(Adnkronos) – Si terrà di nuovo a Roma il prossimo round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti sul dossier nucleare. Lo ha confermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, spiegando che “ogni negoziato parte da divergenze e l’obiettivo dei negoziati è risolvere le differenze e raggiungere un’intesa comune. Il prossimo round di negoziati sarà a Roma”. “A condurre i colloqui è l’Oman e per motivi logistici hanno deciso di tenere i colloqui a Roma”, ha aggiunto il ministro a margine di una riunione del governo, come riporta l’agenzia iraniana Mehr. Dopo i primi colloqui in Oman, Roma ha ospitato il secondo round che si è tenuto il 19 aprile nell’ambasciata omanita in Italia. Ancora a Muscat si è tenuto il terzo round di colloqui indiretti, il quarto è previsto per sabato prossimo. Araghchi ha anche annunciato che venerdì, sempre a Roma, una delegazione iraniana incontrerà i rappresentanti di Francia, Germania e Regno Unito. “Avremo anche un incontro con i tre Paesi europei venerdì a Roma”, ha affermato in riferimento ai tre Paesi garanti dell’accordo internazionale sul nucleare iraniano del 2015. “I tre Paesi europei svolgono oggi un ruolo minore a causa delle politiche sbagliate che hanno adottato, che non vorremmo vedere, e per questo siamo pronti a negoziati seri con la loro presenza”, ha aggiunto Araghchi. Stamani l’agenzia iraniana Isna ha dato notizia di un documento della rappresentanza iraniana all’Onu che bolla come “assolutamente inaccettabile il ricorso a minacce e al ricatto economico” dopo le parole del ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, secondo il quale “va da sé che alla scadenza dell’accordo sul nucleare iraniano (del 2015) se gli interessi della sicurezza europea non saranno garantiti, non esiteremo un attimo a ripristinare tutte le sanzioni” contro Teheran, che “sono state revocate dieci anni fa”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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