Sempre più coppie scelgono nozze personalizzate con attenzione a budget, bambini e ospiti. Tutte le tendenze del wedding 2025
Crescono in Italia i matrimoni fai da te in cui le coppie preferiscono realizzare il loro sogno in autonomia, rinunciando al supporto del wedding planner. La tendenza emerge dai dati raccolti da ProntoPro, piattaforma online che mette in contatto clienti e professionisti di vari settori, secondo cui le richieste per questo tipo di servizio sono diminuite del 34% rispetto all’anno precedente. Al contrario, cresce in modo deciso l’interesse per i singoli servizi matrimoniali: +316% per la ricerca location, +151% per allestimenti e decorazioni, +64% per partecipazioni e coordinati. Le coppie, in sostanza, preferiscono gestire in prima persona ogni dettaglio, evitando intermediari e destinando il budget ad aspetti considerati più significativi, come i videomaker, cresciuti del 50% a scapito dei fotografi, che perdono il 15% delle richieste.
Location storiche per matrimoni dal fascino senza tempo
La scelta della location resta centrale. Anche qui si afferma una nuova tendenza: ville (21%), ristoranti (18%) e agriturismi (12%) restano in cima alle preferenze, ma aumentano in modo sensibile le richieste per location storiche, come i borghi antichi (+31%) e i castelli (+7%). Questi luoghi evocano scenari fiabeschi e contribuiscono a rendere il giorno del sì un’esperienza suggestiva e memorabile. A perdere attrattiva, invece, è il matrimonio in spiaggia: le richieste sono scese del 31%. I motivi principali sono i costi elevati, le complicazioni logistiche e le condizioni meteo ormai imprevedibili.
Cerimonia religiosa o sala comunale?
Nel 2024, il matrimonio religioso resta ancora il più scelto, con il 38% delle preferenze (+5% rispetto al 2023). Questo dato si riflette nella scelta delle location: chiese e basiliche coprono lo stesso 38% delle richieste. In parallelo, cresce anche l’interesse per il matrimonio civile, che tocca il 22%, con un +20% di richieste per le sale comunali. La scelta del rito influenza, dunque, fortemente anche la cornice dell’evento.
Catering e convivialità: il menù cambia forma
Non solo il “dove”, ma anche il “come” cambia volto. Il servizio catering si rinnova in chiave dinamica. Il matrimonio fai da te lascia spazio a formule più informali e conviviali. Il 27% delle coppie preferisce le isole tematiche, dove gli ospiti possono servirsi liberamente tra primi, formaggi e pesce. Il servizio al tavolo resta una scelta solida (25%), mentre il classico buffet unico perde terreno, fermandosi al 23%, rispetto al 2023 in cui era in testa. Questa nuova modalità punta sull’esperienza, sul contatto diretto e su una maggiore libertà per gli invitati, rendendo il momento del pasto più fluido e coinvolgente.
Bambini protagonisti: boom dell’animazione su misura
Un’altra novità del 2024 riguarda i più piccoli. Se fino a poco tempo fa venivano spesso trascurati, oggi sono protagonisti. Ben il 63% delle coppie cerca animatori professionisti per intrattenere i bambini durante la festa, con un incremento del 48% rispetto al 2023. Particolarmente richiesti sono i servizi per gruppi numerosi (20 bambini o più), che segnano un +94%. Il messaggio è chiaro: un matrimonio davvero inclusivo non può dimenticare il divertimento dei più piccoli.
Matrimoni intimi ma anche grandi feste
Accanto ai ricevimenti intimi – meno di 50 invitati – scelti dal 23% delle coppie, si registra un ritorno alle grandi feste. I matrimoni con 150-200 ospiti crescono dell’80% rispetto al 2023. Il numero degli invitati incide fortemente sul budget, che può variare anche di decine di migliaia di euro. Sempre secondo ProntoPro, un matrimonio “essenziale” costa tra i 10.000 e i 13.000 euro, una cerimonia “standard” circa 20.000 euro, mentre per un matrimonio “premium” si può arrivare a 35.000 euro. Le nozze “luxury”, infine, possono toccare anche i 45.000 euro.
Scelte regionali: a ciascuno il suo stile
Anche la geografia conta. In Lombardia e Piemonte è più diffuso il matrimonio essenziale (24%, sopra la media nazionale del 21%), mentre l’Emilia-Romagna predilige gli eventi più intimi, con il 44% delle richieste per cerimonie sotto i 50 invitati. La Sicilia, invece, spicca per i matrimoni premium (26%, contro il 16% nazionale) e per il numero di grandi feste: il 13% coinvolge tra 150 e 200 ospiti. La Campania è la regina del lusso più esagerato: l’8% delle coppie sceglie nozze “luxury”, un dato molto più alto rispetto alla media nazionale, che supera di poco l’1%.
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