L’arte visionaria dell’illustratrice francese protagonista della terza edizione del festival bolognese dedicato ai ‘mondi accanto’
‘Il festival ‘A occhi aperti’, festival internazionale del fumetto e dell’illustrazione, in programma a Bologna dal 19 al 23 novembre presenta ‘Mondi accanto’, il lavoro di Nicole Claveloux, fumettista, illustratrice e disegnatrice francese tra le più influenti degli ultimi quarant’anni. Grazie alla grafica e una irrefrenabile libertà espressiva, l’artista si è sempre distinta come una costruttrice, e assieme distruttrice, di mondi. I suoi universi sono folli, molteplici, come le sue tecniche e la varietà delle sue storie, corrono paralleli, stanno accanto o addirittura dentro il reale. Organizzato da Hamelin Associazione Culturale, l’evento propone una direzione diversa dello sguardo: non più rivolto verso ciò che sta davanti, ma verso ciò che si trova di lato, alla ricerca di ‘mondi accanto’ alla nostra contemporaneità.
Nicole Claveloux, pioniera dell’immaginazione al femminile 
Il cuore pulsante del festival sarà proprio la mostra dedicata a Nicole Claveloux, allestita nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di San Mattia. Per la prima volta in Italia, il pubblico potrà scoprire l’universo creativo di questa figura straordinaria dell’illustrazione internazionale, attraverso oltre duecento opere che spaziano dai fumetti originali alle copertine, dai dipinti per l’infanzia ai libri illustrati. Nata a Saint-Étienne nel 1940, Nicole Claveloux rappresenta una voce atipica nel panorama artistico europeo. Tra le prime donne a farsi strada nel fumetto francese degli anni Settanta, ha costruito la sua carriera travalicando generi e linguaggi con uno spirito irriverente e una passione sfrenata per il disegno. La sua arte non si limita a raccontare storie: propone piuttosto realtà alternative, dove il fantastico diventa uno strumento per ripensare il presente.
Un’artista oltre il suo tempo
Riscoprire oggi Nicole Claveloux significa riconoscere il suo ruolo di precursora di molte istanze contemporanee. La sua visione transfemminista della società, dove donne, bambine, carciofi, paguri e regine seicentesche convivono in maniera fluida, anticipa di decenni i dibattiti attuali sull’identità e la fluidità di genere. Il suo erotismo libero e liberato, unito al recupero di una certa selvatichezza, sfida ancora oggi i tabù sociali con la stessa forza ironica di cinquant’anni fa. L’illustratrice francese ha sempre saputo muoversi con disinvoltura tra fumetto e letteratura per l’infanzia, contaminando i generi e abbattendo le barriere tra i linguaggi. Questa capacità di attraversare mondi diversi la rende particolarmente attuale in un’epoca che cerca nuove forme di espressione artistica.
Il festival dei mondi possibili
Al festival bolognese Nicole Claveloux condividerà gli spazi con altri artisti che comporranno la mappa dei ‘mondi accanto’. Attraverso mostre personali, incontri e laboratori distribuiti nei luoghi della cultura bolognese, il pubblico potrà incontrare nomi come Lika Nüssli, Dario Sostegni, Andrea Bruno, David B., Manuele Fior e Hurricane. Particolare attenzione sarà dedicata agli artisti emergenti under 35, protagonisti di una programmazione speciale sostenuta dai fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Una scelta degli organizzatori che riflette la volontà di guardare non solo ai maestri del passato, ma anche alle nuove generazioni che stanno ridefinendo i linguaggi del fumetto e dell’illustrazione.
Chi è Nicole Claveloux
Nicole Claveloux è nata il 23 giugno 1940 a Saint-Étienne. Ha studiato all’École des Beaux-Arts e si è trasferita a Parigi nel 1967. Inizialmente ha disegnato fumetti, poi ha illustrato giornali per la Bayard Presse . Dal 1966 ha collaborato con gli editori Harlin Quist e François Ruy-Vidal. Ha lavorato nella pubblicità, in associazione con Bernard Bonhomme. Insieme, hanno illustrato diversi albi, tra cui L’oiseau qui radote (1971). Nel 1973 ha deciso di dedicarsi esclusivamente all’illustrazione, al fumetto e alla pittura e da allora i suoi disegni hanno deliziato, tra gli altri, i lettori di Okapi. Ha poi realizzato copertine per Gallimard, Hachette e Robert Laffont. In seguito, ha illustrato numerose opere, in particolare La forêt des lilas de la Comtesse de Ségur e Les aventures d’Alice aux pays des merveilles . Ha pubblicato oltre 60 libri fino ad oggi. Il suo lavoro è stato oggetto di diversi studi critici: “Nicole Claveloux et Compagnie” di Christian Bruel, “Le Sourire qui mord” (1995) e “Nicole Claveloux, graphic designer. Il fuori campo e la rappresentazione” (1995). Nicole Claveloux ha ricevuto la Mela d’Oro alla Biennale di Bratislava nel 1976.
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