Guerre, terrorismo e conflitti interni: per sfuggire al disagio, i giovani si rifugiano nel mondo digitale mentre gli over 60 preferiscono i libri
Il rapporto annuale di TK, una delle principali assicurazioni sanitarie tedesche, conferma che lo stress dei tedeschi ha raggiunto livelli finora sconosciuti. Il 66% della popolazione dichiara di sentirsi sotto pressione spesso o almeno occasionalmente, mentre appena l’8% afferma di non sperimentare mai questa condizione. Un dato che fa riflettere, soprattutto se confrontato con il 57% registrato nel 2013, anno della prima edizione dell’indagine. è interessante notare che i principali responsabili di questo stato di ansia e malessere non sono più solo i problemi personali o lavorativi. Per la prima volta, infatti, una politica dai toni troppo accesi e le crisi internazionali entrano tra i fattori che turbano il sonno e la serenità dei cittadini tedeschi. E ognuno cerca di salvarsi come può.
Il peso della guerra e dei conflitti politici
Il 62% degli intervistati assegna proprio alle guerre e ai conflitti internazionali un peso considerevole di stress. Così, il conflitto in Ucraina, la situazione a Gaza, le tensioni in Sudan rappresentano eventi che, seppur geograficamente distanti, generano un senso di insicurezza tangibile. Soprattutto nelle donne che per il 68% dichiarano di sentirsi gravate dal pensiero degli eventi bellici, contro il 54% degli uomini. Accanto alla paura della guerra, emergono altre inquietudini legate alla sfera politica e sociale. La polarizzazione crescente del dibattito pubblico, con posizioni sempre più distanti e inconciliabili, è opprimente per il 59%. La minaccia alla sicurezza interna, alimentata da criminalità, terrorismo ed estremismo, preoccupa il 52% del campione. Anche il cambiamento climatico e i problemi ambientali giocano un ruolo significativo. Il 44% dei tedeschi li vive come fonte di stress, percentuale che sale al 52% tra le donne.
Le strategie per resistere allo stress
Per superare il disagio, otto intervistati su dieci cercano conforto nel dialogo con familiari e amici, una strategia particolarmente diffusa tra le donne (84% contro il 76% degli uomini). Molti scelgono di restare informati, seguendo con attenzione gli sviluppi politici e sociali, forse nel tentativo di mantenere un senso di controllo attraverso la conoscenza. Esiste però anche una strategia opposta, altrettanto diffusa. Quasi una persona su due decide di limitare il consumo di notizie, nella consapevolezza che l’eccesso di informazioni può amplificare l’angoscia anziché alleviarla. Anche in questo caso, le donne ricorrono più frequentemente a questa tattica (56% contro il 40% maschile). La ricerca di distrazione attraverso altre attività coinvolge il 69% delle donne e il 60% degli uomini, mentre circa un quarto del campione trasforma la preoccupazione in azione concreta, impegnandosi attivamente sul piano politico o sociale.
L’arte di staccare la spina
Per contrastare questa condizione, lo stress dei tedeschi viene affrontato attraverso diverse strategie di rilassamento. La più diffusa, scelta dall’83% degli intervistati, consiste nel cercare rifugio nella natura attraverso passeggiate. Circa otto persone su dieci si dedicano ai propri hobby o coltivano le relazioni con amici e familiari. Ascoltare musica, suonare uno strumento, cucinare, cenare fuori, praticare sport, guardare programmi televisivi o in streaming e leggere rappresentano altre vie di fuga apprezzate dalla maggioranza. Le differenze di genere emergono anche nelle modalità con cui i tedeschi affrontano la tensione quotidiana. Le donne privilegiano passeggiate (87% contro il 79% degli uomini), lettura (64% contro 47%) e shopping (37% contro 25%). Una significativa quota femminile, il 28% contro l’11% maschile, trova sollievo nello yoga o nel training autogeno. Gli uomini, dal canto loro, tendono maggiormente a concedersi una birra o un bicchiere di vino per rilassarsi (36% contro 22% delle donne) oppure a dedicarsi ai videogiochi (33% contro 11%).
Generazioni diverse, pressioni diverse
L’età influenza profondamente il modo in cui si affronta la tensione quotidiana. I giovani tedeschi sotto i 40 anni cercano spesso rifugio nel mondo digitale: il 52% naviga su Internet o utilizza i social media per distrarsi, percentuale che scende al 29% tra i 40-59enni e al 24% tra gli over 60. Anche per i videogiochi e i podcast si osserva un netto divario generazionale: tra i 18-39enni, il 40% gioca per rilassarsi e il 35% ascolta podcast, mentre tra gli over 60 entrambe le percentuali scendono sotto il 10%. Con l’avanzare dell’età, invece, cresce l’abitudine alla lettura come antidoto alla pressione: si passa dal 43% degli under 40 al 69% degli over 60. Un dato particolarmente allarmante riguarda il ricorso alla sigaretta: il 30% dei giovani sotto i 39 anni fuma in situazioni di tensione, il doppio rispetto agli over 60. Questi ultimi, però, bevono birra o vino per rilassarsi con una frequenza doppia rispetto ai più giovani, suggerendo che ogni generazione sviluppa i propri meccanismi di compensazione, non sempre salutari.
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