Un nuovo passo avanti verso un’alimentazione di qualità nelle strutture sanitarie e assistenziali. Il governo in Spagna, avvia un decreto che regola i criteri nutrizionali minimi. Controlli più severi e coinvolgimento attivo degli operatori per migliorare la salute degli anziani.
La proposta per il decreto sull’alimentazione per gli anziani
Il Governo spagnolo ha avviato un percorso normativo per assicurare menù più sani, nutrienti e sostenibili nelle residenze per anziani e negli ospedali. L’obiettivo è di migliorare la qualità della vita e il recupero delle persone più vulnerabili.
La proposta, presentata dal ministro dei Diritti Sociali, Consumo e Agenda 2030, Pablo Bustinduy, e dalla ministra della Sanità, Mónica García, introduce un nuovo real decreto. Questo stabilisce criteri minimi di qualità alimentare e sostenibilità, destinato a regolamentare i pasti offerti nei centri di assistenza e cura.
Una risposta a una necessità riconosciuta in Spagna
La necessità di migliorare l’alimentazione negli ospedali e nelle strutture per anziani è da tempo sotto la lente di ingrandimento. Numerosi studi e segnalazioni di familiari hanno evidenziato che, in molti casi, i menù sono composti da cibi troppo processati, fritti o privi di un adeguato apporto nutrizionale. A ciò si aggiunge la crescente consapevolezza che una buona alimentazione non è un lusso, ma un diritto fondamentale, soprattutto per chi si trova in condizioni di dipendenza o malattia.
Obiettivi chiari: nutrizione, sostenibilità e controllo
Il nuovo decreto mira a stabilire linee guida chiare e rigorose per le diete proposte, basandosi sulle raccomandazioni dell’Agenzia Spagnola per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione (AESAN) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Queste includono il potenziamento del consumo di frutta, verdura, pesce fresco, e la riduzione di fritti, alimenti preconfezionati e prodotti ultraprocessati.
Inoltre, il decreto prevede un rafforzamento dei meccanismi di ispezione, responsabilità delle comunità autonome, per garantire il rispetto delle nuove norme. La ministra García, infatti, ha sottolineato come chi già offre menù di qualità non debba temere la nuova normativa, mentre chi non rispetta le regole dovrà rispondere agli utenti e alle loro famiglie.
Coinvolgimento attivo degli operatori e sostenibilità
Uno degli aspetti innovativi del decreto è l’enfasi sul ruolo degli operatori e dei professionisti della ristorazione e assistenza, chiamati a partecipare attivamente alla definizione e attuazione dei menù. Si punta anche a eliminare progressivamente i cibi ultraprocessati, per favorire preparazioni più naturali e sostenibili.
L’attenzione alla sostenibilità ambientale è centrale. Si prediligono infatti criteri che promuovano l’utilizzo di prodotti locali e a basso impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Un percorso di partecipazione e consultazione pubblica
In spagna il decreto sull’alimentazione è entrato ora in una fase di consultazione pubblica, aperta fino al 21 giugno 2025, che coinvolge cittadini, associazioni di consumatori, enti sociali e utenti.
Tuttavia, il passaggio sarà cruciale per raccogliere contributi e migliorare il testo, con l’intento di accelerare l’iter normativo e mettere in pratica le nuove regole nel più breve tempo possibile.
L’impatto atteso
Garantire menù sani e bilanciati nelle strutture per anziani e ospedali non è solo una questione di qualità alimentare, ma un investimento sulla salute pubblica. Un’alimentazione corretta contribuisce a prevenire malattie legate alla dieta, favorisce il recupero dopo interventi o malattie e migliora il benessere generale degli ospiti.
Eppure, il successo del decreto spagnolo sull’alimentazione dipenderà dalla capacità delle istituzioni locali di applicare e monitorare efficacemente le norme. Oltre che dalla volontà del settore di adattarsi a standard più elevati, spesso associati a un aumento dei costi e alla necessità di formazione specifica del personale. L’avvio del decreto rappresenta un passo significativo verso un sistema di assistenza più attento ai bisogni nutrizionali degli anziani e dei pazienti. E riconosce che una corretta alimentazione è una componente essenziale della cura.
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