Cresce l’offerta dei libri scolastici, tra contenuti digitali e nuove tecnologie, nonostante il calo degli alunni nell’ultimo decennio
Entro il 20 maggio i docenti italiani hanno dovuto scegliere i libri scolastici per l’anno 2025/26, in un contesto che vede una crescita significativa dell’offerta editoriale, nonostante un calo di 600mila alunni nell’ultimo decennio. L’Associazione Italiana Editori (AIE) ha fornito una fotografia dettagliata del settore, rivelando come il mondo dei libri scolastici si stia evolvendo verso un equilibrio sempre più stabile tra formato cartaceo e digitale.
L’offerta sempre più ricca dei libri scolastici
Nel 2024/2025, l’editoria scolastica italiana ha messo a disposizione 23mila titoli cartacei, di cui quasi 3.500 sono nuovi, affiancati da oltre 3,6 milioni di contenuti digitali. Questi numeri testimoniano come i libri scolastici non siano un comparto in declino, ma anzi un settore che si rinnova, integrando tecnologie moderne senza abbandonare la tradizione cartacea. La quasi totalità dei testi adottati (96%) rientra nella cosiddetta modalità B, che combina il volume cartaceo con contenuti digitali arricchiti accessibili senza costi aggiuntivi.
Il ruolo centrale della carta e l’ascesa del QR code
Nonostante la crescita dei contenuti digitali, il formato cartaceo rimane centrale nello studio quotidiano degli studenti. L’e-book da solo, infatti, viene ancora poco utilizzato: nelle scuole secondarie di primo grado si attesta solo al 25% delle adozioni, mentre nelle scuole primarie scende al 7,7%. Un fenomeno interessante è però la diffusione massiccia dei QR code all’interno dei libri scolastici cartacei, che permettono agli studenti e agli insegnanti di accedere facilmente a risorse digitali complementari. La loro presenza è aumentata del 121% negli ultimi anni, e gli accessi sono quintuplicati, arrivando a oltre 25 milioni nel solo anno scolastico 2024/2025.
Le prospettive degli editori
Giorgio Riva, presidente del gruppo educativo AIE, descrive il sistema editoriale come un vero e proprio ‘ecosistema didattico’ che unisce tradizione e innovazione. La componente cartacea, spiega, rimane centrale ma si affaccia l’utilizzo digitale tramite l’abbinata libro cartaceo e QR code. L’e-book puro, invece, non ha ancora conquistato gli insegnanti. Riva sottolinea inoltre come la ricerca internazionale confermi che lo studio su carta sia più efficace soprattutto su argomenti complessi. Sul fronte economico, evidenzia che il costo dei libri scolastici aumenta meno dell’inflazione. L’auspicio è che presto venga introdotta la detrazione fiscale per le spese delle famiglie.
Il percorso verso l’anno scolastico 2025/26
Con le adozioni dei libri scolastici ormai concluse, le scuole italiane devono comunicare le proprie scelte entro il 7 giugno tramite la piattaforma telematica dedicata o in modalità offline. Questo passaggio è fondamentale per garantire che studenti e famiglie abbiano a disposizione testi aggiornati e integrati da risorse digitali sempre più performanti. La trasformazione dei libri scolastici non è solo un cambiamento tecnico, ma riflette l’adattamento della scuola alle nuove esigenze di apprendimento. Carta e digitale, insieme ai QR code, rappresentano oggi un nuovo equilibrio per accompagnare studenti e insegnanti nel percorso educativo, con un occhio attento all’innovazione e alla tradizione.
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