Il sodcasting invade metropolitane e treni Oltremanica: le strategie british contro il mancato uso delle ‘cuffiette’ per parlare o ascoltare musica
I sodcaster sono i nuovi maleducati, quelli che trasformano vagoni, autobus e metropolitane in discoteche, diffondendo a tutto volume le playlist Spotify, i video su TikTok o le partite di calcio. Il sodcasting – termine nato dalla fusione tra ‘podcasting’ e ‘sod’ (gergo britannico per ‘maleducato’) – sta diventando uno dei comportamenti più discussi sui mezzi di trasporto britannici. Al punto da spingere il governo a prendere nuove decisioni. Transport for London, l’autorità che gestisce metro, bus e tram della capitale inglese, ha scelto un approccio soft per affrontare il problema: la cortesia. Poster colorati sulla Elizabeth Line, messaggi su Instagram e slogan dal tono educato come “Per favore, usate le cuffie. Grazie” rappresentano l’arma scelta contro questo fenomeno che disturba quotidianamente oltre 3,9 milioni di passeggeri.
L’approccio ” soft british”
L’iniziativa peraltro non nasce dal nulla. Un sondaggio commissionato dall’azienda dei trasporti londinesi rivela che sette cittadini su dieci considerano fastidioso o stressante l’audio diffuso dagli altoparlanti dei telefoni. Per chi soffre di disturbi sensoriali, come le persone nello spettro autistico, questi rumori improvvisi possono trasformare un semplice viaggio in un’esperienza traumatica. Emma Strain, direttrice clienti di TfL, sottolinea l’obiettivo della campagna: “Si tratta di far riflettere le persone, di invitarle a essere più attente”. Spesso infatti chi pratica il sodcasting non si rende conto del disturbo arrecato e un semplice richiamo gentile basta per risolvere la situazione.
Quando la gentilezza non basta: le sanzioni
Approccio leggero a parte, le sanzioni esistono già. Chi persiste nel trasformare la metropolitana in una sala da ballo sotterranea rischia, infatti, multe fino a 1.000 sterline. Nel 2023, un passeggero sulla Jubilee Line si è visto recapitare una multa di oltre 300 sterline, ma si tratta di casi eccezionali. L’applicazione rigida della legge verso i comportamenti molesti resta ‘l’ultima risorsa’. William Hanson, esperto di galateo e direttore della scuola The English Manner, ha definito la campagna “decisamente british”: discreta, educata, quasi impercettibile. Il paradosso, però, è evidente: per notare i poster bisognerebbe alzare lo sguardo dal proprio schermo, proprio quello che i responsabili del sodcasting raramente fanno.
Il timing perfetto: più connessione, più rumore
Peraltro il lancio della campagna non è casuale. Coincide con l’estensione della copertura 4G e 5G nei tunnel della metropolitana londinese. Maggiore connettività significa infatti più streaming, più notifiche, più rumore. Una benedizione per chi lavora durante gli spostamenti, ma un tormento per chi considerava quei minuti sotterranei un ultimo rifugio dal caos acustico urbano. La questione ha persino unito i politici britannici, fenomeno raro di questi tempi. I Liberal Democratici propongono multe immediate e una campagna nazionale, mentre i Conservatori parlano del sodcasting come “uno dei peggiori comportamenti antisociali” e spingono per misure legislative più severe.
Una società maleducata e individualista
Intanto a Dublino, Irish Rail ha codificato il ‘bare beating’ – così chiamano il sodcasting in Irlanda – tra i comportamenti sanzionabili con l’equivalente di 100 euro. Le regole irlandesi non si limitano all’audio molesto: nello stesso pacchetto rientrano piedi sui sedili, sigarette elettroniche e bagagli abbandonati. Barry Kenny, Communications Manager di Irish Rail, chiarisce l’obiettivo delle nuove misure: “Si tratta di garantire la consapevolezza necessaria per rendere il viaggio di tutti il più piacevole possibile”. Non punizione fine a se stessa, ma educazione alla convivenza civile. Il dibattito si allarga però a questioni più profonde. In un’epoca dove la tecnologia permette di portare il proprio mondo ovunque, ci si inizia a chiedere dove finisce il diritto individuale e inizia il rispetto collettivo. Il sodcasting rappresenta forse l’evoluzione naturale di una società sempre più individualista, dove il proprio spazio virtuale fagocita quello fisico condiviso.
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