La ricerca conferma i pericoli dell’accesso precoce alla tecnologia mobile
Una ricerca condotta dal team di Sapien Labs e pubblicata sul Journal of Human Development and Capabilities ha analizzato i profili di salute mentale di 100.000 giovani adulti tra i 18 e i 24 anni, rivelando dati preoccupanti sui rischi legati all’uso precoce degli smartphone ai bambini. I risultati sembrano molto eloquenti: chi ha ricevuto il primo smartphone prima dei 13 anni presenta significativi problemi di salute mentale una volta raggiunta l’età adulta. La ricerca ha valutato 47 funzioni sociali, emotive, cognitive e fisiche per generare un punteggio complessivo di benessere mentale, scoprendo che questo peggiora drasticamente in base alla precocità dell’accesso alla tecnologia mobile.
Il divario di genere nella vulnerabilità digitale
Le ragazze risultano particolarmente vulnerabili agli effetti negativi degli smartphone ai bambini. Il 9,5% delle partecipanti femminili allo studio è stato classificato come “in difficoltà” dal punto di vista della salute mentale, contro il 7% dei maschi. Questa disparità si mantiene costante indipendentemente dal paese di origine, suggerendo un fenomeno globale che trascende le differenze culturali. Le conseguenze più gravi includono pensieri suicidari, perdita di contatto con la realtà, difficoltà nella regolazione emotiva e scarsa autostima. Un quadro allarmante che evidenzia come l’esposizione precoce alla tecnologia possa compromettere lo sviluppo psicologico delle giovani generazioni.
I meccanismi dietro il deterioramento
La ricerca ha identificato diversi fattori che spiegano perché gli smartphone ai bambini sotto i 13 anni risultino così dannosi. L’accesso anticipato ai social media espone i minori a contenuti inappropriati e dinamiche sociali complesse per le quali non possiedono ancora gli strumenti cognitivi necessari. Il cyberbullismo diventa una minaccia costante, mentre i disturbi del sonno causati dall’uso notturno dei dispositivi compromettono lo sviluppo neurologico. Particolarmente significativo è il deterioramento delle relazioni familiari. I bambini che utilizzano precocemente gli smartphone tendono a isolarsi dal nucleo familiare, perdendo opportunità cruciali di sviluppo emotivo e sociale. Questo fenomeno si intensifica durante la pandemia COVID-19, quando l’isolamento ha aumentato ulteriormente l’esposizione agli schermi.
Numeri che fanno riflettere
I dati dello studio sono eloquenti: il punteggio di benessere mentale scende da 30 per chi riceve il primo smartphone a 13 anni fino ad uno per chi lo ottiene a 5 anni. Una correlazione inversa che dimostra come ogni anno di anticipazione nell’accesso alla tecnologia mobile corrisponda a un peggioramento significativo della salute psicologica futura. La fascia d’età 18-20 anni mostra risultati peggiori rispetto al gruppo 21-24, probabilmente a causa della maggiore esposizione agli schermi durante la pandemia. Tuttavia, i risultati negativi dell’uso precoce degli smartphone ai bambini rimangono consistenti attraverso tutte le differenze geografiche e sociali analizzate.
Le proposte degli esperti
Tara Thiagarajan, autrice principale della ricerca, propone di regolamentare gli smartphone ai bambini con le stesse restrizioni applicate ad alcol e tabacco. “Inizialmente sono rimasta sorpresa dalla forza dei risultati”, ha dichiarato, “ma considerando la vulnerabilità della mente in sviluppo e la mancanza di esperienza nel mondo reale, inizia ad avere senso che l’ambiente online comprometta maggiormente i più giovani”. Le raccomandazioni includono il divieto di smartphone e social media per i minori di 13 anni, l’educazione digitale obbligatoria nelle scuole e maggiori responsabilità per le aziende tecnologiche. L’obiettivo è proteggere le basi dello sviluppo mentale infantile, garantendo alle future generazioni la possibilità di crescere in modo equilibrato.
Il panorama italiano ed europeo
Diversi paesi europei stanno già implementando restrizioni significative. Francia, Paesi Bassi, Italia, Lussemburgo e alcune regioni spagnole hanno introdotto divieti totali di telefoni cellulari nelle scuole. Altri stati come Danimarca, Cipro, Bulgaria e Portogallo stanno valutando misure simili. In Italia il Garante dell’Infanzia mette in guardia sui dimostrati rischi per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei più piccoli. Il ministro francese per l’intelligenza artificiale ha proposto un divieto europeo dei social media per i minori di 15 anni, mentre diverse normative UE come il Digital Service Act e il GDPR includono già protezioni specifiche per i bambini online. Il dibattito sulla regolamentazione degli smartphone ai bambini si sta dunque intensificando a livello istituzionale, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei minori.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO 50.ORG
© Riproduzione riservata