Stanziati nuovi fondi per combattere isolamento e solitudine degli anziani. Novità importanti anche per i caregiver familiari
Con un fondo di oltre 600mila euro, il Consiglio regionale del Molise ha approvato la legge dedicata alla promozione dell’invecchiamento attivo. La norma prevede la creazione di una Consulta che coordinerà le diverse iniziative sul territorio e un piano triennale che coinvolgerà diversi attori come scuole e organizzazioni del terzo settore. Un approccio integrato che tocca diversi ambiti: prevenzione sanitaria, promozione sociale, formazione permanente, cultura, turismo sociale, sport, tempo libero, volontariato. Il Molise è al secondo posto nazionale per indice di invecchiamento, con interi paesi dell’entroterra dove la popolazione over 65 supera di gran lunga quella giovane. L’idea è di costruire percorsi che favoriscano l’autonomia e il benessere psicofisico degli anziani nei loro contesti di vita abituali. Significa promuovere la solidarietà tra generazioni, facilitare la partecipazione alla vita civile ed economica, contrastare l’emarginazione.
Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute
La Regione si impegna a favorire percorsi per l’autonomia e il benessere economico e sociale, valorizzando le esperienze formative e professionali accumulate nel corso della vita, oltre al patrimonio di relazioni personali e conoscenze. Per raggiungere gli obiettivi opererà in collaborazione con Comuni, ASREM, Ambiti Territoriali Sociali, centri e strutture residenziali, istituzioni scolastiche e universitarie, organizzazioni sociali e associazioni di tutela dei diritti, enti del terzo settore. Insieme programmeranno interventi coordinati nel campo della prevenzione, della cura e tutela della salute, della promozione sociale, del lavoro, della formazione permanente, della cultura e del turismo sociale, dello sport e del tempo libero, dell’impegno civile e del volontariato, nonché delle politiche abitative e ambientali.
Nasce la figura del caregiver familiare
Parallelamente alla legge sull’invecchiamento attivo, il Molise ha riconosciuto per la prima volta ufficialmente la figura del caregiver familiare. La nuova normativa considera la cura familiare come un bene sociale da tutelare e valorizzare e riconosce il caregiver come persona autonoma, titolare di diritti propri, distinti da quelli della persona assistita. Per ottenere il riconoscimento dello status, il caregiver dovrà presentare richiesta agli Ambiti Territoriali Sociali competenti, che dovranno rispondere entro novanta giorni attraverso l’inserimento in un Piano assistenziale individuale.
Sostegni concreti per chi assiste i familiari
Il provvedimento prevede uno stanziamento di 800mila euro complessivi, suddivisi in 400mila euro per il 2026 e altrettanti per il 2027. La normativa introduce diversi strumenti di sostegno concreto. Innanzitutto, percorsi formativi gratuiti tenuti da personale specializzato in ambito sanitario e sociosanitario, perché prendersi cura di una persona non autosufficiente richiede competenze specifiche che non sempre si possiedono naturalmente. Imparare a gestire un malato di Alzheimer, assistere chi ha subito un ictus o occuparsi di una persona allettata significa acquisire tecniche precise che possono fare la differenza nella qualità della vita di entrambi.
Un supporto psicologico per chi assiste
Secondo elemento importante è il supporto psicologico. Chi assiste un familiare giorno dopo giorno sperimenta livelli di stress elevati, rischia l’isolamento sociale, vive sensi di colpa e sovraccarico emotivo. Avere accesso a professionisti che possano aiutare a mantenere l’equilibrio personale e familiare diventa essenziale per prevenire il burnout del caregiver, fenomeno sempre più diffuso e ancora troppo sottovalutato. Infine, la legge prevede forme di facilitazione per il disbrigo delle pratiche amministrative, spesso complesse e dispersive, che riguardano sia l’assistito che il caregiver stesso. Un aspetto pratico ma tutt’altro che secondario per chi già vive giornate faticose e piene di impegni.
Due leggi nel Piano Sociale Regionale
Entrambe le normative approvate si inseriscono nel nuovo Piano Sociale Regionale per il triennio 2025-2027, rappresentandone due pilastri fondamentali. Si tratta di un disegno complessivo che riconosce come le questioni legate all’invecchiamento della popolazione e all’assistenza domiciliare siano strettamente connesse e richiedano risposte coordinate. In una regione dove l’indice di invecchiamento raggiunge livelli tra i più alti d’Italia, in particolare in alcune zone dell’Alto Molise, affrontare il tema della longevità attiva e dell’assistenza domiciliare diventa prioritario. Un messaggio peraltro già accolto da altre regioni italiane, come la Sicilia, il Lazio e l’Abruzzo .
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.ORG
© Riproduzione riservata
