È partito lo scorso 3 ottobre, in una farmacia del Gianicolo a Roma, un servizio gratuito per neo mamme e neo papà. Uno spazio dove un gruppo di nonne volontarie ascolta le incertezze dei genitori, che possono sorgere nel primo anno di vita dei neonati.
Uno spazio dedicato ai neo genitori
Una comunità di nonne al servizio delle neo mamme. A Roma, da inizio ottobre, è disponibile uno spazio dove è possibile parlare e confrontarsi sulle tematiche che creano maggiori incertezze nei primi mesi della maternità, dal sonno all’allattamento al senso di solitudine che può accompagnare questo periodo.
Con questo intento è nato il servizio Nonne in ascolto, dell’associazione Vita di Donna odv. Uno spazio di accoglienza aperto una volta a settimana, per due ore durante l’ora di pranzo, all’interno di una farmacia nel quartiere Gianicolense. “Il luogo istituzionale per queste cose è il consultorio familiare, che però è un servizio non conosciuto da tutte le donne, ed è strutturato. Noi facciamo un servizio dentro al quale si può scivolare: passando con la carrozzina per comprare dei pannolini, si può scivolare, fermarsi senza appuntamento, senza definizione, tra delle donne che sicuramente hanno esperienza, ma soprattutto sono omogenee sul concetto di accoglienza alle madri. A volte, penso che un’occasione di incontro non strutturato possa essere utile per alcune categorie di persone”, spiega Elisabetta Canitano ginecologa e presidente dell’associazione Vita di Donna che ha avviato l’iniziativa.
I dubbi nel post parto
Un senso di incertezza e solitudine che riguarda una mamma su due e un papà su tre, secondo i dati raccolti nel primo Osservatorio sulla genitorialità di Pampers su oltre 3mila genitori in tutta Italia, diffuso lo scorso settembre (fonte Adnkronos): il 69% dei genitori milanesi, ad esempio, ha dichiarato di sentirsi solo dopo la nascita del figlio, e il 48% di “provare un senso di inadeguatezza”.
Una condizione che si accentua per chi vive nelle grandi città o non ha vicino una rete familiare di sostegno. “Sappiamo che i primi 12 mesi con il neonato sono un momento in cui la vita delle donne cambia. Una volta nelle famiglie numerose le sorelle guardavano i bambini piccoli, adesso ci si trova con un neonato in braccio senza conoscere né il neonato né il nostro modo di porci davanti a lui – aggiunge la dottoressa Canitano –. Le madri ci domandano ‘mi sbaglio?’, ‘che cosa è giusto fare?’, ‘a chi chiedo cosa è giusto fare?’. E questo a volte provoca la sensazione di non essere abbastanza brave”.
Queste nonne si mettono non solo in ascolto, ma accolgono le neo mamme e i neo papà. “Spesso si è un po’ normativi nei confronti delle madri, dicendo loro ‘devi allattare’ oppure ‘non devi allattare’, ‘lo devi cullare in braccio’ oppure dicendo che non lo devono fare. Noi vorremmo ascoltare queste madri e provare ad aiutarle a trovare ciò che va bene per loro, a scoprire qual è la loro dimensione rispetto al neonato”.
Nonne e professioniste, in ascolto
Oltre a Elisabetta Canitano, ginecologa e nonna, il gruppo di nonne volontarie annovera anche una neuropsichiatra infantile, una dula, una tata, e una nonna con esperienza da volontaria come clown nei reparti pediatrici. Donne esperte nel supporto dei piccoli, e delle madri. “Siamo tutte persone caratterizzate dal sapersi mettere in discussione e quindi dal dare spazio all’ascolto. Inoltre, siamo formate sulle linee guida scientifiche, su cosa è meglio per mamma e bambino e cosa no, però cerchiamo anche di mediare per capire qual è la cosa migliore per ogni coppia – aggiunge Elisabetta Canitano -. Per quanto mi riguarda, ho fatto per tutta la vita la ginecologa, e le madri per lavoro le ho aiutate e sostenute. Ma sono anche una nonna, e ho sostenuto mia figlia che mi diceva ‘come fanno quelle che non hanno te?’. E allora mi sono detta, proviamo a condividere un pezzettino”.
In mancanza di nonne, o persone vicine, a cui chiedere un consiglio o solo un momento di ascolto, le neo mamme e i neo papà possono rivolgersi a queste nonne recandosi nella farmacia Benassai a Roma ogni venerdì, dalle 13 alle 15,30. Uno spazio aperto ad un confronto intergenerazionale, previsto al momento una volta a settimana, ma che punta “piano piano ad allargarsi” accogliendo anche altre nonne volontarie, che abbiano voglia e capacità di ascoltare e accogliere.

La locandina di Nonne in ascolto
Credit Foto: Pieralfonso Longo
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