Il tecnico livornese firma un contratto triennale da 5 milioni a stagione. Rivoluzione in panchina con Allegri e per tutto il mercato del Milan: Leao resta, Theo Hernandez e Reijnders verso l’addio.
Il ritorno di Allegri: un nuovo inizio per il Milan
Massimiliano Allegri è ufficialmente il nuovo allenatore del Milan. Dopo undici anni dal suo primo ciclo il tecnico livornese torna a guidare i rossoneri con l’obiettivo di riportarli ai vertici del calcio italiano ed europeo.
Il contratto firmato prevede un accordo triennale, con due anni garantiti e un’opzione per il terzo, a 5 milioni di euro netti a stagione, più bonus.
Un cambio di rotta: l’addio a Conceição
La decisione di richiamare Allegri è arrivata dopo l’esonero di Sergio Conceição, annunciato con un breve video di 25 secondi e un comunicato ufficiale.
Conceição era arrivato a dicembre 2024 e aveva conquistato la Supercoppa Italiana. Tuttavia ma non era riuscito a garantire continuità in campionato, chiudendo all’ottavo posto e perdendo la finale di Coppa Italia.
Allegri: tecnico vincente e pragmatico
Massimiliano Allegri, 57 anni, è uno degli allenatori più vincenti e discussi del calcio italiano contemporaneo. Il suo palmarès parla chiaro. Sei Scudetti (cinque con la Juventus e uno con il Milan), cinque Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e due finali di Champions League raggiunte alla guida dei bianconeri, nel 2015 e nel 2017. È uno dei pochi tecnici italiani ad aver portato una squadra italiana stabilmente tra le prime d’Europa per più stagioni consecutive.
Conosciuto per la sua grande capacità di adattamento e per la gestione intelligente della rosa, Allegri ha costruito la sua carriera sulla concretezza più che sul gioco spettacolare. E il tutto, puntando tutto sull’equilibrio tattico, sulla compattezza difensiva e su una mentalità sempre vincente. I suoi detrattori lo hanno spesso accusato di essere troppo attendista, ma i numeri lo smentiscono. Durante le sue stagioni a Torino ha mantenuto una media punti superiore a 2 a partita e ha conquistato quasi tutti i trofei nazionali disponibili.
Scudetto numero uno
Il primo Scudetto della sua carriera da allenatore risale alla stagione 2010-2011 proprio con il Milan, in un’annata in cui seppe valorizzare al massimo una squadra ricca di campioni come Ibrahimović, Thiago Silva e Nesta. Fu proprio in quell’anno che Allegri guadagnò la fama di tecnico capace di gestire grandi spogliatoi, aspetto che tornerà centrale ora che riprende il timone rossonero.
La sua abilità nel leggere le partite e nel modificare il sistema di gioco gli ha permesso di guadagnarsi il rispetto dei giocatori e dei dirigenti. Dopo due anni sabbatici è tornato a Torino nel 2021 per un secondo ciclo meno brillante, ma che gli ha comunque permesso di consolidare la sua esperienza.
Il ritorno al Milan rappresenta per lui una sfida affascinante. Non solo l’occasione per chiudere un cerchio aperto oltre un decennio fa, ma anche la possibilità di rilanciarsi in un progetto che punta a riportare il Diavolo ai vertici.
Il mercato rossonero
Con l’arrivo di Allegri, il Milan si prepara a una rivoluzione anche sul mercato. Rafael Leao, apprezzato dal tecnico per le sue qualità tecniche, sarà al centro del nuovo progetto e potrebbe assumere un ruolo da leader nella squadra.
Situazione diversa per Theo Hernandez e Tijjani Reijnders. Il difensore francese, con contratto in scadenza nel 2026, è nel mirino dell’Al-Hilal, che offre un ingaggio da 18 milioni di euro a stagione.
Il centrocampista olandese, invece, è seguito dal Manchester City, pronto a investire 70 milioni di euro per assicurarsi le sue prestazioni.
Il ritorno di Allegri rappresenta un segnale forte da parte della dirigenza rossonera, intenzionata a rilanciare il club dopo una stagione deludente. Con l’esperienza del tecnico livornese e una rosa competitiva, il Milan punta a tornare protagonista in Italia e in Europa.
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