Alle 4:42 del mattino del 21 giugno, il Sole toccherà il suo apice nel cielo. Un evento astronomico che unisce scienza e riti
Il solstizio d’estate 2025 cadrà precisamente il 21 giugno alle 4:42, ora italiana. In quel momento il Sole raggiungerà la sua massima altezza sull’orizzonte, regalando all’emisfero settentrionale il giorno con più ore di luce dell’anno. Questo momento non è però solo un fenomeno astronomico, ma anche l’inizio ufficiale dell’estate e da sempre un simbolo di rinascita e di abbondanza.
Il Sole ‘si ferma’: che cosa significa davvero
Il termine solstizio deriva dal latino solstitium, ovvero ‘sole fermo. È infatti un’apparente pausa nel moto del Sole, che sembra indugiare nel cielo prima di invertire la sua traiettoria. Questo accade perché l’asse terrestre è inclinato di circa 23,5° rispetto all’orbita attorno al Sole. In pratica, durante il solstizio estivo, il Polo Nord è inclinato al massimo verso il Sole, garantendo all’emisfero nord o boreale (del quale fa parte anche l’Italia) il massimo di luce solare.
Perché il solstizio non è sempre il 21 giugno
Anche se nell’immaginario collettivo il solstizio estivo cade sempre il 21 giugno, in realtà la data può variare tra il 20 e il 22 del mese. Questo accade perché l’anno solare non corrisponde perfettamente all’anno del calendario civile: la Terra impiega circa 365,24 giorni per completare un’orbita. Di conseguenza, il momento esatto del solstizio cambia leggermente ogni anno. Una credenza da sfatare è che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il solstizio d’estate non sarà mai il giorno più caldo dell’anno.
Solstizio d’estate, un giorno di luce, ma non di caldo record
In Italia, infatti, i giorni più caldi dell’estate si registrano di solito tra la seconda metà di luglio e la prima metà del mese successivo, con un picco di temperature che si concentra spesso tra il 24 luglio e il 10 agosto. Questo periodo è noto anche come ‘la canicola’, e coincide con l’apparente passaggio del Sole nella costellazione del Cane Maggiore, da cui il termine. Il motivo per cui le temperature massime non si registrano durante il solstizio d’estate, ma qualche settimana dopo, è legato al fenomeno dell’inerzia termica. La Terra, gli oceani e l’atmosfera continuano ad accumulare calore anche dopo il picco di irraggiamento solare.
Il mistero astronomico di Stonehenge
Tra i luoghi più iconici legati al solstizio d’estate c’è sicuramente il sito di Stonehenge, in Inghilterra. Questo antico complesso megalitico, costruito oltre 4.000 anni fa, è perfettamente allineato con l’alba del solstizio. Ogni anno migliaia di persone si radunano lì per assistere al momento in cui il primo raggio di sole attraversa l’arco centrale dei monoliti. Un allineamento che, secondo gli archeologi, testimonia l’importanza simbolica del sole per le civiltà neolitiche, che già allora celebravano i cicli della natura con riti e osservazioni celesti.
In Italia si celebra la notte di San Giovanni
In molte regioni italiane, la magia del solstizio d’estate si prolunga nella notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno. È una festa popolare ricca di simbolismi, spesso legati alla purificazione e alla fertilità. Anticamente si accendevano falò, si raccoglievano erbe officinali ritenute più efficaci in quella notte, si danzava fino all’alba. Ancora oggi, in alcune località, si preparano infusi a base di erbe, come l’iperico, e si tramandano riti legati all’acqua e alla rugiada, che avrebbero proprietà benefiche se raccolte al mattino presto.
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