I piccoli musei non sono realtà marginali ma tasselli fondamentali del mosaico culturale italiano
Domenica 21 settembre 2025 si svolgerà l’ottava edizione della Giornata Nazionale dei Piccoli Musei, un evento che continua a crescere anno dopo anno, coinvolgendo centinaia di piccole realtà museali sparse su tutto il territorio nazionale. Quest’anno la manifestazione ha scelto come tema conduttore il gioco, un elemento che promette di trasformare la visita museale in un’esperienza coinvolgente e interattiva. La scelta non è casuale: attraverso l’attività ludica si vuole raggiungere un pubblico più ampio, rendendo accessibili contenuti culturali complessi anche ai più giovani e alle famiglie.
Una rete capillare di cultura diffusa
I piccoli musei rappresentano una componente fondamentale del patrimonio culturale italiano, spesso sottovalutata rispetto ai grandi poli museali delle città d’arte. Queste realtà custodiscono memorie locali, tradizioni artigianali, raccolte etnografiche e testimonianze storiche che raccontano l’Italia più autentica, quella dei borghi e delle comunità. L’adesione all’iniziativa è completamente gratuita e aperta a tutti i musei, dalle pinacoteche comunali ai musei etnografici, dagli ecomusei alle case natali di personaggi illustri. Questa apertura democratica consente di creare una mappa davvero rappresentativa della cultura diffusa italiana.
Il gioco come linguaggio universale
Ogni museo interpreterà il concetto di gioco secondo le proprie specificità. Si spazia dalla ricostruzione di giocattoli antichi al recupero di regole per giochi tradizionali ormai dimenticati, dalla valorizzazione degli spazi storicamente dedicati al divertimento all’organizzazione di visite museali strutturate come vere e proprie cacce al tesoro. Un esempio è quello del Museo di Casal de’ Pazzi a Roma che propone “Giocando si impara…la preistoria!”. Attraverso attività interattive e giochi didattici ideati dai volontari del Servizio Civile Universale, grandi e piccoli potranno scoprire l’antico fiume di Casal de’ Pazzi, tra elefanti e uomini di Neanderthal, in un percorso educativo che si concluderà con una sorpresa per tutti i partecipanti. Non mancano poi le connessioni tra gioco e tradizioni alimentari, con l’organizzazione di laboratori che collegano ricette tipiche a specifiche festività o giochi popolari. Questa trasversalità tematica permette ai piccoli musei di esprimere al meglio la propria vocazione multidisciplinare.
Accoglienza e gratuità
Uno degli aspetti più apprezzati della Giornata Nazionale dei Piccoli Musei è l’impegno all’accoglienza. I musei partecipanti si impegnano a offrire l’ingresso gratuito o, quando ciò non sia possibile, ad applicare il massimo sconto previsto dalle proprie tariffe. Questo gesto concreto abbatte le barriere economiche all’accesso culturale. Ma l’accoglienza va oltre l’aspetto economico. Ogni visitatore riceverà un dono, pensato per creare un legame emotivo duraturo con il museo e per esprimerne l’identità peculiare. Il dono può essere realizzato in relazione diretta con l’attività ludica proposta, diventando così un ricordo tangibile dell’esperienza vissuta.
Un interesse in costante crescita
La Giornata Nazionale dei Piccoli Musei non è solo un evento isolato, ma rappresenta il momento culminante di un movimento culturale in costante espansione. Anno dopo anno, l’iniziativa registra un aumento significativo delle adesioni, testimoniando la crescente consapevolezza del valore dei piccoli musei nel panorama culturale italiano. Questa crescita non è casuale, ma riflette un cambiamento più ampio nel modo di concepire il turismo culturale. I visitatori cercano sempre più esperienze autentiche e personalizzate, lontane dai circuiti turistici di massa. I piccoli musei, con la loro capacità di raccontare storie uniche e di offrire un rapporto diretto con il territorio, rispondono perfettamente a questa domanda.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.ORG
© Riproduzione riservata