L’impegno pastorale di papa Francesco per gli anziani: contro la cultura dello scarto con parole e gesti concreti
Papa Francesco ha manifestato una particolare attenzione verso gli anziani fin dall’inizio del suo pontificato. Il Pontefice ha sempre considerato la terza età non come un peso per la società contemporanea, ma come una risorsa inestimabile di saggezza e memoria storica. “Gli anziani sono la nostra memoria, sono la saggezza del nostro popolo”, ha ripetuto in diverse occasioni il Santo Padre. Evidenziando come una civiltà che abbandona gli anziani rischi di perdere le radici e, con esse, la capacità di guardare al futuro con consapevolezza. Di fronte alla cultura dello scarto che tende a marginalizzare chi non produce più secondo i parametri economici dominanti, Francesco propone un’alternativa fondata sull’accoglienza e sulla valorizzazione.
Quando definì l’anzianità “Nobel della vita”
Il 17 marzo 2018, durante la sua visita a Pietrelcina, paese natale di San Pio, papa Francesco pronunciò parole fondanti sul valore della terza età. “L’anzianità è il Nobel della vita”, affermò rivolgendosi alla folla riunita. “Non è un tempo di riposo passivo, ma una stagione in cui continuare a portare frutto”. Con questa metafora, Francesco equiparava la vecchiaia al più prestigioso riconoscimento mondiale, ribaltando completamente la percezione negativa spesso associata all’invecchiamento. Nel suo intervento sottolineò come gli anziani rappresentino “la riserva sapienziale del nostro popolo” e come sia fondamentale che le nuove generazioni dialoghino con loro, creando ponti intergenerazionali essenziali per lo sviluppo armonioso della società.
La visione di Papa Francesco nelle encicliche: anziani come custodi della memoria
Nell’enciclica “Fratelli tutti” (2020), dedicata alla fraternità e all’amicizia, papa Francesco include importanti riflessioni sulla saggezza degli anziani. Il documento, che rappresenta una delle pietre miliari del suo magistero, dedica particolare attenzione alla necessità di includere tutte le generazioni nel progetto di una società più giusta e solidale. Nel paragrafo 19, il Pontefice scrive: “Il venir meno della coscienza storica è un grave danno per la società. È la fine del pensiero. Nei ‘liberatori’ di oggi resta solo la necessità di conquistare e imporre il proprio dominio. Ma non c’è bisogno di conquistare il passato per realizzarsi. C’è bisogno di ricevere, di valorizzare ciò che ci precede, come dono che resta fonte di crescita”. In queste parole, papa Francesco evidenzia indirettamente quanto sia cruciale il ruolo degli anziani come custodi della memoria collettiva e come la loro esclusione rappresenti un impoverimento per l’intera comunità umana.
“Amoris Laetitia”: il legame intergenerazionale al centro della famiglia
Nell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” (2016), dedicata all’amore nella famiglia, Francesco riserva un’attenzione particolare al ruolo dei nonni. Il documento rappresenta una riflessione profonda sulle dinamiche familiari contemporanee. Nel capitolo quinto, al paragrafo 191, si legge: “Non possiamo dimenticare che la stessa Chiesa è la famiglia di Dio. L’attenzione agli anziani è ciò che distingue una civiltà. In una civiltà in cui non c’è posto per gli anziani o sono scartati perché creano problemi, questa società porta con sé il virus della morte”. Il Pontefice ricorda inoltre come “l’attenzione agli anziani fa la differenza di una società. Agli anziani sono rivolte attenzioni e premure, o sono abbandonati e destinati a una triste vecchiaia? Una società che dimentica gli anziani è una società senza futuro”.
La Giornata mondiale dei nonni e degli anziani: l’iniziativa di papa Francesco
Una delle iniziative più significative del pontificato di Francesco in tema di anziani è stata l’istituzione, nel 2021, della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Da allora la ricorrenza si celebra ogni anno nella quarta domenica di luglio, in prossimità della festa dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù secondo la tradizione cristiana. “I nonni, tante volte sono dimenticati e noi dimentichiamo questa ricchezza di custodire le radici e trasmettere”, ha dichiarato annunciando la nuova ricorrenza. La Giornata rappresenta non solo un momento celebrativo, ma un’occasione di riflessione sul valore della terza età e sul legame tra le generazioni. In questo contesto, l’attenzione di Papa Francesco verso gli anziani si concretizza in un appuntamento annuale che invita tutta la comunità ecclesiale a riflettere sul contributo che le persone in età avanzata offrono alla società e alla Chiesa.
Papa Francesco e gli anziani: il legame personale con nonna Rosa
Il rapporto di Papa Francesco con gli anziani non è solo teorico, ma si nutre di esperienze personali che spesso racconta durante le sue omelie e i suoi discorsi. Particolarmente toccante è il ricordo della nonna Rosa, figura fondamentale nella sua formazione umana e spirituale. “Mia nonna Rosa mi ha insegnato tanto della fede”, ha raccontato in diverse occasioni. “Conservo ancora il foglietto dove lei invitava i suoi nipotini a fare come Gesù, che sapeva obbedire, lavorare e amare'”. Questo legame personale con la nonna ha segnato profondamente la spiritualità del Pontefice e sicuramente influisce sul suo approccio pastorale verso gli anziani. Non è raro vedere Francesco fermarsi durante le udienze generali per salutare con particolare affetto gli anziani presenti, dedicando loro tempo e attenzione.
La pandemia: il Pontefice accanto agli anziani nel momento più buio
La pandemia di Covid-19 ha colpito con particolare durezza la popolazione anziana, non solo dal punto di vista sanitario. L’isolamento forzato, la solitudine e, in molti casi, la mancanza di cure adeguate hanno creato quella che il Papa ha definito una “strage silenziosa”. In diverse occasioni Francesco aveva denunciato con forza l’abbandono degli anziani, soprattutto quelli ricoverati nelle case di riposo. “Quello che sta accadendo è una strage di anziani. È grave, è doloroso”, ha affermato durante una delle messe a Santa Marta nel lockdown. La crisi sanitaria ha messo in luce le fragilità di un sistema che tende a marginalizzare gli anziani, confermando la necessità di una riflessione profonda sul loro ruolo nella società contemporanea.
Papa Francesco e gli anziani: verso un nuovo paradigma sociale
L’insegnamento di papa Francesco sugli anziani rappresenta un invito a costruire una società inclusiva, dove ogni fase della vita viene valorizzata per il suo contributo specifico. Contro la cultura dello scarto e dell’efficienza a tutti i costi, il Pontefice propone una visione dell’umanità dove la dignità della persona non dipende dalla sua produttività o autonomia. “Una società veramente accogliente, è una delle sue dichiarazioni più note, non discrimina in base all’età ma accoglie ciascuno come un dono prezioso, con il proprio progetto di vita da realizzare”. In quel lontano 21 marzo del 2018 a Pietrelcina Francesco lo aveva detto: “La popolazione invecchia, ma è un tesoro. I vecchi sono un tesoro, per favore non emarginate i vecchi, i vecchi sono la saggezza e che i vecchi imparino a parlare con i giovani e i giovani con i vecchi. Che siano loro, gli anziani, i protagonisti della crescita di questo paese”.
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