A giugno un tour in otto città italiane per sensibilizzare sulla salute delle ossa e combattere la disinformazione
L’osteoporosi è una malattia cronica che indebolisce le ossa, aumentando il rischio di fratture, soprattutto in donne in post-menopausa e persone sopra i 55 anni. In Italia, oltre 4 milioni di persone ne sono affetti, con un impatto economico di circa 10 miliardi di euro annui per il SSN. Per affrontare questa emergenza sanitaria, Italfarmaco ha lanciato la campagna “Non Romperle!”, un’iniziativa itinerante che, nel mese di giugno, toccherà otto città italiane: Genova, Torino, Varese, Pavia, Ancona, Bari, Battipaglia e Frosinone. A bordo di un motor-home, specialisti del metabolismo osseo offriranno incontri gratuiti per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della salute delle ossa. La campagna “Non Romperle!” è un’opportunità per informarsi e adottare comportamenti preventivi. Partecipare agli incontri o consultare il sito ufficiale nonromperle.it può essere il primo passo verso una maggiore cura della propria salute ossea.
Sfatare i falsi miti sull’osteoporosi
La campagna punta anche a smontare alcune credenze errate che ancora oggi ostacolano la prevenzione. Ad esempio, molte persone pensano che il calcio faccia male al cuore o ai reni, ma numerosi studi dimostrano che un’assunzione adeguata, anche tramite integratori, è sicura, salvo casi clinici particolari. Altra convinzione diffusa è che basti esporsi al sole per produrre tutta la vitamina D necessaria: in realtà, con l’età questa capacità si riduce e spesso serve un’integrazione. Infine, il latte non è solo per bambini: anche da adulti è una preziosa fonte di calcio utile a mantenere forti le ossa.
L’importanza di uno stile di vita sano
Prevenire l’osteoporosi significa agire su più fronti. A partire dall’alimentazione, che deve includere alimenti ricchi di calcio e vitamina D, come latticini, pesce azzurro e verdure a foglia verde. Anche il movimento è fondamentale: attività fisiche regolari che sollecitano le ossa, come camminare o ballare, aiutano a rafforzarne la struttura. Infine, chi ha familiarità con la malattia o altri fattori di rischio dovrebbe sottoporsi a controlli periodici, perché una diagnosi precoce consente di intervenire in modo più efficace e mirato.
Non dimentichiamo la prevenzione
In Italia, molte persone affette da osteoporosi ignorano di esserlo: solo una donna su due e un uomo su cinque ne sono consapevoli. Uno studio pilota nell’area di Firenze ha mostrato che la metà di chi crede di avere la malattia in realtà non l’ha, mentre il 50% di chi ne è colpito non lo sa. Dati più realistici rispetto all’indagine ISTAT, che rileva una prevalenza del 4,7% nella popolazione generale, ma in linea con lo studio ESOPO, secondo cui l’osteoporosi colpisce il 23% delle donne over 40 e il 14% degli uomini over 60. La patologia comporta un alto rischio di fratture, soprattutto a femore, polso e vertebre, con gravi conseguenze socio-sanitarie e costi crescenti. La prevenzione è quindi fondamentale e deve iniziare già in giovane età.
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