Sensori, saturimetri e dispositivi indossabili entrano nelle case italiane: più sicurezza per gli anziani fragili e supporto ai caregiver durante le feste.
Telemonitoraggio, un supporto per le festività
In Italia cresce l’uso dei sistemi di telemonitoraggio domiciliare per gli anziani, una tendenza particolarmente rilevante durante il periodo natalizio.
Sensori ambientali, saturimetri, misuratori di pressione digitali e dispositivi indossabili trasformano la casa in un luogo di cura connesso e monitorato. Per molti nuclei familiari questo significa vivere le festività con maggiore serenità, sapendo che un sistema digitale vigila sui parametri vitali dei propri cari.
Il tema è approfondito dagli esperti del gruppo di lavoro del Cnel sulla digital health e dal ministero della Salute, impegnati nella definizione delle linee guida per le nuove professioni sanitarie nell’era digitale. Per un anziano fragile rimanere a casa sotto controllo remoto significa coniugare sicurezza clinica, autonomia e continuità degli affetti, evitando ricoveri non necessari. Per i caregiver, il monitoraggio rappresenta un supporto concreto, grazie agli alert automatici e alla supervisione di équipe sanitarie.
Come funzionano i sistemi di monitoraggio
I sistemi di telemonitoraggio integrano dispositivi diversi, adattati alle condizioni di salute di ciascun anziano. Sensori ambientali registrano movimenti e cadute, mentre saturimetri e misuratori di pressione digitali controllano in tempo reale ossigenazione e valori pressori. I wearable – braccialetti, orologi intelligenti, patch multiparametriche – rilevano battito, ritmo cardiaco, sonno e attività fisica, inviando i dati a piattaforme disponibili ai professionisti sanitari.
La ricerca internazionale conferma l’efficacia di questi strumenti. Secondo studi pubblicati su Journal of Medical Internet Research, il monitoraggio remoto riduce i ricoveri evitabili, migliora l’aderenza terapeutica e permette interventi rapidi in caso di peggioramento. Indagini su Nature Medicine, invece, mostrano che wearable e patch intercettano variazioni cardiache, cali di ossigenazione, riduzioni della mobilità e alterazioni del sonno quasi in tempo reale.
I numeri dell’Assistenza Domiciliare Integrata
I dati Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, sull’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi) fotografano un cambio significativo.
Nel 2024 sono stati presi in carico 1.546.443 assistiti over 65, superando del 119,2% l’obiettivo previsto, con una copertura al 10% della popolazione anziana, in linea con gli standard europei. Il salto rispetto al passato è notevole: dal 4,6% del 2019 all’8,4% del 2023, fino ai dati attuali, segno di un’accelerazione favorita dagli investimenti del PNRR sulla sanità territoriale.
Una quota crescente delle prestazioni Adi comprende servizi di telemedicina e monitoraggio remoto, integrati nei percorsi di cura per cronici e fragili.
Il telemonitoraggio migliora la continuità assistenziale, riduce accessi al pronto soccorso e contiene i costi, soprattutto in ambito cardiologico, respiratorio e geriatrico. Per il Servizio sanitario nazionale, l’adozione di questi strumenti apre la strada a modelli organizzativi più sostenibili, basati su équipe territoriali che seguono più pazienti a distanza.
Inclusione digitale
Come sottolineano gli esperti del Cnel e del ministero della Salute, la sanità digitale è già un servizio attivo e in espansione. Una parte crescente della generazione “silver” utilizza app e strumenti di monitoraggio della salute, soprattutto con il supporto di figli e nipoti. Tuttavia, questa trasformazione richiede standard omogenei nelle regioni e investimento in alfabetizzazione digitale, per evitare che i più fragili restino ai margini. Servono infrastrutture affidabili, regole chiare su responsabilità cliniche e formazione per professionisti sanitari che operano in contesti mediati dalle tecnologie. Per molti anziani è necessario un accompagnamento personalizzato che tenga conto di deficit sensoriali e proponga interfacce semplici.
Natale in sicurezza
Durante le festività, il telemonitoraggio mostra la sua dimensione sociale oltre che clinica. La possibilità di seguire parametri vitali consente alle famiglie di organizzare riunioni con maggiore serenità, sapendo che un alert può attivare l’intervento medico in caso di necessità. Per gli anziani, restare nel proprio ambiente domestico rappresenta un fattore di benessere non trascurabile. Tecnologia e famiglia non vanno viste come alternative, ma come elementi complementari di uno stesso sistema di cura. I sistemi di telemonitoraggio permettono di vivere il Natale insieme, in sicurezza, senza rinunciare a un controllo clinico continuo.
In molte case italiane, dietro una tavola imbandita ci sarà una piccola infrastruttura digitale fatta di sensori e piattaforme di monitoraggio, un segnale concreto di come l’innovazione possa tradursi in protezione e qualità di vita per una popolazione che invecchia.
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