Madrid investe sulla terza età: affitti agevolati e incentivi per abitazioni pensate per gli over 65
Oggi si parla molto di aging in place e dell’importanza di invecchiare, pur con i sostegni adeguati, nella propria abitazione. Quest’ultima però deve essere adeguata alle esigenze di una persona anziana, che certamente in previsione avrà problemi di mobilità e accesso. In questo senso la Spagna ha varato un Piano statale per l’accesso all’abitazione della popolazione senior, offrendo contributi economici sostanziosi per chi decide di costruire o ristrutturare immobili pensati per garantire autonomia e dignità. Un passo importante per permettere a questa fascia di popolazione in crescita una vita indipendente il più a lungo possibile. Il piano abitativo per gli anziani pensato dal governo di Madrid si può, in effetti, descrivere come una sorta di silver cohousing garantito dagli investimenti statali.
Un investimento da 700 euro al metro quadro
Il cuore della misura spagnola sta negli incentivi economici destinati a costruttori e investitori. Chi realizza nuovi edifici residenziali o riqualifica strutture esistenti può ottenere contributi diretti proporzionati alla superficie utile degli appartamenti, con un tetto massimo di 700 euro per ogni metro quadro. Un sostegno in grado di incidere in maniera significativa sui costi di realizzazione, rendendo così economicamente sostenibili progetti che altrimenti resterebbero sulla carta. Peraltro, i soldi pubblici arrivano a condizione che gli immobili rispondano a standard di accessibilità rigorosi e vengano destinati all’affitto. O, in alternativa, alla cessione d’uso esclusivamente a persone over 65 o con disabilità certificate. Prima di assegnare le abitazioni, inoltre, viene effettuata una verifica dei mezzi economici dei beneficiari, garantendo così che gli aiuti del Piano abitativo anziani raggiungano davvero chi ne ha necessità.
Affitti calmierati e servizi in cohousing
L’iniziativa del governo spagnolo non si limita a incentivare la costruzione. Il Piano abitativo per gli anziani prevede infatti che le abitazioni finanziate attraverso questi sussidi debbano rimanere sul mercato degli affitti a canone calmierato per almeno vent’anni. Una scelta che mira a creare un parco immobiliare stabile e accessibile, sottraendo al mercato speculativo un numero significativo di alloggi e destinandoli a finalità sociali di lungo periodo. Gli appartamenti realizzati nell’ambito del programma devono poi integrare una serie di servizi pensati per migliorare concretamente la qualità della vita degli inquilini: assistenza sociale, supporto medico di base ventiquattr’ore su ventiquattro, pulizia e manutenzione ordinaria degli spazi comuni, sistemi di sicurezza avanzati, servizi di ristorazione. Oltre a opportunità di socializzazione attraverso attività sportive, culturali e di svago. Non mancano nemmeno le terapie preventive e i percorsi di riabilitazione, elementi fondamentali per chi necessita di un accompagnamento sanitario costante.
Progettare l’autonomia
Uno degli aspetti più interessanti del Piano abitativo per gli anziani riguarda i criteri progettuali. Gli edifici devono, infatti, essere concepiti fin dall’origine per garantire accessibilità completa e comfort abitativo a persone con diverse capacità motorie e sensoriali. L’obiettivo è di permettere agli inquilini di vivere nella maniera più autonoma e naturale possibile, riducendo al minimo le barriere architettoniche e i limiti all’autodeterminazione. La normativa spagnola impone inoltre che tutti gli alloggi finanziati dal Piano raggiungano una classe energetica A, sia per quanto riguarda le emissioni di CO2 sia relativamente al consumo di energia primaria non rinnovabile. Una scelta che coniuga sostenibilità ambientale e risparmio economico per gli inquilini, traducendosi in bollette più leggere e minor impatto sul pianeta.
Un modello replicabile
L’iniziativa spagnola solleva interrogativi sulla possibilità di esportare modelli simili in altri contesti europei. L’Italia, ad esempio, convive da decenni con una carenza cronica di abitazioni accessibili e con un parco immobiliare spesso inadeguato alle esigenze di una popolazione che invecchia rapidamente. Pur non mancando esempi di silver cohousing. Gli incentivi economici previsti dal Piano potrebbero rappresentare uno stimolo importante per il settore delle costruzioni, creando al contempo opportunità di lavoro e rispondendo a un bisogno sociale sempre più urgente. Naturalmente, ogni paese deve fare i conti con le proprie specificità, ma l’esperienza del Piano abitativo per gli anziani spagnolo dimostra che quando la volontà politica si traduce in stanziamenti adeguati e norme chiare, è possibile intervenire in maniera efficace su temi delicati come l’abitare dignitoso e l’inclusione sociale.
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