© Riproduzione riservata