Presentata la prima edizione della classifica Best Workplaces for Senior 2025. Su 20 aziende premiate, quasi la metà ha sede nell’area milanese. L’indagine ha evidenziato come la forza lavoro over 55 rappresenti una risorsa strategica per produttività e innovazione.
Una classifica che considera inclusione e crescita professionale
Great Place to Work Italia ha presentato la prima edizione del ranking Best Workplaces for Senior 2025, uno studio che premia le 20 aziende italiane dove i lavoratori over 55 si dichiarano più soddisfatti e valorizzati.
La ricerca ha raccolto le opinioni di 2.711 collaboratori senior attraverso un questionario che misura il clima organizzativo, la fiducia, l’inclusione e le opportunità di crescita professionale. Il dato più significativo riguarda la concentrazione geografica: ben 9 delle 20 aziende premiate, pari al 45%, hanno sede a Milano e provincia. Si tratta di Cisco, Allianz Technology, TIMAC AGRO, REHAU, DHL, Arthur D. Little, TD SYNNEX, Biogen e Assimoco. Un risultato che conferma il capoluogo lombardo come punto di riferimento per le politiche aziendali innovative rivolte ai lavoratori maturi.
La classifica nazionale vede al primo posto Cisco. Sul secondo gradino del podio si colloca Bristol-Myers Squibb, gruppo biofarmaceutico internazionale impegnato nello sviluppo di farmaci innovativi. A completare il podio c’è l’azienda farmaceutica Servier Italia. Tra le altre realtà spiccano Fenix Pharma, Vianova, AbbVie, Micron Technology, Wide Group e Galileo Life. La composizione del ranking riflette una distribuzione equilibrata sia per dimensioni aziendali che per settori. Le organizzazioni premiate includono quattro aziende con oltre 1.000 collaboratori, due tra 500 e 999 dipendenti, otto tra 150 e 499 e sei tra 50 e 149 lavoratori.
La forza lavoro senior nel mercato italiano
Gli occupati over 50 superano i 10,2 milioni, in crescita del 5% rispetto al 2024. I dati ISTAT di settembre 2025 registrano 10 milioni e 275mila lavoratori in questa fascia d’età, con un incremento di 24mila unità rispetto ad agosto e un balzo del 5,1% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dieci anni, il numero di persone in attività lavorativa con più di cinquant’anni in Italia è raddoppiato. Una tendenza destinata ad accentuarsi nei prossimi decenni.
Secondo i report della Commissione Europea, la quota di italiani sopra i 65 anni è passata dal 16% del 2002 al 24% del 2022. Le proiezioni indicano che entro il 2050 questa percentuale raggiungerà il 35%, con più di un italiano su tre oltre la soglia dei 65 anni. Parallelamente, la popolazione in età lavorativa è destinata a contrarsi in modo significativo.
Un clima di fiducia sopra la media
Nelle aziende premiate dal ranking, il Trust Index medio raggiunge l’88%, con un divario del +10% rispetto alle aziende certificate e del +30% rispetto alle non certificate. Il Trust Index è l’indicatore che misura il clima di fiducia all’interno di un’organizzazione attraverso parametri come la credibilità del management, il rispetto verso i dipendenti, l’equità nelle decisioni, l’orgoglio per il proprio lavoro e il senso di appartenenza.
I collaboratori senior nelle realtà premiate esprimono giudizi particolarmente positivi su diversi aspetti della vita aziendale. Il 97% dei senior si sente accolto al momento dell’assunzione, il 96% apprezza la flessibilità nelle assenze e il 95% riconosce imparzialità di trattamento a prescindere dal ruolo o dall’età.
Questi indicatori riflettono ambienti organizzativi dove i lavoratori maturi non vengono percepiti come risorse in uscita ma come professionisti attivi e portatori di valore. Nelle organizzazioni premiate i lavoratori over 55 rappresentano in media oltre il 21% del personale, un dato che testimonia come la forza lavoro senior sia ormai una componente strutturale delle aziende italiane più avanzate. La distribuzione settoriale delle aziende premiate mostra una prevalenza del comparto biotecnologie e prodotti farmaceutici con il 25%, seguito da IT e manifattura con il 15%. Seguono i servizi finanziari e assicurativi insieme ai servizi professionali al 10%, mentre chiudono agricoltura, assistenza sanitaria, retail, telecomunicazioni e trasporti con il 5%.
Il cambio di paradigma nelle politiche delle risorse umane
Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, ha dichiarato che la capacità delle aziende di valorizzare i collaboratori over 55 diventerà sempre più un fattore di competitività strategico.
Gli over 55 non sono più lavoratori vicini alla pensione, ma professionisti attivi, con competenze consolidate e ruoli chiave. Le organizzazioni devono quindi creare condizioni e politiche aziendali in grado di valorizzare l’esperienza dei lavoratori senior, garantendo ambienti inclusivi e stimolanti, percorsi di crescita continua e modelli di leadership capaci di integrare efficacemente generazioni diverse. Questo approccio non riguarda solo il benessere individuale ma rappresenta una leva di competitività aziendale concreta.
Le realtà premiate dimostrano che un ambiente equo, inclusivo e attento alla flessibilità non è solo un fattore di benessere ma anche un acceleratore di innovazione, produttività e trasferimento di competenze tra generazioni.
I lavoratori senior portano con sé un patrimonio di esperienza che si traduce in decisioni più solide, competenze tecniche consolidate, capacità di mentoring e stabilità organizzativa. Le aziende che sanno valorizzare questi aspetti attraverso formazione continua, flessibilità lavorativa, welfare inclusivo e leadership intergenerazionale ottengono vantaggi misurabili in termini di continuità operativa, cultura organizzativa e performance complessiva.
Iniziative per la valorizzazione dei senior
Il tema della valorizzazione dei lavoratori maturi sta attirando l’attenzione anche a livello istituzionale. Il Consorzio ELIS, infatti, ha lanciato il progetto “GenerAzione Talento”, in collaborazione con ricercatori dell’Università Bocconi e della Harvard Business School. L’iniziativa punta a studiare il fenomeno e definire azioni concrete per valorizzare il patrimonio di competenze dei lavoratori senior e promuovere la collaborazione tra generazioni.
Anche il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, ha evidenziato l’importanza strategica del tema. Ha osservato che la valorizzazione dei lavoratori over 55 tocca il cuore del patto generazionale, quel legame tra chi ha costruito e chi deve costruire.
Fava ha inoltre annunciato l’ingresso dell’INPS nel Consorzio ELIS e ha fatto riferimento al cosiddetto “bonus Giorgetti”, una misura di sgravi contributivi per le assunzioni di lavoratori senior introdotta per incentivare il reinserimento lavorativo di questa fascia d’età. Gli sgravi contributivi previsti per il 2025 mirano infatti a ridurre i costi legati alla contribuzione previdenziale per le aziende che assumono personale over 50, sia a tempo determinato che indeterminato.
Settori come turismo, manifattura e sanità potrebbero essere tra i principali beneficiari di queste misure, vista la necessità di competenze qualificate e affidabili.
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