La monoposto guidata da Michael Schumacher nel campionato 2001 ha raggiunto un prezzo da primato all’asta di Montecarlo. L’interesse globale per il cimelio ha spinto le offerte a livelli mai visti per una vettura del Cavallino.
Asta da record per la Ferrari di Schumacher
La Ferrari F2001 con cui Michael Schumacher vinse il suo quarto titolo mondiale è stata venduta all’asta a Montecarlo per la cifra record di 15,98 milioni di euro. Si tratta della più alta mai pagata per una monoposto Ferrari da Formula 1.
L’evento che si è svolto la scorsa domenica 25 maggio, subito dopo il Gran Premio di Monaco, e ha attirato collezionisti, appassionati e personalità del mondo sportivo e automobilistico.
La vettura, identificata con il telaio numero 211, è la stessa con cui il pilota tedesco vinse sei Gran Premi, incluso quello del Principato nel 2001. Un cimelio che unisce valore sportivo, ingegneristico ed emotivo, capace di infiammare la platea di Sotheby’s, che ha gestito l’asta in collaborazione con RM Sotheby’s.
Un simbolo della storia della Ferrari
La F2001 rappresenta uno dei modelli più iconici prodotti dalla Scuderia Ferrari. Con questa monoposto, Michael Schumacher contribuì in maniera decisiva al dominio Ferrari nei primi anni 2000. Il campionato del 2001 fu il secondo della storica striscia di cinque titoli consecutivi conquistati dal tedesco con il Cavallino Rampante tra il 2000 e il 2004.
Schumacher corse in Ferrari dal 1996 al 2006, trasformando la squadra in un’inarrestabile macchina da vittorie.
In quel 2001, la F2001 gli permise di dominare il campionato con 123 punti, 9 vittorie e una superiorità tecnica evidente. Un prodigio della meccanica, costruita su un motore V10 da 3.0 litri, un’aerodinamica all’avanguardia e un team compatto, guidato da Ross Brawn e Jean Todt.
Cifre da capogiro
Nonostante la cifra sia la più alta mai registrata per una Ferrari di F1, non rappresenta il record assoluto nel mondo delle monoposto da competizione. Quel primato appartiene alla Mercedes-Benz W196 guidata da Juan Manuel Fangio, venduta nel 2013 per oltre 52 milioni di dollari. Tuttavia, la vendita della F2001 conferma l’enorme attrattiva delle vetture legate ai grandi campioni contemporanei.
Il prezzo finale è salito ben oltre la base d’asta, fissata attorno agli 8 milioni di euro. Secondo fonti vicine all’organizzazione, a contendersi il gioiello sono stati alcuni collezionisti internazionali, tra cui imprenditori e investitori appassionati di motorsport e auto storiche. L’acquirente finale era presente nell’area VIP del circuito di Montecarlo, ma la sua identità non è stata resa pubblica.
La F1 e il mercato delle auto da collezione
Negli ultimi anni il valore delle auto di Formula 1 storiche è cresciuto notevolmente. A spingere verso l’alto i prezzi sono la rarità dei pezzi, la loro storia sportiva e, soprattutto, la figura del pilota. Un’auto guidata da Michael Schumacher, il sette volte campione del mondo, ha un peso simbolico e culturale enorme. Lo stesso accade per vetture condotte da Ayrton Senna, Alain Prost o Fangio.
Gli investitori vedono in queste auto un bene rifugio, ma anche uno strumento di prestigio personale. Alcune monoposto vengono esposte in musei privati, altre in collezioni che partecipano a eventi pubblici. Sempre più spesso vengono acquistate da fondazioni, case automobilistiche o brand di lusso.
Il silenzio su Schumacher
La figura di Michael Schumacher continua a esercitare un forte impatto emotivo sul pubblico. Dopo l’incidente sugli sci nel dicembre 2013, che lo ha costretto a una lunga e riservata riabilitazione, le notizie sulle sue condizioni sono sempre state frammentarie e gestite con grande discrezione dalla famiglia. Il figlio Mick, anche lui pilota, ha più volte sottolineato quanto l’eredità sportiva del padre sia viva nel paddock. La vendita della F2001 è un ulteriore segno di quanto l’impatto di Michael Schumacher vada oltre i confini dello sport: è storia, cultura e memoria collettiva.
La Rossa al centro dell’attenzione mondiale
Il successo dell’asta si inserisce in un momento piuttosto positivo per la Ferrari, non solo a livello storico ma anche sportivo. A Barcellona, infatti, è attesa una nuova configurazione aerodinamica che potrebbe cambiare le sorti del Mondiale 2025. L’ottimismo cresce anche tra i tifosi, complice il buon rendimento della vettura guidata da Charles Leclerc.
La vendita della Ferrari F2001 rappresenta qualcosa di più di un semplice scambio commerciale. È la celebrazione di un’epoca irripetibile, l’omaggio a un pilota leggendario e il riconoscimento di un’industria capace di creare emozioni senza tempo.
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