Dal Centro di Ricerca spiegano: «L’attuale progetto raccoglie l’eredità di un filone di pregresse iniziative dedicate all’accessibilità delle persone con disabilità»
Semplificare l’interazione tra persone sorde e uffici pubblici, attraverso strumenti di traduzione automatica della Lingua dei Segni (LIS). È da questa idea che – grazie alla collaborazione tra Regione Sardegna, CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna) e Sardegna Ricerche -, prende vita il progetto “Innovare, informare, partecipare. Nuove tecnologie per la comunicazione delle persone con ipoacusia”, in cui tecnologia e intelligenza artificiale divengono veicolo di inclusione sociale. Ce ne parla il responsabile, Piero Pili, ricercatore CRS4.
Quando è nata questa idea e cosa vi ha spinto a intraprendere questo percorso?
L’idea nasce nel 2020 dalla volontà, fortemente condivisa dall’Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale della Regione Sardegna insieme a CRS4 e Sardegna Ricerche, di ridurre gli ostacoli comunicativi che si frappongono tra le persone sorde e la Pubblica Amministrazione, attraverso la sperimentazione di strumenti di traduzione automatica della LIS (Lingua dei Italiana dei Segni) basati su modelli di intelligenza artificiale. In questo contesto, le competenze ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ndr) e deep learning (metodologie di apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale, ndr) e le esperienze inerenti all’accessibilità del CRS4 – insieme a quelle dei partner – hanno dato vita alla proposta di progetto, immediatamente accolta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità. Il progetto parte ufficialmente nel 2021 e oggi raggiunge il quarto anno di attività.
Tecnologie all’avanguardia e intelligenza artificiale al servizio dell’inclusione sociale. In che modo questi strumenti rendono possibile la traduzione della LIS?
La Lingua dei Segni veicola il proprio significato attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti delle braccia. Quindi, sfruttando il canale visivo-gestuale, il messaggio viene espresso con il corpo del soggetto che interpreta il segno e percepito con la vista dal ricevente. Si utilizzano metodiche di computer vision per rielaborare dei video e per estrarne la schematizzazione del segno interpretato. Tali dati vengono dapprima elaborati da modelli di intelligenza artificiale per effettuare l’operazione di istruzione e, successivamente, si applicano dei test di verifica della rete neurale. Quest’ultima, se ben istruita, è in grado di riconoscere automaticamente – con fattori di successo maggiori dell’80% – un segno che fa parte del suo bagaglio di esperienze all’interno di un altro video.
Tra gli elementi fondamentali del progetto c’è la partecipazione attiva della comunità sorda. Qual è il sentiment registrato da parte loro durante la fase di sperimentazione?
La comunità dei sordi è essenziale per l’ottenimento dei risultati attesi nel progetto. Il loro atteggiamento emotivo è sicuramente positivo, hanno da subito espresso grande interesse, partecipando sistematicamente agli eventi di comunicazione. Senza la loro fattiva collaborazione e il loro supporto nella realizzazione del database video, su cui istruire la rete neurale artificiale, il progetto perderebbe di interesse. Il team di lavoro del CRS4 prevede la partecipazione attiva di un consulente mediatore linguistico culturale e di due consulenti interpreti professionali LIS, per consentire la migliore comunicazione possibile tra i partecipanti.
La piattaforma prosegue la sua fase di sperimentazione nell’ambito della Regione Sardegna. Quando si prevede l’attivazione definitiva? Sarà resa fruibile alla comunità sorda di tutto il Paese?
La piattaforma oggi è nella sua fase di sviluppo. L’obiettivo è la realizzazione, a fine anno, di un dataset video significativo di frasi LIS, insieme alla messa a punto della stessa e degli algoritmi di deep learning per il riconoscimento automatico della Lingua dei Segni. Il progetto proseguirà nel 2026 con la sperimentazione della piattaforma per un numero significativo di utenti sordi e di funzionari pubblici. La volontà dei partner che hanno sviluppato il progetto è quella di mettere a disposizione di altre regioni tali servizi e di sviluppare la dimensione del database video, per estendere l’utilizzo del sistema di riconoscimento automatico della LIS ad un numero significativo di contesti di interazione tra la Pubblica Amministrazione e utenti sordi.
Il CRS4 si è più volte dimostrato sensibile ai processi di inclusione sociale, promuovendo autonomia e indipendenza delle persone con disabilità. Quali sono i progetti realizzati finora?
L’attuale progetto raccoglie l’eredità di un filone di pregresse iniziative dedicate all’accessibilità delle persone con disabilità. Tra queste, “Airport for All”, volto a migliorare l’accesso alle informazioni sullo stato dei voli e dei servizi aeroportuali della Sardegna tramite un’opportuna app, rivolto a viaggiatori normodotati, con disabilità uditive o disturbi dello spettro autistico, daltonismo e dislessia. “Overtheview”, invece, offriva alle imprese strumenti per approfondire le conoscenze in tema di esposizioni museali accessibili in una prospettiva di progettazione universale, con particolare riguardo alle persone con disabilità sensoriale.
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